Italia
WWF, torna la Primavera delle Oasi
Esperienze nella natura per il benessere di corpo e mente
Redazione7 Aprile 2025 - Attualità



  • Attualità

    Roma – In occasione della Giornata Mondiale della Salute del 7 aprile, il WWF lancia la nuova edizione della Primavera delle Oasi, una grande iniziativa nazionale all’insegna del benessere psico-fisico grazie al contatto con la natura. Dal 21 aprile al 5 giugno 2025, in oltre 100 Oasi WWF, si svolgeranno centinaia di eventi aperti a tutti: escursioni, workshop, concerti, bioblitz, forest bathing e molto altro.

    Stare nella natura aiuta davvero: secondo l’OMS, 1 persona su 8 nel mondo soffre di disturbi mentali, e vivere lontano dal verde aumenta il rischio di depressione, ansia e abuso di sostanze. Il contatto con ambienti naturali, invece, riduce lo stress, migliora l’umore e rafforza il sistema immunitario. Come ha ricordato anche Papa Francesco, “non possiamo fingerci sani in un Pianeta malato”.

    Benessere in natura: 7 weekend tra boschi, lagune e cieli stellati

    Con lo slogan “BenEssere in Natura”, la Primavera delle Oasi propone 7 weekend di immersione nella biodiversità, tra visite guidate, esperienze sensoriali, musica e formazione. Tra gli eventi in programma:

    • Biciclettate alle Oasi di Orbetello e Burano
    • Forest Bathing nelle Oasi del Respiro
    • Concerti nella natura all’Oasi degli Astroni
    • Incontri sui grandi carnivori (come il lupo in Umbria)
    • Osservazione delle lucciole e dei rapaci notturni

    Un’occasione unica per scoprire le meraviglie del patrimonio naturale italiano e ritrovare il proprio equilibrio.

    Il Forest Bathing: il potere terapeutico degli alberi

    Tra le esperienze più apprezzate c’è il Forest Bathing, ispirato alla pratica giapponese dello “Shinrin-Yoku”: camminare lentamente nei boschi, stimolando i sensi attraverso il contatto con la natura. Studi scientifici confermano benefici significativi:

    • Riduzione della pressione sanguigna
    • Calo degli ormoni dello stress
    • Aumento del buonumore e delle difese immunitarie

    Grazie al supporto di Golia, AIMEF e Forest Therapy Hub, sei Oasi WWF sono già qualificate come “Oasi del Respiro”. Qui si svolgono percorsi guidati da operatori formati, per regalare ai visitatori un’autentica immersione terapeutica tra alberi, suoni e profumi della natura.

    Le Oasi WWF: 100 luoghi da vivere e proteggere

    Le Oasi WWF sono il cuore pulsante della conservazione ambientale in Italia. Da oltre 50 anni, queste aree protette custodiscono la biodiversità e offrono esperienze educative, scientifiche e ricreative.
    Oggi il sistema conta:

    • 100 Oasi, per un totale di 27.000 ettari
    • 8 Centri Recupero Animali Selvatici
    • 10 Centri di Educazione Ambientale
    • Circa 150 operatori e oltre 500 volontari attivi
    • 350.000 visitatori all’anno

    Luoghi di aggregazione, ricerca e sperimentazione, le Oasi WWF sono anche spazi di comunità e innovazione sociale, dove giovani e famiglie possono riscoprire il legame con la terra.




  • Trapani
    Quanto serve per vivere bene a Trapani
    Reddito e qualità della vita: cosa significa davvero essere benestanti a Trapani
    Redazione22 Marzo 2025 - Economia



  • Donna di spalle guarda mare Economia

    Trapani – Cosa significa vivere bene a Trapani? In una Sicilia sospesa tra bellezza naturale e sfide economiche quotidiane, il concetto di benessere assume sfumature diverse rispetto al Nord Italia. Non si tratta solo di numeri, ma della libertà di scegliere, di vivere senza l’ansia del domani. Scopriamo quanto bisogna guadagnare per potersi considerare benestanti nel capoluogo trapanese.

