Salvatore Sinagra è uscito dal coma, ma rimane in terapia intensiva
La gioa e la speranza dei familiari
Redazione13 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Lanzarote – Salvatore Sinagra si sta risvegliando dal coma. Il giovane comunque anche se ha parlato con il padre e il fratelo rimane in terapia intensiva sotto lo sguardo vigile dei medici dell’ospedale di Las Palmas.

    Immensa la gioia della famiglia del 30enne di Favignana finito in ospedale a fine gennaio a Lanzarote (Canarie) dopo esser stato brutalmente aggredito da un uomo senza motivo.

    La felicità e la speranza sono state espresse in una story su Instagram da Vito e Andrea Sinagra, fratello e padre di Salvatore: “Finalmente un po’ di luce in fondo al tunnel! Il nostro Salvatore sta tornando tra di noi”.

    “Alterna momenti di lucidità al sonno, parla e accenna a muoversi. Non è perfettamente cosciente ma risponde bene pur restando in terapia intensiva ci dà buone speranze”, si legge nel post.

    La famiglia di Sinagra, originaria di Favignana, è stata abbracciata da tutta l’isola nel momento difficile e ha voluto ringraziare “la comunità favignanese” per il sostegno dopo l’aggressione subita da Salvatore, così come le autorità italiane per il supporto prestato e il personale dell’ospedale Doctor Negrín di Gran Canaria in cui è ricoverato. “Eccellenti, veramente professionali, molto umani e sempre disponibili”.

    Appena due giorni fa tutta la comunità è scesa in piazza per manifestare la propria vicinanza con una fiaccolata.

    L’aggressore, un 25enne di Lanzarote, è stato arrestato e mandato in carcere preventivo. “L’ho colpito a mani nude e sono fuggito”, ha raccontato in tribunale mentre confermavano in carcere preventivo, senza cauzione, con l’accusa di lesioni gravi.




  • Favignana
    Favignana scende in piazza per Salvatore Sinagra
    Una fiaccolata per testiominare non solo solidarietà ma anche il coinvolgimento dell'isola nella vicenda
    Laura Spanò10 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Favignana – Si sono ritrovati in piazza dopo aver attraversato le vie principali dell’isola. Familiari, parenti, amici e conoscenti di Salvatore Sinagra, il 30enne che da due settimane lotta tra la vita e la morte in un ospedale di Las Palmas in Spagna dopo una aggressione brutale avvenuta all’esterno di un bar di Lanzarote nelle Isole Canarie. Una cinquantina di persone si sono ritrovate insieme con striscioni e candele per un momento di preghiera e di speranza: rivedere presto il sorriso di Salvatore a Favignana.

    Tra i messaggi “il mondo ha bisogno di te come il mare ha bisogno di ogni goccia di pioggia” ed ancora “giusitiza per Salvatore” e poi “forza vita mia”. Una comunità che attraverso questa fiaccolata ha voluto testiominare non solo solidarietà a Salvatore e alla sua famiglia ma anche esprimere un forte coinvolgimento emotivo in tutta questa vicenda.

    Rimane l’apprensione per la salute di Salvatore. Il colpevole dell’aggressione è stato già arrestato è un 25enne già conosciuto alle forze dell’ordine che si trova in carcere.

    P.M.R.R., 25 anni nel carcere di Tahíche dal 3 febbraio da quanto scrive la stampa locale, due anni fa ha aggredito un automobilista anziano a Lanzarote, insieme a un amico, ed è stato condannato per danni ed ha precedenti penali per presunti reati di furto e traffico di droga.





  • Confermato il carcere per l’aggressore di Salvatore Sinagra, ha agito a “mani nude”
    Un colpo, che a suo dire però, non era letale
    Laura Spanò7 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Lanzarote (Canarie Spagna) – Confermato il carcere preventivo all’aggressore di Salvatore Sinagra, 30 anni di Favignana. Il giovane 25enne di Lanzarote (Canaire) ha ammesso di avere colpito l’italiano sottolineando “l’ho colpito e sono fuggito” precisando di averlo fatto a “mani nude”. Il giovane arrestato sabato 1 febbraio dalla guardia civil di Lanzarote, con alcuni precedenti per droga, avrebbe dunque ammesso di avere colpito Salvatore Sinagra con un pugno e senza altri oggetti contundenti. Un colpo, che a suo dire però, non era letale. Versione questa che poco si concilia con i danni riportati dalla vittima, che immediatamente dopo l’aggressione fuori dal locale “Sin Nombre” è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre un ematoma al cervello.

