Il sindaco Grillo firma un’ordinanza che ricorda gli obblighi per chi conduce cani in luoghi pubblici. Focus su igiene, sicurezza e lotta al randagismo.
Con l’estate ormai alle porte, il Comune di Marsala rilancia un messaggio chiaro ai cittadini che possiedono o conducono cani: rispettare le regole è un dovere civile, soprattutto quando si frequentano spazi pubblici. A ribadirlo è un’ordinanza firmata dal sindaco Massimo Grillo, che richiama l’attenzione su comportamenti spesso sottovalutati, ma fondamentali per la sicurezza collettiva.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione tra il Comune e il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Trapani, che nelle scorse settimane ha riunito i rappresentanti delle amministrazioni locali per fare il punto su una problematica tuttora attuale: il randagismo.
«Il rispetto delle regole da parte dei cittadini è anche un modo per arginare gli abbandoni e garantire un ambiente più sicuro per tutti», spiegano dal Comune.
L’ordinanza non introduce nuove normative, ma rafforza il richiamo a comportamenti obbligatori per legge:
– Guinzaglio obbligatorio nei luoghi pubblici
– Raccolta delle deiezioni
– Presenza del microchip identificativo
– Attenzione nei luoghi affollati o con presenza di bambini
– Divieto assoluto di lasciare cani liberi di vagare
Oltre al rischio di sanzioni amministrative, i proprietari rispondono civilmente e penalmente in caso di lesioni o danni provocati dal proprio cane. Un principio sancito anche dalle linee guida del Ministero della Salute, che definiscono chiaramente la responsabilità dei detentori di animali domestici.
Il Comune di Marsala auspica un’estate serena e partecipata, ma ribadisce che il decoro urbano e la convivenza civile passano anche dai gesti quotidiani: educazione, attenzione e rispetto delle regole.
L’ordinanza completa è consultabile sul sito ufficiale del Comune di Marsala.
Napoli – E’ ancora sotto shock la comunità di Acerra dopo la tragica morte della piccola Giulia, la bimba di soli nove mesi sbranata nella notte tra sabato e domenica scorsi dal pitbull di famiglia. Mentre proseguono le indagini, emergono nuovi dettagli che rendono la vicenda ancora più complessa. Secondo indiscrezioni, non sarebbero state trovate tracce di sangue sull’esterno del cane incriminato, mentre sono in corso analisi approfondite sulle feci dell’animale e dell’altro cane presente in casa per individuare eventuali tracce organiche della piccola vittima.
L’autopsia eseguita ieri potrebbe fornire risposte più precise sulle cause della morte, mentre il padre della bambina, ora indagato per omicidio colposo, è risultato positivo all’hashish. Un elemento che potrebbe aggiungere ulteriori implicazioni a un caso già drammatico. Nel frattempo, i due cani sono stati trasferiti in un canile di Frattamaggiore, in attesa di ulteriori accertamenti.
Questa tragedia riaccende il dibattito sulla gestione delle razze canine potenti come pitbull, cane corso, rottweiler e altre razze simili, spesso al centro di episodi di aggressione se non adeguatamente addestrate o controllate. L’ultimo caso a Bagheria, la vittima Salvatore Maggiore, 84 anni, mentre lavorava nelle campagne è stato sbranato da tre cani corso. Sebbene non si possa generalizzare sulla pericolosità di una razza, è innegabile che questi cani possiedano una forza fisica e una struttura muscolare che possono renderli pericolosi se lasciati incustoditi o in ambienti non sicuri, soprattutto in presenza di bambini piccoli.
È fondamentale sottolineare che la responsabilità non è dell’animale, ma di chi lo possiede. Un cane di grossa taglia, indipendentemente dalla sua indole, richiede:
Ciò che è accaduto alla piccola Giulia e a Salvatore, è un monito che nessuno può ignorare. La convivenza con cani di grossa taglia impone regole di prudenza e responsabilità, evitando situazioni di rischio che potrebbero trasformarsi in tragedie. La sicurezza dei bambini ma in generale delle persone soprattutto fragili come può essere un anziano, deve sempre essere la priorità assoluta.
Le indagini faranno il loro corso, ma una lezione è chiara: mai sottovalutare il potenziale pericolo, indipendentemente dal carattere del cane. I nostri amici a quattro zampe possono essere fedeli compagni di vita, ma solo se gestiti con consapevolezza e rispetto per la loro natura.