Trapani
Trapani Oggi festeggia vent’anni di informazione online
Dal 2004 Trapani Oggi racconta la città con passione e continuità, restando punto di riferimento per l’informazione trapanese.
Redazione1 Novembre 2025 -
  • EVIDENZA MIX

    Trapani – “Abbiamo tagliato un traguardo di una corsa che continua”. Una informazione dal taglio regionale, e che apre finestre in campo nazionale. C’è una data che dice molto più di quanto sembri: 1° novembre 2004. È da quel giorno che Trapani Oggi è presente sul web, raccontando ogni giorno la vita ieri di una città, oggi di un territorio, quello siciliano, i valori sociali e culturali, la storia assieme alle emozioni suscitate dalle parole dei cittadini, le lotte sociali ed economiche. Valorizzando il ruolo proprio di ogni organo di informazione, libero, “innamorato” dell’Articolo 21 della Costituzione, quello che sancisce per ogni cittadino la libertà di espressione e di parola, e il divieto assoluto ad ogni tipo di censura.

    Le verifiche tecniche ufficiali, condotte su Registro.it, Internet Archive e DNSlytics, lo confermano: Trapani Oggi è la testata giornalistica online più antica e longeva della provincia di Trapani, una delle prime della Sicilia occidentale, e l’unica rimasta online in modo stabile per oltre vent’anni.

    Una presenza che non si è mai spenta, grazie alla società editoriale, al corpo redazionale, a chi ha avuto il ruolo di Direttore Responsabile, ed oggi non possiamo non ricordare Salvatore Morselli, il cui testimone è stato raccolto oggi da Rino Giacalone.

    Il dominio trapanioggi.it, oggi gestito da Team Italia Srl, risulta registrato dal 2008. Ma la storia comincia prima: l’Internet Archive conserva oltre 400 copie storiche del sito, che documentano un percorso editoriale senza interruzioni. Vent’anni di informazione vissuta giorno dopo giorno, in un tempo in cui il giornalismo online era ancora una scommessa.
    Eppure Trapani Oggi c’era già, con la stessa passione e la stessa voglia di esserci, raccontando fatti e persone, trasformando il territorio in notizia e la notizia in memoria.

    Le origini di un percorso

    Nel 2004 il web era diverso, quasi sperimentale. Non c’erano i social, le connessioni erano lente, ma la volontà di fare informazione locale in modo nuovo era già forte. Trapani Oggi nacque così: con l’idea che anche una testata digitale potesse parlare del territorio, in termini di prossimità, dei quartieri, dei problemi e delle bellezze, con lo stesso rispetto e la stessa cura di un giornale di carta.

    Una storia di fiducia e appartenenza

    Non vogliamo celebrare noi stessi ma ricordare un cammino fatto insieme a chi ci legge ogni giorno. Vent’anni sono un tempo lungo, fatto di sacrifici, ma anche di orgoglio. Ogni articolo, ogni foto, ogni aggiornamento è parte di una storia collettiva che continua grazie alla fiducia dei nostri lettori.

    Una memoria viva che guarda avanti

    Oggi Trapani Oggi è un punto di riferimento per chi vuole informarsi sul territorio, con serietà, trasparenza e passione. Ma questa storia non si ferma qui: è il punto di partenza per continuare a raccontare Trapani e la Sicilia, con la stessa voce di sempre e lo stesso cuore di vent’anni fa. Siamo pronti a nuove sfide, lo faremo con voi lettori, via aspettiamo con le vostre segnalazioni e contributi. Desideriamo anche cercare di offrirvi finestre di lettura in ambito nazionale. Parlare di un territorio tralasciando tutto il resto non è per noi fare buona informazione. Potrà risultare sufficiente, buona, o anche no secondo i vostri giudizi che saranno sempre graditi e pronti da ospitare, ma non dire tutto quello che ci accade attorno significherebbe azionare un silenziatore. Non è quello che vogliamo, a noi i silenziatori e i bavagli ci suscitano allergia. Proveremo quindi ad offrirvi un ventaglio di notizie, ogni giorno, quanto più ampio.
    La nostra energia la prendiamo dalle sfide.