    Le prove contro l’aggressore

    Contro l’arrestato ci sono le immagini delle telecamere del locale e le testimonianze di tre persone sentite dagli investigatori della guardia civil e dai giudici. Prove che hanno portato prima la Guardia Civil ad arrestarlo e poi il tribunale di Arrecife a convalidare il fermo. Il 25enne resta quindi in carcere con l’accusa di lesioni gravi dopo la convalida del fermo. Gli inquirenti hanno perquisito anche l’abitazione del 25enne pregiudicato arrestato alla ricerca di un’eventuale oggetto di ferro, con la quale potrebbe essere stato aggredito Salvatore Sinagra. La vittima dopo aver riseduto per anni nell’isola dei Jameos del Agua e dei vulcani, dove aveva gestito un bar era in procinto di lasciare Lanzarote e ritornare a Favignana dove la famiglia Sinagra era in procinto di aprire un b&b. Salvatore Sinagra, continua a rimanre nel reparto di rianimazione in coma farmacologico e ancora lotta tra la vita e la morte all’ospedale universitario Doctor Negrin di Las Palmas di Gran Canaria.

    La cronaca dell’aggressione

    L’aggressione avvenuta la sera del 25 gennaio scorso in un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche di Lanzarote ha avuto una eco mediatica internazionale. Una aggressione brutale quella che ha coinvolto Salvatore Sinagra, avvenuta per un banale diverbio pochi minuti prima, senza un motivo. Salvatore è stato picchiato mentre fumava tranquillamente una sigaretta dimentico probabilmente della lite precedente, raggiunto da un colpo violento che gli ha procurato gravissime lesioni al cranio.

    A Las Palmas il papà e il fratello Vito

    Davanti alla stanza di Salvatore, rimane il papà Andrea, il fratello Vito ed una cugina, mentre a casa a Favignana è rimasta la mamma. La famiglia Sinagra viene assistita dal console responsabile del vice consolato d’Italia alle Canarie, Gianluca Cappelli Bigazzi, e confidano che la “solida attività investigativa della Guardia Civil” faccia giustizia. Ieri sera intanto è saltata la fiaccolata che era stata organizzata per solidarietà alla famiglia Sinagra a Favignana a causa del maltempo che si è abbattuto sull’isola. L’evento di solidarietà è stato così spostato a data da destinarsi.





  • Aggressione Sinagra: confessa il 25enne “sono stato io”
    Le condizioni di Salvatore Sinagra vengono definite «stazionarie ma gravi».
    Laura Spanò3 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Lanzarote (Canarie-Spagna) – Ha confessato il 25enn fermato sabato a Lanzarote dalla guardia civil. “Sì, sono stato io. L’ho colpito, ero sotto l’effetto di cocaina non riuscivo a controllarmi”. Davanti al giudice, nel corso dell’udienza di convalida, il giovane ha confermato l’aggressione al favignanese Salvatore Sinagra di 30 anni. Il giudice del tribunale di Arrecife stamane ha disposto stamane in regime di carcere preventivo senza cauzione. Il fascicolo sul caso passa ora al tribunale di prima istanza numero 3 di Arrecife che potrebbe anche modificare il capo di imputazione. Da lesioni gravi a tentato omicidio.

    La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle testimonianze di chi ha assistito all’aggressione e alle immagini delle telecamere della videosorveglianza. Sabato sera poi il 25enne che per una settimana era rimasto rintanato a casa, si è deciso ad usicre e recarsi in un bar ed è qua che la Guardia civile lo ha fermato. Salvatore Sinagra è in coma farmacologico, resta ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione Doctor Negrin. Le sue condizioni vengono definite «stazionarie ma gravi».




