Giorgia torna a Sanremo 2024 con “La cura per me”, una canzone dal significato profondo che esplora le fragilità dell’amore e della solitudine. Scritta in collaborazione con Blanco e Michelangelo, questa ballata moderna si distingue per la sua profondità emotiva e per la fusione tra classico e contemporaneo.
L’artista ha rivelato che la partecipazione al Festival non era inizialmente prevista, ma che la potenza del brano l’ha convinta:
“Abbiamo capito che avevamo tra le mani una canzone importante, di quelle che vorrei rimanessero nel tempo. E c’è una certa poesia nel tornare in gara trent’anni dopo ‘Come Saprei’.”
Giorgia ha anche sottolineato come Blanco abbia dimostrato una sensibilità musicale sorprendentemente classica, capace di fondersi perfettamente con la sua voce unica. Il tema centrale del brano ruota attorno alla crescita personale e alla consapevolezza emotiva:
“Appartengo alla generazione di Candy Candy, che ci ha trasformate tutte in infermiere. Ho capito che avevo un’idea sbagliata dell’amore e che nelle relazioni nulla può essere dato per scontato.”
La cura per me
“La cura per me” racconta la paura della solitudine e il desiderio di un amore autentico, capace di guarire le ferite emotive. Giorgia affronta il tema della vulnerabilità con versi intensi e immagini evocative, rendendo il brano una delle esibizioni più attese del Festival.
Nel giorno più romantico dell’anno, il Gardaland Sea Life Aquarium celebra l’amore in una delle sue forme più affascinanti: la straordinaria danza di corteggiamento dei cavallucci marini. Questi affascinanti abitanti del mare, simbolo di fedeltà e delicatezza, offrono uno spettacolo unico fatto di movimenti sincronizzati, torsioni eleganti e intrecci delle code, regalando una coreografia naturale che incanta i visitatori.
«I cavallucci marini sono tra le creature più romantiche del mondo marino – spiegano dal Gardaland Sea Life Aquarium – perché, una volta scelto il compagno ideale, formano legami che possono durare tutta la vita. Ma ciò che li rende ancora più speciali è l’eccezionale inversione dei ruoli biologici: è il maschio a portare avanti la gravidanza, custodendo le uova nel suo marsupio fino alla nascita dei piccoli».
All’interno delle oltre 40 vasche tematiche dell’acquario – l’unico Sea Life in Italia – si possono ammirare da vicino tre specie di cavallucci marini: Hippocampus kuda, Hippocampus barbouri e Hippocampus reidi. Proprio quest’ultima, conosciuta come “cavalluccio a muso lungo”, è al centro di un importante progetto di riproduzione e conservazione, poiché minacciata di estinzione nelle acque dell’Atlantico occidentale.
Grazie alla passione e alla dedizione degli esperti di Sea Life, nell’ultimo anno sono nati ben 108 esemplari di Hippocampus reidi, contribuendo alla tutela di questa straordinaria specie. Ogni nuova nascita è un piccolo miracolo d’amore, accompagnato da cure meticolose e un’alimentazione arricchita per garantire una crescita sana. Una volta raggiunta l’età adulta, alcuni esemplari vengono trasferiti in altri acquari europei, riducendo il prelievo in natura e favorendo la creazione di nuove popolazioni.
Questo San Valentino, lasciati conquistare dalla magia dell’amore
Il 14 febbraio, il giorno degli innamorati, è una data attesa e celebrata in tutto il mondo. Ma quali sono le origini di questa festa romantica? San Valentino non è solo una giornata dedicata all’amore, ma una storia che affonda le radici nella leggenda e nella tradizione.
San Valentino era un sacerdote cristiano vissuto nel III secolo a Roma, durante il regno dell’imperatore Claudio II. Secondo la leggenda, l’imperatore aveva vietato i matrimoni tra giovani, convinto che i soldati non sposati fossero più forti e determinati in battaglia. Valentino, tuttavia, sfidò questo decreto e continuò a celebrare matrimoni in segreto, unendo giovani coppie nel sacro vincolo dell’amore.
Quando Claudio II scoprì l’attività del sacerdote, lo fece arrestare. Durante la sua prigionia, Valentino si innamorò della figlia cieca del suo carceriere, alla quale – secondo la leggenda – restituì la vista con un miracolo. Poco prima di essere giustiziato, le scrisse un biglietto d’addio firmandolo “Tuo Valentino”, dando così origine alla tradizione degli innamorati di scambiarsi messaggi d’amore.
“La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è.”
Nel Medioevo, la fama di San Valentino si diffuse in tutta Europa, e il 14 febbraio divenne il giorno in cui gli innamorati si scambiavano lettere e pegni d’amore. In Inghilterra e Francia, si credeva che proprio in questa data gli uccelli iniziassero ad accoppiarsi, rafforzando il legame tra San Valentino e il romanticismo.
Con il tempo, la festa si è trasformata in una celebrazione dell’amore in tutte le sue forme. Dai fiori alle cene a lume di candela, dai cioccolatini ai viaggi romantici, San Valentino è oggi un’occasione per esprimere i sentimenti più profondi e rinnovare le promesse d’amore.
Uno dei luoghi più affascinanti per gli innamorati è il Balio di Erice, un giardino romantico situato accanto al Castello di Venere. Con i suoi panorami mozzafiato sulla costa trapanese e l’atmosfera senza tempo, è considerato “il posto degli amanti”. Passeggiare mano nella mano tra le antiche mura, osservare il tramonto sul mare e sussurrarsi parole d’amore sotto i secolari alberi del Balio rende San Valentino un’esperienza unica e indimenticabile.
San Valentino è un’opportunità per celebrare l’amore autentico, quello che resiste al tempo e alle difficoltà. Che sia con un semplice gesto, una parola dolce o un’esperienza speciale, il 14 febbraio è l’occasione perfetta per dire “Ti amo” e ricordare che l’amore è il vero motore del mondo.
L’amore vero non ha bisogno di grandi parole, perché si riconosce nei piccoli gesti, negli sguardi silenziosi e nei battiti del cuore che si cercano anche a distanza. (anonimo)
Messina – Nascosta tra le colline di Messina, vicino alla strada Panoramica a Faro Superiore, si erge una casa speciale, frutto di un gesto d’amore e di una necessità di cura e premura. Questa struttura non è solo un capolavoro di ingegneria, ma anche un simbolo di amore eterno. Dietro questa incredibile casa c’è la storia del signor Ganci, un marito devoto che, dopo aver appreso della malattia della moglie, ha deciso di costruirle una casa che le permettesse di godere del calore e della luce del sole durante tutto il giorno. Con dedizione e risparmi accumulati nel tempo, ha ordinato i migliori materiali da diverse città d’Italia, progettando una casa che ruota su se stessa grazie al vento o a una manovella, senza l’uso di motori elettrici.
Nonostante la sua bellezza e il suo significato, questa casa rimane poco conosciuta, persino a Messina. Incompleta, oggi si cerca di darle un nuovo valore. La figlia del signor Ganci propone di utilizzare fondi regionali per completarla e trasformarla in un museo, rendendo omaggio a questa storia d’amore e ingegnosità.
Questa storia riflette il paradosso di Messina, una città che ha dato i natali a persone e idee geniali, ma che spesso non sa valorizzare le proprie bellezze. La casa rotante è un esempio di amore, dedizione e innovazione, che merita di essere conosciuto e apprezzato da tutti.