  • Trapani
    ICIT Trapani festeggia 30 anni: un viaggio tra suoni, immagini e memoria
    All'appuntamento prenderà parte anche il Dr. Andreas Krüger
    Redazione3 Ottobre 2025 - Attualità
  • icit trapani OK Attualità

    Trapani – L’ICIT – Istituto di Cultura Italo-Tedesco di Trapani, in collaborazione con il Goethe-Institut Italien, MeMA ( Mediterranean Music Association) e il Museo di Arte Contemporanea San Rocco, celebra i suoi trent’anni di attività con un evento speciale: “Al ritmo dell’ICIT. Un viaggio di 30 anni”, in programma domenica 5 ottobre alle 18:30 presso il Museo San Rocco, in via Turretta 12 a Trapani.

    La serata intreccerà musica, immagini e parole: il duo di percussioni “Biogroove” (Nino Errera e Vito Amato) accompagnerà con i suoi ritmi una selezione di filmati dedicati alla storia dell’ICIT Trapani, arricchiti dai racconti di Marion Weerning, presidente dell’associazione.

    All’appuntamento prenderà parte anche il Dr. Andreas Krüger, Direttore del Reparto Culturale dell’Ambasciata di Germania a Roma.

    ICIT Trapani: 30 anni di cultura

    Fondato trent’anni fa, l’ICIT Trapani fa parte di una rete di una ventina di istituti e associazioni italo-tedeschi che, sotto la supervisione del Goethe-Institut Italien e su incarico del Ministero degli Esteri della Germania, promuovono la cultura tedesca in Italia.
    Nel corso dei tre decenni, l’ICIT Trapani ha realizzato e co-organizzato circa 300 eventi, di cui oltre la metà negli ultimi dieci anni, spaziando tra concerti, teatro, danza, cinema, conferenze e mostre. Tra i partner locali figurano il Museo di Arte Contemporanea San Rocco, MeMA, il Luglio Musicale Trapanese, il Conservatorio di Trapani e l’associazione Vivere Erice.




  • Palermo
    Istruzione, primo giorno di scuola in Sicilia dedicato a don Pino Puglisi
    Mimmo Turano – Onoriamo l’impegno civile da trasmettere alle nuove generazioni l’eredità morale
    Redazione12 Settembre 2025 - Attualità
  • padre puglisi Attualità

    Palermo – In occasione del 32esimo anniversario dell’omicidio per mano mafiosa del beato Giuseppe “Pino” Puglisi, che ricorre il 15 settembre e che quest’anno coincide con l’avvio del nuovo anno scolastico in Sicilia, l’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale ha deciso di inviare una circolare agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, invitando tutte le scuole dell’Isola a dedicare un momento di riflessione alla memoria del sacerdote di frontiera ucciso nel 1993, nel quartiere Brancaccio di Palermo. Un gesto simbolico ma significativo, per rafforzare tra i più giovani la cultura della legalità, della responsabilità e dell’impegno civile.

    «L’anno scolastico si aprirà quest’anno nel ricordo di don Pino Puglisi – afferma l’assessore Mimmo Turano – per onorarne l’impegno civile e trasmettere alle nuove generazioni l’eredità morale che ci ha lasciato. Da sacerdote di frontiera ed educatore, don Pino ha compiuto una scelta precisa, stando accanto ai ragazzi del quartiere Brancaccio a Palermo, per sottrarli alla strada grazie al Centro di accoglienza Padre Nostro, da lui fondato».

    «Con il suo esempio luminoso – prosegue l’assessore regionale all’Istruzione – ha restituito speranza laddove regnava la rassegnazione, offrendo alternative alla violenza e insegnando che anche un piccolo gesto può fare la differenza. La sua testimonianza di fede, coraggio e dedizione rappresenta ancora oggi un potente modello pedagogico-educativo e uno strumento di cambiamento sociale e culturale da preservare, perché, come ci ha insegnato “se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto” per costruire una società più giusta, consapevole e, soprattutto, libera dal ricatto mafioso»




  • Trapani
    Domenica Trapani ricorderà il giudice Alberto Giacomelli
    La cerimonia nella piazzetta nei pressi del Tribunale alle 9,30
    Redazione12 Settembre 2025 - Cronaca
  • Alberto Giacomelli Cronaca

    Trapani – La città di Trapani si prepara a ricordare l’anniversario dell’omicidio del giudice Alberto Giacomelli. La cerimonia si terra nella piazzetta nei pressi del Tribunale alle 9,30.

