Strisce blu in Sicilia: nuove regole e multe
Parcheggi a pagamento: stangata in Sicilia dopo la riforma
Redazione27 Marzo 2025 - Attualità



  • In Sicilia scattano le nuove multe per le strisce blu. Elettriche parcheggiano gratis in molte città. Attualità

    Strisce blu in Sicilia: attenzione alle nuove multe

    Dal 1° dicembre 2024 sono cambiate le regole per la sosta sulle strisce blu anche nelle principali città siciliane. La riforma del Codice della Strada ha introdotto multe più salate e ha eliminato le vecchie tolleranze sui ticket scaduti.
    A Palermo, Catania, Messina, Trapani e Agrigento, le nuove sanzioni sono già operative: chi parcheggia senza biglietto o sfora l’orario può trovarsi a pagare fino a 66 euro, a seconda della zona. Le nuove multe strisce blu Sicilia mirano a migliorare la gestione urbana e a promuovere la mobilità sostenibile.

    Le nuove sanzioni: cosa cambia in Sicilia

    In base alla riforma, il mancato pagamento del parcheggio comporta:

    • 42 euro di sanzione fissa,
    • più la tariffa dovuta per il periodo in cui si è occupato lo stallo.

    Esempio concreto in Sicilia: a Catania, dove la tariffa è di circa 1,50 €/h, chi occupa uno stallo per 8 ore senza pagare può ricevere una multa di 54 euro (42 + 12 euro di tariffa evasa).

    Tolleranza eliminata: niente più 15 minuti extra oltre l’orario.
    Nuove soglie di sforamento:

    • Entro il 10% del tempo pagato: nessuna sanzione
    • Tra il 10% e il 50%: multa ridotta a 21 euro
    • Oltre il 50%: multa piena da 42 euro + tariffa

    Confermata la riduzione del 30% se si paga la sanzione entro 5 giorni.

    Agevolazioni per elettriche e ibride in Sicilia

    Buone notizie per chi guida un’auto elettrica o ibrida: in molti Comuni siciliani queste vetture possono parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu o godere di tariffe agevolate.

    Alcune città dove è prevista la sosta gratuita o scontata:

    • Palermo (agevolazioni con registrazione ZTL)
    • Catania (gratuità per residenti con targa ecologica)
    • Agrigento (tariffe dimezzate per ibride ed elettriche)
    • Trapani e Messina (in fase di aggiornamento regolamenti comunali)

    È importante consultare il sito web del proprio Comune per verificare l’elenco aggiornato dei veicoli ammessi e le modalità per usufruire delle agevolazioni.

    Verifica ufficiale: sanzioni confermate in Sicilia

    Controllando i siti istituzionali e le ordinanze locali:

    • Palermo (AMAT): applica le nuove sanzioni in linea con il Codice della Strada
    • Catania (Sostare S.p.A.): multe aggiornate, niente tolleranza
    • Trapani (ATM): confermata la sanzione da 42 euro + quota oraria
    • Siracusa e Ragusa: recepimento in corso, ma le nuove tariffe sono già attive

    Le sanzioni sono gestite da Polizia Municipale o società partecipate locali. La riforma ha valenza nazionale, ma ogni Comune può integrare ulteriori disposizioni, quindi è utile consultare il proprio regolamento urbano.

    Con le nuove multe strisce blu in Sicilia, conviene davvero non rischiare. E per chi sceglie l’elettrico, ci sono vantaggi concreti.
    Hai già ricevuto una sanzione o ottenuto l’agevolazione nella tua città? Commenta qui sotto la tua esperienza e continua a seguirci su TrapaniOggi.it per aggiornamenti locali.




  • Italia
    Auto elettriche, cosa nascondono le case automobilistiche?
    Antitrust avvia istruttorie su Tesla, Stellantis, Volkswagen e BYD
    Redazione21 Febbraio 2025 - Attualità



  • auto elettrica in fase di ricarica batteria Attualità

    Milano – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto quattro istruttorie nei confronti delle filiali italiane di Tesla, Stellantis, Volkswagen e BYD. L’indagine mira a verificare la trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori riguardo l’autonomia delle auto elettriche, il degrado delle batterie e le limitazioni delle garanzie. Scopriamo insieme cosa potrebbe cambiare per gli automobilisti.

    Autonomia dichiarata vs realtà: quali sono le discrepanze?

    Uno dei punti chiave dell’istruttoria riguarda la comunicazione dell’autonomia delle auto elettriche. Secondo l’Antitrust, le case automobilistiche avrebbero fornito informazioni generiche e talvolta contraddittorie sul chilometraggio massimo dichiarato. Questo dato, fondamentale per chi acquista un’auto elettrica, potrebbe risultare fuorviante se non vengono chiariti i fattori che incidono sulla reale autonomia, come le condizioni climatiche, lo stile di guida e l’usura della batteria.

    Batterie e perdita di capacità: cosa non viene detto ai consumatori?

    Le batterie delle auto elettriche subiscono una naturale perdita di capacità nel tempo, ma le informazioni su questo fenomeno non sarebbero sempre chiare nei siti web delle case automobilistiche. L’Antitrust contesta la mancata trasparenza su come l’uso quotidiano incida sulla durata della batteria e sulla conseguente riduzione dell’autonomia del veicolo. Un dettaglio essenziale per chi investe in un’auto elettrica con la prospettiva di un lungo utilizzo.

    Garanzia sulle batterie: ci sono limitazioni nascoste?

    Altro nodo cruciale dell’indagine riguarda la garanzia sulle batterie. L’Autorità segnala che le condizioni e le limitazioni applicate alla copertura convenzionale non sarebbero state esposte in modo chiaro e completo. Ciò potrebbe tradursi in spiacevoli sorprese per i consumatori in caso di problemi con la batteria, specialmente quando le clausole di esclusione non sono esplicitate in maniera trasparente.

    Ispezioni e prossimi passi dell’indagine

    Nella giornata di ieri, funzionari dell’Antitrust, con il supporto del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno eseguito ispezioni presso le sedi italiane di Tesla, Stellantis, Volkswagen e BYD. L’obiettivo è raccogliere documentazione utile a verificare se vi siano pratiche commerciali scorrette che violano il Codice del Consumo.

    Cosa significa tutto questo per gli automobilisti?

    Se l’istruttoria dovesse confermare le irregolarità, le case automobilistiche potrebbero essere sanzionate e obbligate a fornire informazioni più trasparenti ai consumatori. Questo potrebbe tradursi in una maggiore tutela per chi sceglie un’auto elettrica, garantendo dati più affidabili su autonomia, durata della batteria e garanzie.

    Maggiore trasparenza in arrivo?

    L’azione dell’Antitrust rappresenta un passo importante per garantire chiarezza e correttezza nelle informazioni fornite ai consumatori. Gli automobilisti, specialmente quelli interessati alla mobilità elettrica, meritano dati precisi per prendere decisioni consapevoli. Restiamo in attesa degli sviluppi dell’indagine per capire quali saranno le conseguenze per le case automobilistiche coinvolte e per il mercato delle auto elettriche in generale.




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