  • Favignana
    In fin di vita 30enne di Favignana dopo una brutale aggressione in Spagna. Salvatore Sinagra picchiato all’esterno di un locale
    Da sabato Salvatore è in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Las Palmas, dietro la porta il padre e il fratello
    Laura Spanò1 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Lanzarote (Canarie -Spagna) – Una discussione banale, in un bar, poi l’aggressione brutale, così senza un motivo. Ora Salvatore Sinagra 30 anni di Favignana è in fin di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Las Palmas (capitale delle Canarie – Spagna) “Mio figlio – dice il padre Andrea raggiunto telefonicamente in ospedale  –  è in coma con il cranio spaccato perché ha incrociato la persona sbagliata. Nessuno sa chi sia. La polizia spagnola mi dice che sta indagando ma finora non ci sono sviluppi”. “Tutto è accaduto la sera di sabato scorso” – dice ancora Sinagra che da quando ha avuto la notizia vive di fronte a una porta dell’ospedale di Las Palmas, pregando per suo figlio Salvatore, trent’anni. Sinagra è disperato e affranto. Si è affidato al consolato italiano e alla polizia locale, confidando nell’impegno delle investigatori, ma da questi ultimi ancora nessuna novità.

    Gli chiediamo cosa sia accaduto davanti quel bar sabato scorso…

    “Salvatore è stato picchiato all’esterno di un locale di Lanzarote, mentre si trovava assieme ad alcuni amici. Stava giocando al calciobalilla, quando si sono avvicinati alcuni clienti. C’è stata una discussione, ma niente di grave, con un giovane. Così mi hanno raccontato gli amici di mio foglio. Tutta la scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sicurezza” racconta il papà con la voce procata dal dolore.  Qualche minuto dopo Salvatore esce per fumare sigaretta. Lì avviene l’aggressione. “Il giovane con cui aveva parlato in precedenza – racconta al telefono – lo ha assalito all’esterno e lo ha picchiato selvaggiamente. Gli ha spaccato la testa, forse con un tirapugni”. Anche qui, parte della scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere esterne. Salvatore sarebbe stato sollevato e scaraventato a terra. Andrea Sinagra non riesce quasi a parlare. “La guardia civil mi dice che le indagini sono in corso ma non riesco a capire se ci sono sviluppi. Mio figlio è in un letto d’ospedale e chi lo ha ridotto in questo stato è ancora libero. Ho parlato con il Consolato mi hanno aiutato a trovare una casa, ma io voglio, esigo giustizia per mio figlio, un ragazzo solare, allegro, pieno di vita. I medici che si stanno prendendo cura di lui mi hanno spiegato che c’è il rischio di conseguenze permanenti. Vi prego aiutatemi, chiedo anche al presidente della Regione, mi aiuti, intervenga per capire cosa sta facendo la guardia civil. E’ già passata una settimana”.

    Salvatore, intanto che in un primo momento era stato ricoverato a Lanzarote è stato nel frattempo  traferito a Las Palmas, dov’è stato sottoposto a un delicatissimo intervento alla testa, per ridurre l’ematoma al cervello.

    Il trentenne dopo aver vissuto a lungo sull’isola spagnola e aver gestito un caffè, stava per trasferirsi di nuovo a Favignana.




  • Marsala
    Tentato omicidio a Marsala, due arresti
    Si tratta di due uomini di Marsala accusati del tentato omicidio di un giovane
    Redazione30 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Tentato omicidio a Marsala Cronaca

    Marsala – La Procura della Repubblica di Marsala ha delegato i Carabinieri della Compagnia per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale, nei confronti di due  marsalesi di 30 e 35 anni indagati per tentato omicidio ai danni di un giovane di origini romene.

    Le indagini

    Le tempestive indagini delegate, avviate dopo la denuncia della vittima ed immediatamente sviluppate dai Carabinieri della Stazione di San Filippo di Marsala, hanno permesso di ricostruire gli eventi perpetrati nel pomeriggio del 20 gennaio scorso nei pressi della SS115,  e arrivare  all’identificazione degli odierni destinatari del provvedimento cautelare.