    Il reddito medio e la soglia del benessere

    Secondo i dati ISTAT, il reddito medio netto pro capite in provincia di Trapani si attesta intorno ai 13.000 euro l’anno, mentre il reddito familiare medio si aggira tra i 25.000 e i 30.000 euro. Tuttavia, in una città dove l’economia informale è ancora presente, queste cifre vanno lette con attenzione.

    Quando il benessere diventa reale

    Una famiglia che guadagna 3.500-4.000 euro netti al mese inizia a godere di un reale benessere economico. Con questo reddito si possono sostenere le principali spese familiari, concedersi viaggi, attività culturali, una dieta di qualità e – cosa non da poco – risparmiare.

    Casa di proprietà: un vantaggio silenzioso

    Abitare senza mutuo o affitto

    Possedere una casa a Trapani – spesso ereditata – rappresenta una condizione privilegiata. Con i canoni d’affitto che possono arrivare anche a 600 euro mensili, chi non deve affrontare questa spesa riesce a vivere con più agio anche con un reddito familiare di 2.800 euro netti al mese.

    Un mercato immobiliare accessibile

    Il prezzo medio degli immobili oscilla tra 700 e 1.200 euro al metro quadro, tra i più bassi d’Italia. Questo rende più semplice l’accesso alla proprietà per chi ha la possibilità di investire.

    Il costo della vita tra vantaggi e illusioni

    La convinzione che in Sicilia la vita costi meno è solo parzialmente vera. Se da un lato ristoranti, servizi domestici e affitti sono più economici rispetto al Nord, dall’altro carburante, tecnologia ed energia seguono gli stessi prezzi del resto d’Italia.

    Una spesa più equa? Non sempre

    Chi guadagna meno spesso si trova a spendere di più, in proporzione, per accedere agli stessi beni e servizi. Questo rende la gestione familiare più complessa e fragile per le fasce meno abbienti.

    Il vero lusso: tempo e libertà di scelta

    A Trapani, essere benestanti non significa ostentare, ma vivere sereni: poter dire no a lavori sottopagati, avere tempo per sé e per i propri cari, scegliere come e dove vivere. È una dimensione fatta di equilibrio, più che di ricchezza.

    Una ricchezza culturale e comunitaria

    In una città dove il senso di comunità è ancora forte, il benessere è anche legato a relazioni, reti sociali e qualità del tempo. Un privilegio che non sempre ha un prezzo, ma che fa la differenza.

    Vivere bene a Trapani è possibile, ma richiede un equilibrio tra reddito, patrimonio, spese e aspettative. La soglia del benessere, qui, non è solo una cifra: è la libertà di vivere con dignità, progettare il futuro e godersi il presente.

    E tu cosa ne pensi? Raccontaci la tua idea di benessere a Trapani nei commenti e condividi questo articolo!




  • Trapani
    Giornata Mondiale della Felicità: siamo davvero più felici oggi?
    La felicità a Trapani: tra realtà e possibilità
    Redazione20 Marzo 2025 - Attualità



  • Giornata mondiale della Felicità Attualità

    Trapani – Ci hai mai pensato davvero? Sei felice? Non è una domanda banale, né scontata. Oggi, 20 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Felicità, un’occasione per fermarsi un attimo e riflettere su uno degli aspetti più importanti (e spesso trascurati) della nostra esistenza.

    Dal 2012, le Nazioni Unite ci ricordano che la felicità non è solo uno stato d’animo, ma un diritto, un obiettivo concreto a cui dovrebbero mirare le politiche pubbliche e le scelte collettive. Ma la domanda rimane: siamo più felici oggi o lo eravamo di più qualche decennio fa?

    Cosa ci dice il mondo sulla felicità

    Secondo il World Happiness Report, un’indagine che ogni anno misura la felicità globale, il nostro benessere è influenzato da diversi fattori: reddito, sostegno sociale, salute, libertà di scelta, generosità e bassa corruzione.