    Il Sindaco Giacomo Tranchida

    “Attesa la giornata dominicale, avra’ luogo, d’intesa con i familiari, una sobria cerimonia con deposizione di corona d’alloro presso la piazzetta allo stesso dedicata, in area laterale rispetto al Palazzo di Giustizia. Sobria, ma doverosa alla figura di un uomo, di un servitore dello Stato, di un trapanese assassinato da Cosa Nostra. Con la riapertura dell’anno scolastico i familiari si sono dimostrati disponili a tenere incontri nelle scuole sui temi inerenti al contesto che ha visto il loro genitore ucciso dalla mafia.
    La mafia è stata una pianta velenosa difficile da estirpare, oggi la mafia esiste ma in altre forme, una mafia che si nasconde dietro vari business. Tocca a noi riconoscere e segnalare alle autorità competenti quei comportamenti inopportuni, quelle minacce velate, ma che in realtà sono evidenti a chi riesce ad interpretare. Abbiamo combattuto tanto, ma tanto ancora c’è da combattere affinché le tante battaglie portate avanti da persone come Giacomelli non vadano disperse nell’aria anche sospinte dall’oblio e dal vento che cancella la memoria”.

    Quel giudice perbene

    Il delitto è il primo di due omicidi che nel giro di 12 giorni, nel settembre del 1988, scuoteranno una Trapani sonnolenta. Il giudice (in pensione) Alberto Giacomelli venne ucciso a Locogrande, nella via Falconara, esattamente 37 anni fa, il 14 settembre del 1988. I mafiosi cercavano un giudice da ammazzare, così raccontò qualche pentito, un giudice da ammazzare.

    Quel giudice da uccidere fu Giacomelli. A dare l’ordine Totò Riina, che si ricordò di Giacomelli e di una confisca firmata dal giudice nel gennaio del 1985 (quando Giacomelli presiedeva la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani). Una confisca a danno di Gaetano Riina, fratello di Totò, al quale venne tolta una casa di Mazara del Vallo, dove i Riina si erano da tempo trasferiti, accolti da Mariano Agate, boss di Mazara e da dn Ciccio Messina Denaro, boss di Castelverrano e capo della commissione provinciale.

    Alberto Giacomelli quel 14 settembre del 1988 risultò per i sicari mafiosi un obiettivo agevole da colpire, era in pensione, di solito si muoveva da solo, e stava molto in campagna.

    Tra i primi ad arrivare sul luogo del delitto fu il procuratore di Marsala Paolo Borsellino, c’era una guerra di mafia in corso. Ma qualcuno portò le indagini altrove, su quel giudice Cosa nostra usò la strategia del mascariamento cosa che sa fare benissimo, ma in realtà la verità era a portata di mano.

    La strategia mafiosa

    La «strategia» mafiosa contro Giacomelli non si consumò solo col delitto,  partì pure la delegittimazione, che nei fatti di mafia secondo un preciso rituale è una costante, colpa di una società dove è facile fare attecchire le fandonie e che è attenta a ciò che è pruriginoso, e così si cominciarono a raccontare episodi, scoperte infondate, come la gestione di terreni e di soldi da parte del giudice, quasi che alla fine il colpevole della sua morte fosse stato lui stesso, e poi quando proprio non se ne potè fare a meno venne fatto saltare fuori un (falso) pentito che portò gli inquirenti a prendersela con una banda di balordi. Bugie solo bugie.

    La morte di quel giudice perbene fu avvolta dall’oblio




  • Palermo
    Anniversario Dalla Chiesa, Schifani: «La sua lezione vive nella Sicilia di oggi»
    In prefettura a Trapani sarà ricordato il Prefetto ucciso dalla mafia
    Redazione3 Settembre 2025 - Cronaca
  • 43 anni dalla chiesa Cronaca

    Palermo –  «Nel giorno in cui ricordiamo il sacrificio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo, la Sicilia si stringe attorno alla memoria di un uomo che resta un faro di legalità per le generazioni presenti e future. Dalla Chiesa è per noi motivo di commozione e di profonda gratitudine: in un contesto difficile come quello siciliano, lottò senza tregua contro la criminalità organizzata, pagando con la vita il suo altissimo senso di fedeltà allo Stato. A 43 anni dalla morte, la sua figura continua a costituire un esempio prezioso, capace di scuotere la coscienza civica di ogni cittadino e rappresentante delle istituzioni».

    Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Alla cerimonia di questa mattina a Palermo, il presidente ha delegato in rappresentanza del governo regionale l’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato; erano inoltre presenti il gonfalone della Regione e una corona d’alloro è stata deposta in memoria delle vittime.
    La Prefettura d  Trapani alle 10 si è fermata per un minuto di silenzio in ricordo delle vittime …



  • Italia
    Due anni senza Marescotti
    Domani ricorre l’anniversario della scomparsa dell’attore e regista Ivano Marescotti
    Redazione25 Marzo 2025 - Spettacolo
  • Ivano Marescotti Spettacolo

    Il ricordo di Ivano Marescotti, a due anni dalla scomparsa

    Ravenna – Domani, 26 marzo 2025, ricorre il secondo anniversario della morte di Ivano Marescotti, uno dei volti più intensi e versatili del teatro e del cinema italiani. Attore, regista, docente, uomo di cultura, Marescotti è stato capace di attraversare generi, palcoscenici e generazioni con uno stile unico e riconoscibile. A due anni dalla scomparsa, il suo ricordo resta forte nei cuori di chi lo ha amato sul grande schermo e sul palco.

    Una carriera iniziata tardi, ma brillante

    Dopo un lungo percorso teatrale, Marescotti arriva al cinema nel 1989 con La cintura, seguito dallo stesso anno da L’aria serena dell’ovest di Silvio Soldini. Da quel momento, la sua carriera decolla: recita con Mario Martone, Carlo Mazzacurati, Pupi Avati, Marco Tullio Giordana e molti altri registi che lo vogliono per la sua capacità di dare profondità ai personaggi, anche nei ruoli secondari.

    Indimenticabile in Johnny Stecchino

    Il pubblico lo ricorda soprattutto per il dottor Randazzo in Johnny Stecchino di Roberto Benigni (nel secondo video qui  sotto), un ruolo che ha segnato un’epoca con ironia e intelligenza. Marescotti ha poi lavorato anche in Il mostro, confermando il suo talento comico, mai banale.

    Anche con Checco Zalone: un nuovo pubblico

    Negli anni 2000, Marescotti ha raggiunto anche le giovani generazioni, grazie ai suoi ruoli nei film di Checco Zalone:

    Queste partecipazioni lo hanno reso una figura trasversale, capace di dialogare con ogni fascia di pubblico senza mai rinunciare alla propria integrità artistica.

    Un attore di livello internazionale

    Con oltre 50 film all’attivo, ha lavorato anche all’estero, diretto da registi come Anthony Minghella (Il talento di Mr. Ripley) e Ridley Scott (Hannibal). Ha ricevuto sei candidature al Nastro d’Argento, che ha vinto nel 2004 per il corto Assicurazione sulla vita.

    L’Accademia e l’addio alle scene

    Nel 2022, un anno prima della sua morte, aveva annunciato il ritiro dalle scene per dedicarsi alla sua creatura più personale: il Teatro Accademia Marescotti, fondato a Ravenna per formare le nuove generazioni di attori e attrici.

    Un’eredità che continua

    Ivano Marescotti ha saputo unire il rigore del teatro alla potenza comunicativa del cinema. Ha raccontato l’Italia con i suoi pregi e le sue contraddizioni, con un sorriso amaro e una voce che oggi manca a tutti. A due anni dalla sua scomparsa, la sua eredità vive nei film, nei palchi e nelle parole dei suoi allievi.






  • Erice
    40° anniversario Strage di Pizzolungo: invito di Margherita Asta per l’evento del 30 marzo [Video]
    Già ufficializzato il calendario delle iniziative del "Non ti Scordar di Me"
    Redazione20 Febbraio 2025 - Attualità
  • non ti scordar di me Attualità

    Erice – Il prossimo 2 Aprile sarà il 40° anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo. Quel giorno del 1985 la mafia pianificò un attentato per uccidere il sostituto procuratore della Repubblica di Trapani, Carlo Palermo. Sulla strada di Pizzolungo venne collocata una autobomba che al passaggio della blindata e della scorta del magistrato venne fatta esplodere. In quel momento transitava anche l’auto con a bordo Barbara Rizzo che stava accompagnano a scuola i suoi gemellini di sei anni, Salvatore e Giuseppe Asta. Loro morirono facendo da scudo alle due auto con a bordo il magistrato e i poliziotti che lo proteggevano.

    Il Comune di Erice e l’associazione Libera stanno allestendo il programma di iniziative che da diversi anni, per ricordare le tre vittime innocenti della mafia, costituiscono il “Non ti scordar di me”. Un programma parecchio articolato e che vedrà protagonisti altri partner come i Comuni di Trapani e Castellammare del Golfo e poi ancora l’associazione Articolo 21, la Federazione nazionale della stampa, l’Ordine dei Giornalisti, l’Anm e Libera Informazione.

