Valderice – La Direzione strategica aziendale dell’ASP Trapani segue con particolare attenzione le problematiche relative ai servizi di assistenza ai soggetti autistici prestati in convenzione da Villa Betania (fondazione Auxilium) di Valderice. Il Tavolo tecnico attivato nei mesi scorsi ha già risolto i problemi tecnici verificatisi a livello locale, e dopo i contatti subito avviati con l’assessorato regionale alla Salute, l’Azienda attende riscontro dalla Regione circa l’aumento dell’aggregato (tetto di spesa per riabilitazione). Per quanto riguarda l’autismo, l’Asp attende riscontro in ordine al convenzionamento con Auxilium e Aequitas sulla base della già concessa autorizzazione. Se poi sarà necessario per stabilire nuove disposizioni nelle future convenzioni o accordi, l’ASP naturalmente riconvocherà tutti gli attori.
La nota dell’Asp, arriva a margine dell’intervento di questi giorni del deputato regionale del M5S, Cristina Ciminnisi.
“Villa Betania. Se il rischio dovesse diventare un fatto concreto rappresenterebbe un gravissimo atto di abbandono verso le famiglie e una violazione del diritto alla salute». Ciminnisi, era tornata a denunciare l’emergenza nel centro specializzato trapanese, tra i pochi accreditati in Sicilia, dopo aver raccolto, per l’ennesima volta, le allarmanti segnalazioni di genitori e caregiver.
«Già nel recente passato – ricordava Ciminnisi – avevamo segnalato il rischio di interruzione del servizio per gli adulti, ma la risposta dell’assessorato regionale alla salute e dell’ASP di Trapani è stata solo temporanea. Ed oggi si prospettano di nuovo le dimissioni forzate per pazienti seguiti da anni, senza che vi siano alternative assistenziali. È inaccettabile, come inammissibile che siano state tagliate prestazioni giornaliere ambulatoriali con ulteriore allungamento delle liste di attesa».
Già l’8 febbraio scorso la parlamentare aveva sollecitato un’audizione urgente in Commissione Salute, chiedendo chiarimenti all’assessore Daniela Faraoni e all’ex DG dell’ASP Trapani Ferdinando Croce, ma le rassicurazioni fornite si sono tradotte in una generica proroga fino al 30 aprile.