AttualitàTrapani – Il Comune di Trapani sarà costretto a sospendere temporaneamente la fornitura idrica al comune di Misiliscemi a causa delle conseguenze del guasto Enel media tensione su un pozzo ancora non riattivato per difficoltà tecniche oggettive e quindi a nocumento delle necessarie portate idriche.
Il pozzo, che ha subito danni simili a quelli di altri pozzi invece già riattivati, necessita di un nuovo quadro elettrico e di integrazione di componenti, oltre all’efficientamento del carrello solleva pompa, guastatosi durante le prime operazioni emergenziali.
La sospensione della fornitura idrica a Misiliscemi disposta dal comune di Trapani – soggetto per legge gestore del sistema idrico Bresciana – sarà effettuata dalle 8 di sabato 16 agosto fino alle 8 di lunedì 18 agosto. “Questa misura è necessaria per garantire il maggiore livello di arrivo idrico possibile ai serbatoi di San Giovannello e la distribuzione idrica nel capoluogo, dove l’assorbimento idrico – sopratutto nel centro storico – ha raggiunto livelli fuori norma a causa dell’elevato afflusso di turisti e visitatori, atteso che si registra la presenza di almeno 1150 b&b regolari nel solo centro storico oltre hotel ristoranti etc. In molte zone del centro storico l acqua non arriva completamente ormai da diverse settimane”.
“La situazione idrica nel centro storico di Trapani di queste settimane è particolarmente critica. Registriamo oltre 1150 B&B regolari e la distribuzione idrica è difficile da garantire in alcune zone a causa degli insufficienti livelli idrici ai serbatoi comunali, nonche’ per la ubicazione dei recipienti privati anche al 4 e 5 piano ed in stradine non accessibili alle autobotti che trasportino acqua potabile. Pertanto siamo costretti ad intervenire con misure emergenziali non con l’intendo di penalizzare la comunita’ di Misiliscemi ma cercando di riequilibrare la distribuzione della preziosa risorsa ed alleviare il fabbisogno per Trapani , e non certamente possiamo continuare a chiedere aiuto ai “cugini” Comuni di Erice e Castelvetrano rispetto al girarsi dall altra parte dei “fratelli” di Misiliscemi. Comprensione per le difficolta’ di Misiliscemi senz’altro, collaborazione istituzionale anche , ma non s’illudano che i problemi glieli possano sempre risolvere gli altri ..sono al governo da tempo, hanno avuto l’onore della legittimazione politica ed hanno l’onere di darsi da fare”.
Il Comune di Trapani assicura che saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire la distribuzione idrica e per risolvere al più presto la situazione. Inoltre, una volta riattivato il 17’ pozzo, sarà possibile intervenire a sostegno del comune di Castelvetrano (gia’ recentemente, insieme ad Erice, benefattore per i trapanesi) , che sta affrontando una grave sofferenza nella zona balneare.
CronacaTrapani – Omicidio di Giovanni Anguzza, l’uomo di 65 anni accoltellato da una donna a San Valentino in un B&B a Trapani. Ieri è iniziato l’incidente probatorio. A formulare istanza di incidente probatorio che è stata poi accolta dal Gip, è stato il legale della donna indagata ma libera, l’avvocato Vincenzo Esposito.
Il quesito è stato integrato anche con le richieste del pubblico ministero e del legale della famiglia della vittima, l’avvocato Sebastiano Daniele Gabriele. Tutto questo per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi che si sono succeduti lo scorso 14 febbraio: dall’accoltellamento dell’uomo nel B&B, al ritrovamento in strada poi attorno alle 5 dello stesso Anguzza ferito, al suo successivo trasferimento in ospedale in ambulanza, all’intervento chirurgico eseguito al Sant’Antonio Abate, dovuto all’aggravamento delle sue condizioni, fino al suo decesso. Circostanze che ancora non sono del tutto chiare.
Ieri si è tenuta l’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti di parte della procura: il Professore Antonia Argo medico legale e Carra esperto nell’esame di materiale biologico dell’Istituto medicina legale del policlinico “Giaccone” di Palermo per l’esecuzione dell’esame autoptico sulla salma di Giovanni Aguzza, prevista per martedì prossimo presso l’Ospedale di Trapani. Il legale della donna ha nominato come consulente tecnico di parte, il Professore Paolo Procaccianti, mentre il legale della famiglia della vittima, il dottore Giovanni Scalzo. L’esame autoptico dovrà stabilire le cause del decesso di Giovanni Anguzza, cioè fino a che punto le ferite inferte dalla donna, sono state letali e se Anguzza poteva essere salvato. Pare infatti che l’uomo prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico sia rimasto sul lettino per almeno due ore. Ma anche questo dovrà essere accertato dagli investigatori.
Entro 60 giorni dovranno essere consegnati gli esiti e sentiti i periti. Il legale della donna ha lanciato una campagna di raccolta fondi per le spese del consulente a causa delle condizioni disagiate della stessa indagata. Ad oggi ha risposto una sola associazione “Nuova Sorgente Onlus” tra le più attive sul territorio a fornire aiuto ai bisognosi.
L’accoltellamento dell’uomo scosse profondamente la quiete di Trapani il giorno di San Valentino. Ad infliggere i colpi mortali all’indirizzo di Anguzza fu una donna di Macerata, con la quale la vittima aveva trascorso la notte nella struttura ricettiva. Ancora non chiara la causa, un litigio ma non si sa ancora bene per cosa, poi degenerato nell’accoltellamento. In un primo momento Anguzza aveva raccontato di essere stato aggredito per strada da un magrebino. Ma la sua versione era crollata: le telecamere di sorveglianza acquiste dalla polizia avevano immortalato il momento in cui l’uomo usciva barcollante dal B&B per poi accasciarsi al suolo.
CronacaTrapani – È morto in ospedale per le ferite riportate l’uomo accoltellato in un b&b del centro storico di Trapani, vicino il Palazzo di Giustizia. Giovanni Aguzza, 65 anni, è stato colpito più volte dalla donna con la quale aveva una relazione (e non dalla nuora come scritto in precedenza) e con la quale aveva trascorso la notte nella struttura ricettiva. Inizialmente si pensava che l’aggressione fosse stata opera della nuora, ma nuovi sviluppi hanno rivelato una verità inaspettata: ad infliggere i colpi mortali sarebbe stata la compagna della vittima.
La posizione della donna è ora al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di chiarire il movente dietro un gesto così estremo e sconvolgente.
La donna cinquantenne si trova in ospedale. Da quanto avrebbe dichiarato alla polizia, che segue le indagini, e ai medici dell’ospedale S. Antonio Abate, sarebbe stata vittima di un tentativo di violenza dell’uomo e per questo avrebbe reagito.