    Tra i momenti già ufficializzati c’è quello di un appuntamento sportivo, previsto per la giornata di domenica 30 marzo presso il Circolo del Tennis di Trapani. Il titolo è “dove eravamo rimasti…giocando con Giuseppe e Salvatore”.

    Margherita Asta, figlia e sorella delle tre vittime e che da anni è in prima fila con Libera per alimentare con la memoria l’impegno, rivolge un appello a tutti i compagni di scuola e agli amici dei suoi fratellini, perché a 40 anni da quel tragico giorno ci si possa trovare assieme per tornare a giocare idealmente con Salvatore e Giuseppe. Sono previsti tornei di padel e calcetto.

    La partecipazione è gratuita e chi vuole aderire può farlo, chiamando il 3393589139. Le adesioni vanno comunicate entro il 15 Marzo 2025.

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  • Almanacco Trapani
    Almanacco del 20 febbraio 2025
    Un viaggio tra storia, curiosità e astrologia del 20 febbraio: eventi storici, il santo del giorno, previsioni astrologiche e meteo.
    Redazione19 Febbraio 2025 - Almanacco
  • almanacco trapanioggi Almanacco

    Il 20 febbraio 2025 è una giornata ricca di eventi storici, celebrazioni religiose e curiosità astrologiche. Ecco un approfondimento su ciò che rende questa data speciale.

    Santo del giorno: Sant’Eleuterio di Tournai

    Il 20 febbraio la Chiesa cattolica celebra Sant’Eleuterio di Tournai, vescovo e martire del VI secolo. Conosciuto per la sua dedizione alla diffusione del cristianesimo nelle regioni della Gallia, Eleuterio affrontò numerose persecuzioni per la sua fede. La sua vita è un esempio di coraggio e perseveranza nella missione evangelica.

    Il 20 febbraio 2025 a Trapani si prevede una giornata caratterizzata da condizioni meteorologiche variabili. Ecco le previsioni dettagliate:

    Previsioni Meteo per Trapani il 20 febbraio 2025

    Le temperature massime si aggireranno intorno ai 15°C, mentre le minime saranno intorno ai 12°C. Non sono previste precipitazioni significative durante la giornata.

    Nota: Le previsioni meteorologiche sono soggette a variazioni. Si consiglia di consultare fonti aggiornate per informazioni più precise.

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  • Alcamo
    Commemorazione del 49esimo anniversario della Strage di Alcamo Marina
    Un duplice omicidio di cui ancora rimangono ignote mandanti, movente e killer
    Redazione27 Gennaio 2025 - Cronaca
  • corona Cronaca

    Alcamo – Cerimonia oggi ad Alcamo Marina per ricordare il 49esimo anniversario dell’eccidio del duplice omicidio dell’Appuntato Salvatore Falcetta e del Carabiniere Carmine Apuzzo, barbaramente uccisi
    il 27 gennaio del 1976 in quella che viene ricordata come la “Strage di Alcamo Marina”.

    Stamane prima la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa Maria SS della Stella, officiata dal
    Cappellano Militare Don Salvatore Falzone. poi la deposizione della corona d’allora davanti all’obelisco che ricorda quel triste evento.

    L’Arma dei Carabinieri, nell’anno in cui ricorre il 49esimo anniversario, ha voluto onorare la memoria dei giovani caduti rimasti vittime dell’efferato agguato ad opera di persone tuttora ignote.

    Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio di 49 anni fa, il diciannovenne Apuzzo, di origini campane e il trentacinquenne Falcetta di Castelvetrano, furono sorpresi nel sonno da ignoti che si introdussero nello stabile della casermetta “Alkamar” dopo aver forzato la porta mediante l’utilizzo di una fiamma ossidrica.

    La tragica scoperta avvenne l’indomani mattina, all’alba, quando gli uomini della scorta dell’allora segretario del MSI Giorgio Almirante, nel transitare lungo la strada statale che costeggia la località turistica, notarono la porta della caserma completamente divelta e una volta introdottisi all’interno dei locali rinvennero i corpi dei due Carabinieri senza vita.

    Al termine della celebrazione eucaristica, alla presenza delle Autorità militari, civili, dei familiari dei caduti e dei rappresenti dell’ Associazione Nazionale Carabinieri di Alcamo, è stata deposta una corona di alloro presso la stele commemorativa dell’eccidio. Dal 2016, il lungomare di Alcamo Marina è intitolato ai due giovani Carabinieri vittime della Strage.





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