    La videosorveglianza documenta l’agguato

    L’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dell’area e le dichiarazioni della vittima e degli increduli testimoni dei fatti, avrebbero consentito agli inquirenti di documentare un vero e proprio agguato, nel corso del quale il giovane romeno: dapprima è stato raggiunto da uno dei due assalitori che lo colpiva violentemente con una mazza da baseball; poi, riuscito a scappare, veniva travolto da un’autovettura condotta da un secondo malintenzionato che lasciava l’investito al suolo privo di
    conoscenza.

    Gli indagati tradotti in carcere

    L’efferata azione patita dal giovane ha trovato la pronta risposta nelle indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, che con l’esecuzione dell’odierno provvedimento cautelare ha permesso di tradurre gli odierni indagati presso il carcere di Trapani.

    È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.




  • Santa Ninfa
    Rissa a Santa Ninfa, denunciate tre persone
    L'attività arriva al termine di indagini effettuate dai carabinieri di Partanna
    Redazione23 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Rissa a Santa Ninfa, denunciate tre persone Cronaca

    Santa Ninfa – Tre persone sono state denunciate dai Carabinieri della Stazione di Partanna, si tratta di due mazaresi di 40 e 20 anni e un 26enne di nazionalità straniera, per i reati di rissa, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

    I fatti, risalgono allo scorso mese di novembre, e sarebbero avvenuti a Santa Ninfa nei pressi di un panificio. Il 40enne mazarese aveva denunciato di essere stato vittima di una aggressione con arma da taglio da parte di due giovani che gli avevano procurato una ferita al capo (giudicata guaribile con prognosi di giorni 15 giorni dal personale sanitario).

    L’indagine dei Carabinieri, grazie anche alla visione di immagini di videosorveglianza della zona e alle testimonianze raccolte, ha consentito di ricostruire la vicenda e individuare i partecipanti alla rissa nella quale è risultato coinvolto la persona che aveva denunciato di essere stato aggredito e gli altri due giovani. La rissa era scaturita, per futili motivi, all’esterno dell’attività commerciale.

    È obbligo rilevare – si legge nella nota degli investigatori – che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.




  • Marsala
    Aveva mezzo chilo di marijuana, fermato dalla polizia di Marsala
    Intanto si indaga sulla brutale aggressione ai danni di un 19enne di Marsala
    Laura Spanò21 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Marsala – Nel corso di un servizio di controllo nella città di Marsala, predisposto in sede di riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, stamane agenti del commissariato di Via Verdi hanno tratto in arresto un uomo.

    I poliziotti, che da tempo monitoravano l’indagato, stamane nel corso di una perquisizione nella sua abitazione hanno rinvenuto e sequestrato quasi mezzo chilo di marijuana. L’uomo è stato così portato al commissariato di via Verdi per le procedure di rito.

     

     




  • Marsala
    Sicurezza a Marsala, interviene anche il Psi cittadino
    Intanto ancora una rissa in Piazza Caprera
    Redazione16 Gennaio 2025 - Politica
  • Politica

    Marsala – Ancora episodi di violenza a Marsala. L’ultimo ha visto coinvolti 4 uomini che se le sono date di santa ragione in Piazza Caprera. Ancora prima il gravissimo episodio che aveva visto protagonista suo malgrado Ettore di 19 anni, aggredito brutalmente con un machete alla testa. Tutto questo nonostante il dispiegamento di forze dell’ordine in città disposto in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Daniela Lupo.

    Intervento del Psi di Marsala sulla sicurezza

    Sul problema sicurezza interviene con una nota il Psi di Marsala nella quale viene evidenziata “la mancanza di sicurezza in città e la connessa, crescente preoccupazione dei cittadini che da almeno due anni rischiano quotidianamente la propria incolumità”.

