AttualitàTrapani – Finalmente ritorna il decoro al porto peschereccio del capoluogo. Tutto questo grazie alla proficua collaborazione con l’ Autorità di Sistema Portuale, competente sull’area demaniale portuale, ieri 7 Agosto 2025, sono stati ripristinati l’ordine ed il decoro nello specchio di mare prospiciente la banchina del porto peschereccio, tratto di mare spesso mortificato da una minoranza di abusivi e forse in parte falsi operatori del settore ittico con comportamenti ed azioni contrari alle norme di tutela ambientale e lesive dell’immagine della nostra città.
EconomiaCatania – Grazie al progetto di rifacimento della diga foranea, completato il restyling del molo 25: il porto aumenta la competitività nel Mediterraneo e consente più ormeggi in simultanea.
Diventano tre le banchine che accoglieranno le crociere nel porto di Catania: grazie al progetto che riguarda il rifacimento della diga foranea, è stato ultimato il restyling del molo 25, opera strategica, da oggi in grado di dare il benvenuto in città alle più grandi e moderne navi del mondo.
Lunga 405 metri con un fondale minimo di 9 metri, profondità necessaria per garantire l’approdo e la sicurezza delle imponenti imbarcazioni, e un’area di sosta di 7mila mq dedicata ai pullman turistici e alla logistica di terra, lo scalo etneo diventa sempre più funzionale e competitivo in vista di una significativa crescita del traffico crocieristico nell’area di competenza dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, guidata dal presidente Francesco Di Sarcina.
“Un intervento assolutamente indispensabile per rendere la banchina efficiente e adeguata agli standard odierni – spiega l’ing. Di Sarcina – abbiamo ripristinato il ciglio, ricertificato tutte le bitte, risistemato i parabordi e soprattutto livellato il fondale che, a causa di spostamento di sabbia e massi, non era più idoneo ad assicurare i 9 metri, utili alle grandi crociere. La cosa più importante sarà mantenerlo in queste condizioni, agendo periodicamente perché l’arrivo delle imbarcazioni crea ulteriori dislivelli, che vanno appunto monitorati”.
In questo momento le navi ormeggiano nello sporgente centrale, che è il molo più lungo del porto di Catania dove nascerà anche la nuova stazione marittima: adesso si aggiunge questa rinnovata banchina, dal lato della diga foranea, dove stanno proseguendo i lavori che saranno terminati all’inizio del 2026, così da eliminare le attuali impalcature al momento visibili.
“Si tratta di un molo con specifiche tecniche di eccellenza – sottolinea Raffaella Del Prete, general manager GPH Italian Cruise Port, l’azienda che gestisce il terminal crocieristico a Catania – la configurazione di tre banchine crocieristiche operative rappresenta un salto qualitativo nella gestione dei flussi turistici e nell’accoglienza delle nuove generazioni di unità navali crocieristiche, anche perché prevede l’accoglienza simultanea di multiple unità navali da crociera e l’area circostante, destinata alla logistica terrestre, ottimizza i flussi turistici e il coordinamento con i vettori terrestri, consolidando la vocazione del porto catanese quale destinazione privilegiata nel bacino mediterraneo. Un’infrastruttura – prosegue la dott.ssa Del Prete – che sta già generando un impatto operativo significativo, permettendo di aumentare il numero di ormeggi e, di conseguenza, l’accoglienza dei passeggeri, anche alla luce degli obiettivi da raggiungere da oggi al 2027. Questo lavoro rappresenta un esempio concreto di virtuosa collaborazione virtuosa con l’Autorità di Sistema Portuale”.