    E indovina un po’? Il Paese più felice del mondo è, da anni, la Finlandia. Sarà per il welfare efficiente, per la natura incontaminata o per il fatto che i finlandesi non si fanno troppi problemi per le piccole cose. Seguono Danimarca, Islanda e Svizzera—insomma, il Nord Europa la sa lunga sulla qualità della vita.

    E noi? L’Italia si trova a metà classifica. Non siamo tra i più felici del mondo, ma nemmeno tra i più infelici. Se guardiamo dentro i nostri confini, le città dove si vive meglio (e quindi con una popolazione più felice) sono Bolzano, Trento e Bologna, grazie a servizi efficienti, natura vicina e un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.

    E in Sicilia? La felicità è un miraggio o una possibilità concreta?

    Se parliamo di qualità della vita, la Sicilia non brilla nelle classifiche nazionali. Secondo il Rapporto Qualità della Vita 2024 de Il Sole 24 Ore, le province siciliane si trovano nelle posizioni medio-basse della graduatoria nazionale.

    Classifica delle province siciliane per qualità della vita (2024)

    Provincia Posizione generale Variazione rispetto al 2023 Indicatori positivi Criticità
    Ragusa 81ª +5 Servizi, economia in crescita, sicurezza Sanità carente
    Catania 83ª +9 Economia vivace, istruzione in miglioramento Traffico, inquinamento
    Trapani 85ª +14 Turismo in crescita, qualità ambientale Redditi bassi, trasporti
    Messina 91ª -2 Buona offerta culturale, portualità Viabilità, lavoro precario
    Agrigento 96ª -2 Patrimonio storico, turismo Disoccupazione elevata
    Enna 97ª -7 Costo della vita basso Spopolamento, infrastrutture
    Caltanissetta 98ª +8 Maggiore sicurezza, servizi scolastici Carenza di opportunità lavorative
    Palermo 100ª -5 Vivacità culturale, turismo Traffico, criminalità, sanità
    Siracusa 104ª 0 Bellezza paesaggistica, attrattività turistica Scarsi servizi, occupazione precaria

    Ragusa guida la classifica delle province siciliane più felici, con un miglioramento di cinque posizioni. Catania e Trapani mostrano segnali di ripresa, guadagnando rispettivamente 9 e 14 posizioni.

    Dall’altra parte, Palermo scivola al 100º posto, perdendo cinque posizioni rispetto al 2023, mentre Siracusa resta tra le peggiori città d’Italia per qualità della vita, occupando la 104ª posizione.

    Questi dati fanno riflettere: la felicità non dipende solo da quanto guadagniamo, ma anche dalla qualità dei servizi, dalla sicurezza e dall’ambiente in cui viviamo.

    Il peso dei media sulla nostra felicità

    Oggi siamo costantemente bombardati da notizie negative: guerre, crisi economiche, disastri ambientali. Questo ha un effetto, anche se non ce ne accorgiamo. Ci sentiamo più ansiosi, più pessimisti, più insicuri.

    Ma i media non sono solo questo. Ci sono storie di successo, di speranza, di persone che fanno la differenza, e queste ci fanno bene. Persino i social media, se usati nel modo giusto, possono essere uno strumento per ispirarci e motivarci, invece di farci sentire sempre inadeguati nel confronto con vite apparentemente perfette.

    Cosa possiamo fare per essere più felici?

    Al di là di reddito e politica, la felicità è spesso una questione di abitudini quotidiane. Ecco qualche piccolo trucco per migliorare il nostro benessere:

    Conclusione: la felicità è una scelta?

    Sì e no. Ci sono fattori che non possiamo controllare, ma tanti altri dipendono da noi. E se c’è una cosa che la Giornata Mondiale della Felicità può insegnarci è che possiamo lavorare per essere più felici, a partire da piccole scelte quotidiane.

    E tu, oggi, cosa farai per essere un po’ più felice?





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