Palermo – Morto in ospedale a Palermo Francesco Picone, boss della Noce. Geraci era stato arrestato nell’operazione Gotha del 2006
E’ morto per arresto cardiocircolatorio nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico a Palermo Francesco Picone, 84 anni, ritenuto il capo della Noce. Picone aveva finito di scontare per mafia gli arresti domiciliari concessi per gravi motivi di salute.
Il presunto capomafia era stato arrestato nel blitz Gotha del 2006. Indicato dagli inquirenti come il reggente della famiglia del rione della Noce, condannato a più di 20 anni di carcere, era ritenuto uomo di fiducia di Bernardo Provenzano.
Sono passati 43 anni dalla brutale uccisione di Pio La Torre, dirigente del Partito Comunista Italiano, ma il suo assassinio resta ancora oggi un tema di dibattito. Chi lo ha voluto morto? La mafia, certamente. Ma solo la mafia?
Le indagini e i processi hanno confermato che dietro l’omicidio avvenuto il 30 aprile 1982 a Palermo ci fossero Totò Riina e Bernardo Provenzano, i vertici di Cosa Nostra. Tuttavia, il quadro è più complesso: La Torre, da sempre impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, si era anche opposto all’installazione dei missili NATO a Comiso, una battaglia pacifista che aveva mobilitato migliaia di persone.
Pio La Torre non era solo un politico, ma un simbolo della lotta alla mafia e per la giustizia sociale. Il suo impegno e la sua capacità di coinvolgere il popolo lo resero un nemico pericoloso per molti poteri, non solo mafiosi.
A ricordarne la figura e i misteri della sua morte sarà Armando Sorrentino, avvocato e dirigente dell’ANPI, che discuterà dell’eredità politica e civile di La Torre in un evento organizzato dall’ANPI Trapani il 4 marzo a Palazzo D’Alì. Insieme a lui, i giornalisti Fabio Pace e Rino Giacalone analizzeranno il contesto storico e le ombre che ancora avvolgono l’assassinio.