Marsala
Restauro degli affreschi alla Madonna della Cava
A Marsala parte il cantiere della luce: ad aprile al via i lavori nel Santuario ipogeo
Redazione24 Marzo 2025 - Attualità



  • restauro affreschi Madonna Cava Attualità

    Un progetto di rinascita per il Santuario più amato di Marsala

    Marsala – C’è fermento a Marsala attorno al Santuario della Madonna della Cava, luogo simbolo di spiritualità e storia per l’intera comunità. Un primo passo concreto è stato compiuto per il restauro degli affreschi della Cappella di Sant’Agostino, situata nell’ipogeo del santuario: l’inizio dei lavori è previsto entro la prima metà di aprile. Un cantiere che è stato definito “della speranza e della luce”, e che coinvolge esperti, istituzioni e cittadini in un’azione condivisa di valorizzazione del patrimonio culturale.

    Un team interdisciplinare per la conservazione degli affreschi

    Nella mattinata odierna, un gruppo di studiosi dell’Università degli Studi di Palermo, guidato dalla professoressa Maria Luisa Saladino con le dottorande Chiara Tuccio e Federica Palumbo, ha condotto le analisi diagnostiche sugli affreschi. L’obiettivo: valutare materiali e stato di conservazione delle pareti decorate all’interno della cappella.

    Accanto a loro, le restauratrici Rosalia Teti e Alessandra Pizzo, e il funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani Tommaso Guastalla, completano un gruppo di lavoro altamente qualificato.

    Fondazioni, cittadini e artisti uniti per il Santuario

    Determinante è stato il ruolo della Fondazione Sicilia, che ha approvato un primo contributo di 10.000 euro a sostegno del progetto. La spinta iniziale è arrivata grazie all’appello lanciato dalla direttrice del Vomere, Rosa Rubino, e raccolto con entusiasmo da tutta la cittadinanza.

    Serate benefiche, eventi pubblici e la collaborazione con l’Associazione Strada del Vino Marsala Terre d’Occidente, guidata dal notaio Salvatore Lombardo, hanno reso possibile una raccolta fondi corale. Anche il deputato regionale Stefano Pellegrino ha dato il suo supporto all’iniziativa.

    Tutti insieme possiamo ridare luce e vita agli affreschi del Santuario”, ha ribadito Rubino, evidenziando l’importanza di continuare a lavorare insieme per preservare questo bene comune di inestimabile valore.

    La Madonna della Cava, patrona dal cuore antico

    Il Santuario della Madonna della Cava è molto più di un edificio sacro: è cuore pulsante della fede marsalese. Secondo la tradizione, nel 1518, dopo un sogno rivelatore, fu ritrovata la piccola statua di Maria in un pozzo sotterraneo, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa.

    Il 6 maggio 1788, la Madonna della Cava fu proclamata patrona della città, con la celebrazione ufficiale che cade il 19 gennaio. La sua figura, rappresentata nella statua e negli affreschi cinquecenteschi, è da sempre punto di riferimento spirituale per generazioni di fedeli.

    Un futuro di luce e bellezza

    Padre Giuseppe Inglese, rettore del Santuario, ha espresso profonda gratitudine per la collaborazione nata tra università, istituzioni e comunità locale. “Questo è un cantiere di bellezza che ci guiderà fuori dall’oscurità”, ha detto, concludendo con un messaggio di speranza: “La nostra Patrona vegli su tutta la comunità marsalese”.

    Se sei legato a Marsala o semplicemente apprezzi l’arte e la storia, sostieni il restauro del Santuario. Segui gli aggiornamenti su TrapaniOggi.it, condividi l’articolo, commenta la tua esperienza con la Madonna della Cava e partecipa alle iniziative future. La bellezza è un patrimonio da custodire insieme.




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  • Ipogeo romano a Marsala Turismo

    Marsala – Cosa si cela sotto le strade di Marsala? Recenti scoperte archeologiche hanno riportato alla luce due tombe romane straordinarie: l’ipogeo romano in via D’Azeglio, scoperto nel 2021, e l’ipogeo dipinto di Crispia Salvia, visitabile vicino al Parco Archeologico di Capo Boeo. Due luoghi che raccontano storie di spiritualità antica, arte sepolta e memoria eterna.

    Il nuovo ipogeo di via D’Azeglio

    Una scoperta recente e ufficiale

    Nel settembre 2021, durante dei lavori nel centro storico, è stato scoperto un ipogeo romano sotterraneo con tre ambienti voltati a croce e affreschi di epoca tardo-antica.

    La tomba risale al III-IV secolo d.C. e potrebbe avere avuto una funzione religiosa. Attualmente non è ancora aperta al pubblico, ma è oggetto di studio e tutela da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani.

    L’Ipogeo di Crispia Salvia

    Un omaggio a una donna romana

    Situato all’esterno dell’Area archeologica di Capo Boeo, questo ipogeo fu dedicato a Crispia Salvia, morta a 45 anni e commemorata in una commovente iscrizione dal marito Iulius Demetrius.

    Arte funeraria e visione dell’aldilà

    Attraverso un dromos a gradini, si accede a una camera con sei tombe, due delle quali ad arcosolio. Il pavimento in malta ospita un piccolo altare per offerte rituali (refrigerium). Le pareti, magnificamente dipinte, mostrano banchetti funebri, danzatori, musiciste e pavoni tra ghirlande, richiamando i Campi Elisi, simbolo di pace eterna.

    Due tesori, un’identità culturale

    L’ipogeo romano a Marsala, con il fascino del mistero e la bellezza della memoria, racconta un passato che vive sotto i nostri piedi. Due siti, uno ancora da esplorare e l’altro già visitabile, che rendono Marsala un luogo dove la storia si tocca con mano.

    Conoscevi questi luoghi straordinari? Hai già visitato l’ipogeo di Crispia Salvia? Scrivilo nei commenti, condividi l’articolo e resta con noi su TrapaniOggi.it per viaggi nella cultura siciliana.




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