EconomiaTrapani – Mentre a Trapani si parla di cambiare volto al porto della città, la banchina di Ronciglio completa da 15 anni, rimane inutilizzabile. A puntare i riflettori sulla vicenda assurda e paradossale è l’imprenditore Gaspare Panfalone. E lo fa nel momento in cui l’impresa portuale Riccardo Sanges & C. di cui è presidente – ha trasferito una nuova gru sulla Ronciglio Sporgente Est per aumentare gli approdi a Trapani e questo “mentre la nuova banchina Ronciglio, resta inutilizzabile” dice l’imprenditore. La nuova gru Gotwald da 100 tonnellate permetterà di ospitare navi commerciali di ogni tipo, decongestionando la banchina Isolella e rendendo il porto più competitivo. “Si tratta di un altro passo cruciale per lo sviluppo del porto di Trapani – dice Panfalone – ma l’entusiasmo per la nuova gru è smorzato dalla mancata attivazione di una infrastruttura fondamentale per il futuro dell’economia del porto, per la nostra attività imprenditoriale e per i nostri lavoratori”.
Sulla vicenda interviene il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti che fa sapere che: “La banchina era priva del parere ambientale necessario per l’esercizio, ma siamo riusciti a risolvere un problema che sembrava irrisolvibile”. Poi l’annuncio: “Entro la prossima settimana, invieremo al Ministero dell’Ambiente la documentazione necessaria per renderla operativa con gli attuali fondali, entro 30 giorni tornerà finalmente in funzione”.
Nel frattempo saranno completate le procedure per garantire il rispetto delle prescrizioni ambientali previste dal parere ottenuto, per l’avvio delle operazioni di dragaggio nelle aree circostanti. Entro 90 giorni l’inizio dei lavori. L’Authority ha rispettato gli impegni assunti riguardo alla sporgente Ronciglio est, consegnando agli operatori una banchina con fondali di circa 10 metri e un canale di accesso adeguato: un intervento che permette di incrementare il numero di approdi disponibili. Per la banchina Ronciglio i lavori di dragaggio rientrano in un progetto più ampio che prevede il salpamento del molo Ronciglio e il dragaggio degli specchi acquei limitrofi”.
Avviate le procedure per concordare con ARPA un iter di monitoraggio ambientale che valuti l’impatto delle varie attività, come rumore e qualità dell’aria, durante l’esecuzione dei lavori. “Consapevole della vicinanza della Riserva naturale – scrive Monti – stiamo adottando un approccio improntato alla massima cautela, per garantire che le attività siano compatibili con la tutela dell’ambiente circostante”.
Risponde Panfalone: “Una notizia che ci riempie di gioia e ci conforta per il futuro della nostra attività imprenditoriale nel porto. Alla stessa maniera veniamo a conoscenza che, i gestori della riserva delle saline non si sono risparmiati azioni di assoluto ostruzionismo alla consegna della nuova banchina Ronciglio alla comunità trapanese. Se da un lato, desideriamo ringraziare l’Autorità Portuale per il lavoro che sta svolgendo; dall’altro, la situazione ci spinge a riflettere sul delicato rapporto tra riserva naturale ed economia della città, chiedendoci se si stiano perseguendo attività di tutela ambientale concreta o mantenendo rendite di posizione e politiche di retroguardia che ostacolano lo sviluppo economico”.
“La soluzione della crisi economica che sta attanagliando la città e quindi lo scoraggiamento di nuove iniziative economiche che hanno al centro il porto ed il turismo della nostra città – dice Panfalone – non possono essere più dimenticate, non si può più prescindere da una politica che al centro ha sviluppo economico del territorio che poi, dovrebbe tradursi in nuovi posti di lavoro e nella generazione di nuova ricchezza. È proprio la creazione di opportunità economiche che rappresenta la vera garanzia contro la mafia e la criminalità, che prosperano dove manca la crescita. Pertanto, anche come dirigente di Sicindustria Trapani, faccio appello affinché si apra al più presto un dibattito pubblico sul rapporto tra l’economia della città e la gestione della riserva, sempre nel rispetto della legalità e dello sviluppo sostenibile del territorio. Non possiamo più procrastinare questa discussione cruciale, che riguarda il futuro di tutti i trapanesi”.
