Termini Imerese (Palermo) – Scoperta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sicilia Occidentale della Polizia una truffa perpetrata ai danni di Poste Italiane, da una organizzazione del palermitano per finanziamenti illeciti con false buste paga, 5 le misure cautelari.
L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, ha portato alla scoperta di un’organizzazione che gestiva la concessione di finanziamenti illeciti da parte di Poste Italiane Spa ed offriva anche la possibilità di aggirare il blocco dei clienti in “black list” dovuta all’iscrizione presso la Centrale Rischi. La Polizia ha eseguito un’ordinanza del Gip di Termini Imerese di applicazione di misure cautelare personali nei confronti di cinque persone, tra cui un dipendente di Poste Italiane, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di banche e società finanziarie.
Grazie a documentazione bancaria e buste paga false, ai richiedenti – si trattava di persone in situazioni di difficoltà economica – veniva falsamente attestata l’esistenza di un rapporto di lavoro, così da poter avviare pratiche di finanziamento presso Poste Italiane Spa. Le indagini erano state avviate dopo un esposto presentato dai responsabili dell’Ufficio siciliano Fraud Management di Poste Italiane nel quale venivano riportate una serie di anomalie nelle pratiche di finanziamenti presso gli uffici postali di Casteldaccia, Bagheria e Palermo. Sulla base dei primi accertamenti della Polizia Postale, effettuati sulle richieste di finanziamento “sospette”, la Procura di Termini Imerese ha disposto intercettazioni e perquisizioni che hanno consentito di ottenere importanti riscontri, tra cui il rinvenimento, all’interno del computer di documenti contraffatti riguardanti le buste paga falsificate e copia delle pratiche illecite.
Sono stati accertati più di quaranta episodi relativi a richieste di finanziamento illegittime. Tre degli indagati sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria, mentre per il presunto capo dell’organizzazione sono stati disposti gli arresti domiciliari ed il divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale ed imprenditoriale nel settore creditizio e finanziario per un anno, essendo un promotore finanziario. Tra gli indagati un dipendente di Poste Italiane per il quale il Gip ha disposto il divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale alle dipendenze di Poste Italiane per 12 mesi.
Bagheria (Palermo) – Salvatore Maggiore 84enne è morto dopo essere stato aggredito da alcuni cani. La tragedia a Bagheria, in contrada Malfitano.
L’allarme è stato lanciato dalle figlie dell’uomo che cercavano il padre che si trovava in campagna. Sono state le donne che l’hanno trovato riverso per terra con profonde ferite alle gambe. È stato così richiesto l’intervento dei sanitari del 118 che hanno cercato in tutti i modi di salvarlo, ma le ferite erano molto gravi e profonde.
Sarà il medico legale che dovrà stabilire da una prima ispezione sul corpo se l’uomo ha avuto un malore e poi è stato aggredito dai cani o siano stati i morsi degli animali a provocarne la morte. La vittima sarebbe un vicino del proprietario dei cani. Sul posto i veterinari dell’Asp che stanno accertando se gli animali fossero microchippati.
Da una prima ricostruzione due i cani di razza corso si sono avventati sulla vittima. La vittima era residente in via Mondello, a Santa Flavia nel Palermitano. Era il padre di una consigliera comunale.
«L’amministrazione comunale di Santa Flavia si stringe al dolore della consigliera Adelaide Maggiore per la perdita del padre. Al momento non sappiamo cosa sia successo. Aspettiamo il lavoro degli inquirenti. Al momento stanno indagando e non ci è stato detto nulla. I figli sono accorsi qui perché il padre non rispondeva al telefono e hanno fatto questa macabra scoperta». Lo dice Vincenzo Cannella assessore Comunale di Santa Flavia.
Appena un giorno fa ad Acerra nel napoletano una bambina di 9 mesi era morta sbranata da un pitbull nella sua abitazione. Il padre ha riferito alla Polizia di aver trovato la piccola nel suo letto in una pozza di sangue dopo essere stata sbranata dal cane. È stata portata al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. La mamma non era in casa al momento dell’aggressione, si trovata al lavoro in una pizzeria.
Aperto un fascicolo d’indagine. L’appartamento è stato sottoposto sotto sequestro.