Negli ultimi giorni, l’asteroide 2024 YR4 è tornato al centro dell’attenzione per un lieve aumento delle probabilità di impatto con la Terra. Tuttavia, nonostante alcuni titoli allarmistici, gli esperti assicurano che non c’è motivo di preoccupazione.
Scoperto il 27 dicembre 2024 dal sistema ATLAS – una rete di telescopi dedicata al monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra (NEO) – l’asteroide ha un diametro stimato tra i 40 e i 100 metri. Le prime proiezioni hanno indicato una probabilità di impatto con la Terra dello 0,1%, successivamente aggiornata all’1,3% e ora salita al 2%. In termini pratici, significa che su 50 possibili traiettorie, solo una potrebbe portare a una collisione nel dicembre 2032.
Il calcolo delle traiettorie degli asteroidi è un processo complesso e in continua evoluzione. All’inizio, i margini di incertezza sono elevati, e solo con il tempo e nuove osservazioni i dati si affinano. Un esempio pratico può aiutare a comprendere il fenomeno: immaginate un riflettore che illumina un attore su un palco. All’inizio, il fascio di luce è molto ampio e illumina non solo l’attore, ma anche parte della scenografia. Questo rappresenta tutte le possibili traiettorie dell’asteroide. Quando gli scienziati affinano i calcoli, restringono il fascio di luce e l’attore (la Terra) potrebbe trovarsi ancora nell’area illuminata. Questo è il motivo per cui, paradossalmente, la probabilità di impatto può aumentare inizialmente.
Gli astronomi ritengono che questa fase sia temporanea. Con nuove osservazioni, la traiettoria dell’asteroide verrà definita con maggiore precisione e, nella maggior parte dei casi, la probabilità di impatto si ridurrà drasticamente. Fenomeni simili si sono verificati anche con altri asteroidi, che inizialmente sembravano più pericolosi del reale.
Al momento, assolutamente no. La NASA e le principali agenzie spaziali monitorano costantemente gli oggetti che potrebbero avvicinarsi alla Terra, e sono già in fase di studio diverse tecnologie per deviare eventuali asteroidi pericolosi, come dimostrato dalla recente missione DART.
L’asteroide 2024 YR4 continua a essere sotto osservazione, ma senza allarmismi. Gli esperti sono fiduciosi che, con il tempo, i dati porteranno a escludere qualsiasi rischio concreto per il nostro pianeta.
Roma – La cometa C/2024 G3 (ATLAS), la più luminosa del 2025, oggi 13 gennaio raggiunge la minima distanza dal Sole (perielio) e la massima luminosità. Sarà visibile dall’Italia subito dopo il tramonto, forse anche a occhio nudo.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su come trovarla nel cielo e come vederla in sicurezza.
Oggi, lunedì 13 gennaio 2025, la cometa C/2024 G3 (ATLAS) arriva al perielio e sarà visibile subito dopo il tramonto, attorno alle 17:00 (ora di Roma). Chiaramente l’orario del tramonto varia in base alla posizione geografica dell’osservatore. Ad oggi si tratta della cometa più luminosa prevista per tutto l’anno, dato che le altre in avvicinamento non raggiungeranno la sua magnitudine. Non si possono escludere comunque a priori delle soprese.
Per perielio si intende la minima distanza da Sole di un oggetto, una condizione che in genere collima con la massima luminosità delle comete e spesso con la condizione migliore per osservarle. Forse la “palla di ghiaccio”, identificata per la prima volta il 5 aprile 2024 da un telescopio del sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) sito in Cile, potrà essere addirittura vista a occhio nudo dall’Italia, anche se ci sono diverse considerazioni da fare al riguardo.
La più importante è relativa alla sicurezza: mai tentare di osservare una cometa vicina al Sole con la stella ancora presente sull’orizzonte. Se non si hanno le competenze e gli strumenti adatti, infatti, si rischiano gravissimi danni alla vista e persino la cecità. Dunque, prima di provare a osservare la C/2024 G3 (ATLAS) quest’oggi, è fondamentale accertarsi dell’orario del tramonto nella località in cui ci si trova e solo dopo puntare lo sguardo a Ovest, dove per una ristretta finestra la cometa dovrebbe essere visibile bassissima sull’orizzonte. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi lo spettacolo astronomico.