Trapani
La Processione del Risorto a Trapani
Alle 9,30 - l'incontro tra Maria che passa dal dolore alla gioia e il figlio Risorto -
Redazione19 Aprile 2025 - Attualità



  • Attualità

    Trapani – Domani domenica di Pasqua è tempo di Resurrezione e a Trapani ci sarà la consueta Processione del Cristo Risorto che quest’anno prevede anche delle novità.

    Alle ore 9.30 all’interno della Chiesa del Purgatorio ci sarà una novità lo scorso anno solo accennato: «l’incontro» tra Maria che passa dal dolore alla gioia e il figlio Risorto con l’esplosione dell’alleluia pasquale (che non si canta per tutta la Quaresima) e la lettura del brano della tomba vuota. Quindi accompagnato dalla banda città di Paceco il simulacro del Risorto raggiungerà in processione la Cattedrale dove il vescovo presiederà il solenne Pontificale di Pasqua. Il simulacro sosterà in Cattedrale fino alla fine dell’ottava di Pasqua (domenica successiva) quando nel pomeriggio continuerà la processione fino alla Chiesa del Collegio dove sosterà.

    Cosa accade la mattina di Pasqua a Trapani

    Prima dell’uscita del corteo religioso dalla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio viene riproposto un antico rito, quello dell’incontro tra il Cristo con i simboli della Risurrezione e l’Addolorata, a cui viene tolto il manto nero.

    La statua del Cristo Risorto esce dalla chiesa dopo un breve momento di preghiera nel corso della quale c’è l’incontro tra l’immagine di Gesù Risorto e l’Addolorata.

    La statua del Cristo Risorto è un’opera in legno, tela e colla realizzata con la stessa tecnica dei gruppi dei Misteri. Dopo il rito dell’incontro la processione del Risorto percorre le vie del centro storico accompagnata dai fedeli e preceduta dal suono dei tamburi e dalle Maestranze con i rispettivi gonfaloni.

    Portata a spalla con la tipica “annacata” ed il sottofondo delle note della banda, l’immagine di Gesù Risorto, arriva nella Cattedrale di San Lorenzo che seguiranno la funzione religiosa.

     




  • Tradizioni Trapani
    I Gruppi dei Misteri: l’anima di Trapani che cammina nel tempo
    La Processione dei Misteri di Trapani: venti gruppi, quattro secoli di fede e tradizione
    Redazione17 Marzo 2025 - Tradizioni



  • il simulacro della madonna dei misteri di trapani Tradizioni

    Trapani, Se sei trapanese, sai bene che Venerdì Santo non è un giorno come gli altri. È il giorno della Processione dei Misteri, quando la città si ferma, il tempo sembra rallentare e le strade si riempiono di un’emozione che solo chi l’ha vissuta può capire.

    I Gruppi dei Misteri non sono solo statue: sono storia, tradizione e identità. Sono il cuore pulsante di una fede che si tramanda da oltre 400 anni, un legame che tiene unita la comunità e che ogni anno si rinnova con la stessa intensità.

    I Nostri Misteri: venti storie di passione e devozione

    Ogni ceto di lavoratori porta sulle spalle il proprio Gruppo Sacro, con fierezza e senso di appartenenza. Sono venti gruppi, ognuno racconta un momento della Passione di Cristo, ma in realtà raccontano molto di più: raccontano noi, i nostri padri, i nostri nonni, e tutti quelli che prima di noi hanno vissuto e amato questa città.

    Eccoli, uno per uno:

    1. La SeparazioneCeto degli Orefici
      Raffigura il momento in cui Gesù si congeda dalla Madre e dall’apostolo Giovanni prima della Passione.
    2. La Lavanda dei PiediCeto dei Pescatori
      Rappresenta Gesù che, durante l’Ultima Cena, lava i piedi agli apostoli come gesto di umiltà.
    3. Gesù nell’Orto del GetsemaniCeto degli Ortolani
      Mostra Gesù in preghiera nell’orto, mentre affronta l’angoscia prima dell’arresto.
    4. L’ArrestoCeto dei Metallurgici
      Illustra il momento in cui Gesù viene catturato dalle guardie nel Getsemani.
    5. La Caduta al CedronCeto dei Naviganti
      Rappresenta Gesù che cade nel torrente Cedron durante il tragitto verso il luogo del processo.
    6. Gesù dinanzi ad HannaCeto dei Fruttivendoli
      Mostra Gesù portato davanti al sommo sacerdote Hanna per essere interrogato.
    7. La NegazioneCeto dei Barbieri e Parrucchieri
      Raffigura Pietro che, per tre volte, nega di conoscere Gesù durante il suo processo.
    8. Gesù dinanzi ad ErodeCeto dei Pescivendoli
      Mostra Gesù condotto davanti al re Erode, che lo schernisce e lo rimanda da Pilato.
    9. La FlagellazioneCeto dei Muratori e Scalpellini
      Rappresenta Gesù mentre subisce la flagellazione per mano dei soldati romani.
    10. La Coronazione di SpineCeto dei Fornai
      Illustra il momento in cui Gesù viene deriso e incoronato con una corona di spine.
    11. Ecce HomoCeto dei Calzolai e Calzaturieri
      Raffigura Pilato che presenta Gesù flagellato e coronato di spine al popolo, dicendo “Ecco l’uomo”.
    12. La SentenzaCeto dei Macellai
      Mostra Pilato che pronuncia la condanna a morte di Gesù.
    13. L’Ascesa al CalvarioPopolo
      Rappresenta Gesù che, portando la croce, sale verso il Golgota, assistito da Simone di Cirene.
    14. La SpogliazioneCeto dei Tessili e Abbigliamento
      Illustra il momento in cui Gesù viene spogliato delle sue vesti prima della crocifissione.
    15. La Sollevazione della CroceCeto dei Falegnami, Carpentieri e Mobilieri
      Raffigura l’istante in cui la croce con Gesù viene innalzata sul Golgota.
    16. La Ferita al CostatoCeto dei Pittori e Decoratori
      Mostra un soldato romano che trafigge il costato di Gesù con una lancia per accertarne la morte.
    17. La DeposizioneCeto dei Sarti e Tappezzieri
      Rappresenta la deposizione di Gesù dalla croce da parte di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.
    18. Il Trasporto al SepolcroCeto dei Salinai
      Illustra il corpo di Gesù che viene portato al sepolcro per la sepoltura.
    19. Il SepolcroCeto dei Pastai
      Raffigura Gesù deposto nel sepolcro, in attesa della resurrezione.
    20. L’AddolorataCeto dei Camerieri, Cuochi, Cocchieri, Autisti, Baristi, Pasticceri, Albergatori, Ristoratori ed Affini
      Mostra la Vergine Maria addolorata che piange la morte del Figlio.