    La nota porta la firma del segretario comunale del Psi, l’avvocato Antonio Cosentino

    “Dall’incontro sulla sicurezza tenutosi al Complesso Monumentale San Pietro nel lontano luglio 2023, in occasione del quale cittadini e commercianti marsalesi hanno “gridato” aiuto e chiesto di essere tutelati al cospetto, fra gli altri, del Sindaco Grillo, non solo non è cambiato niente, ma la situazione è visibilmente precipita” – scrive Cosentino, che poi prosegue. “Il Partito Socialista di Marsala con pec dello scorso 25 settembre 2024 ha richiesto, con una sua delegazione, un incontro ufficiale al Sindaco di Marsala sul tema della “sicurezza in città”, senza però, al riguardo, ricevere alcuna risposta. Vorrà dire che si richiederà, a breve, un incontro direttamente con la Prefetta. Intanto è legittimo chiedersi: se Sindaco e Amministrazione si pongono sempre sulla difensiva senza recitare mai il “mea culpa”, se Sindaco e Amministrazione rifuggono sempre da ogni interlocuzione con la cittadinanza e manifestano reiteratamente la loro scarsa attitudine all’autorevolezza, appare chiaro che, inesorabilmente, la città di Marsala sembra diretta verso il baratro.

    Accoglienza e integrazione, ma…

    Sia consentito un inciso, nella convinzione di non ingenerare disappunto alcuno: il Partito Socialista ha nel proprio dna, convintamente, gli imprescindibili principi cardine dell’accoglienza e dell’integrazione che debbono sempre avere priorità assoluta. Tuttavia, così come i cittadini italiani che delinquono vengono, generalmente, tratti in arresto, gli stranieri che si rendono dolosamente autori di reati debbono essere rimpatriati, senza se e senza ma”.




  • Marsala
    Marsala, lo aggrediscono con un machete e lo soccorre la madre infermiera del 118
    Sarebbero due gli aggressori
    Redazione11 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Marsala – Sono in corso indagini su una brutale aggressione subita ieri sera da un ragazzo. Il fatto è avvenuto a Marsala e a darne notizia è stata la madre del giovane, di 19 anni, che da infermiera del 118, giungendo sul posto con l’ambulanza sulla quale prestava servizio, si è ritrovata dinanzi il figlio sanguinante. Il giovane pare aver subito un trauma cranico ed ha avuto bisogno di alcuni puti di sutura. Secondo una prima ricostruzione è stato aggredito alle spalle mentre era con degli amici davanti ad un pub. I due aggressori, subito fuggiti via, potrebbero averlo scambiato con un altro giovane, con il quale avrebbero avuto una lite all’interno del locale. Uno degli aggressori da sotto il giubbotto avrebbe tirato fuori una sorta di machete, usato per colpire la vittima. Il giovane colpito è caduto a terra, chi si trovava con lui ha subito chiamato i soccorsi. Della vicenda si sta occupando la Polizia.

     «Quanto accaduto ieri sera nel cuore del nostro centro storico è inaccettabile – ha scritto a sua volta Massimo Grillo, sindaco di Marsala – Un ragazzo è stato aggredito brutalmente mentre era con gli amici ed è stato soccorso dalla madre, un’infermiera del 118: questa è una ferita per tutta la comunità. Questa mattina ho contattato la madre del giovane ferito per esprimerle tutta la mia vicinanza e solidarietà. Un tale episodio non può lasciare indifferenti e richiama tutti con forza alla responsabilità di agire. Ho anche sentito la dirigente della Polizia di Stato: sono in corso indagini serratissime per identificare i responsabili, anche grazie alle telecamere del Comune a disposizione degli inquirenti. La nostra collaborazione con le forze dell’ordine è totale per garantire che i colpevoli di questa brutale aggressione vengano individuati e puniti. Non possiamo permettere che episodi di questo tipo offuschino la bellezza e l’immagine della nostra Marsala. Non possiamo tollerare che i nostri giovani, i nostri cittadini, vivano nella paura. Invito tutti a denunciare e a non girarsi dall’altra parte: la violenza si combatte con la fermezza, il dialogo e una forte coesione sociale. Il Comune di Marsala farà la sua parte con determinazione, collaborando con tutte le istituzioni e rafforzando ulteriormente i controlli sul territorio».




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