     L’attesa, l’”annacata” e la città che respira a un solo ritmo

    Ogni anno, quando i Misteri escono dalla Chiesa del Purgatorio, un brivido attraversa chi è lì ad aspettare. I Massari sollevano i Gruppi, e con quel movimento oscillante, l’annacata, danno vita alla processione.

    Le strade si riempiono di marce funebri, di lacrime, di silenzi interrotti solo dal suono dei passi e delle preghiere. Le botteghe lungo il corso abbassano le serrande a metà, segno di rispetto e partecipazione. Trapani diventa un unico corpo, un’unica anima, che accompagna i Misteri per 24 ore di intensa devozione.

    Una tradizione che ci appartiene

    La Processione dei Misteri non è solo un evento religioso: è un pezzo di noi. È il legame con le nostre radici, con il passato che continua a camminare sulle nostre strade. Non importa quante volte l’hai vista, ogni anno è sempre diversa, sempre speciale.

    Perché i Misteri non si guardano, si vivono.

    E tu, da trapanese, quale momento della Processione senti più tuo?




  • Trapani
    Settimana Santa a Trapani – Riti Quaresimali delle Scinnute 2025: Il Calendario e la Tradizione
    Le Scinnute: un rito secolare che anticipa la Settimana Santa
    Redazione11 Marzo 2025 - Attualità



  • calvario con immagine di cristo crocefisso Attualità

    Trapani – I riti quaresimali delle “Scinnute” rappresentano per la città di Trapani un’importante tradizione religiosa  che affonda le sue radici nel XVII secolo. Questo rito religioso, che si svolge presso la Chiesa del Purgatorio, segna l’avvicinamento alla Settimana Santa e alla processione dei Misteri del Venerdì Santo. Un momento questo seguito da moltissimi fedeli, segno questo dell’immensa devozione del popolo trapanese a questo rito sacro.

    Durante le Scinnute, uno o più Sacri Gruppi vengono collocati al centro della chiesa, adornati con fiori e argenti, per la celebrazione della Santa Messa o un momento di preghiera. A completare l’atmosfera solenne, nella piazza antistante, una banda musicale esegue brani funebri prima, poi la celebrazione.

    Origini e trasformazioni della Scinnuta

    Il termine “Scinnuta” deriva dal verbo “scendere” e fa riferimento all’antica tradizione di spostare i gruppi sacri dalla loro nicchia. In origine, prima della guerra i Sacri Gruppi erano custoditi nella chiesa di San Michele Arcangelo e veniva sceso dalla propria nicchia il gruppo di turno per un dato venerdì di quaresima. I gruppi erano esposti singolarmente, senza l’accompagnamento musicale.

    Di seguito, il calendario storico delle Scinnute prima delle modifiche avvenute nel dopoguerra:

    1. Prima Scinnuta: Gesù nell’orto (poi sostituito da “La Caduta al Cedron”)
    2. Seconda Scinnuta: Gesù dinanzi ad Hanna
    3. Terza Scinnuta: La Coronazione di spine (poi sostituita da “La flagellazione”)
    4. Quarta Scinnuta: La Sentenza
    5. Quinta Scinnuta: L’Ascesa al Calvario
    6. Sesta Scinnuta: L’Addolorata

    Sebbene la tradizione abbia subito cambiamenti nel corso dei secoli, le Scinnute continuano a suscitare un forte coinvolgimento nella comunità trapanese, alimentando la devozione e l’attesa per i riti della Settimana Santa.

    Calendario delle Scinnute 2025

    Le celebrazioni delle Scinnute per il 2025 seguiranno il seguente programma:

    Marzo 2025

    Aprile 2025

    Le Scinnute rappresentano un patrimonio spirituale e culturale per Trapani, un’occasione di raccoglimento e preparazione alla Settimana Santa, nel rispetto delle tradizioni tramandate nei secoli.





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