Marsala – La procura di Marsala ha fatto notificare l’avviso di conclusione indagine per Francesco Incandela, l’uomo accusato di avere accoltellato, ferendoli i fratelli Baldassare e Giuseppe Biondo, indagati per rissa. Dunque sono tre le persone indagate. L’inchiesta è coordinata dal Pm Roberto Piscitello.
Lo scorso 26 febbraio una donna di Marsala, cugina dei due ferti, si era rifugiata nella loro abitazione dopo l’ennesima lite con il compagno Francesco Incandela (poi arrestato tre giorni dopo) con il quale voleva troncare ancora una volta la relazione. Incandela allora si recò a casa dei cugini dell’ex compagna che al suo arrivo si sarebbe rifiutata di incontrarlo. Furioso Incandela sarebbe andato su tutte le furie prendendosela contro i fratelli Biondo, che nel frattempo erano arivati in strada pensando di calmarlo. Incandela a quel punto ha impugnato il coltello che aveva portato con se sferrando diversi fendenti all’indirizzo di Baldassare Biondo raggiunto al torace e all’addome. E poi ferendo in maniera più lieve Giuseppe Biondo.
Incandela è indagato per tentato omicidio ai danni di Baldassare Biondo e di lesioni personali in danno di Giuseppe Biondo, porto abusivo di arma da taglio e violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento all’ex compagna.
A difendere Incandela è l’avvocato Pasquale Massimiliano Tranchida, mentre legali dei fratelli Biondo, che al tempo stesso sono “parte offesa” e indagati, sono gli avvocati Vito Daniele Cimiotta e Arianna Rallo.
Trapani – Omicidio di Giovanni Anguzza, l’uomo di 65 anni accoltellato da una donna a San Valentino in un B&B a Trapani. Ieri è iniziato l’incidente probatorio. A formulare istanza di incidente probatorio che è stata poi accolta dal Gip, è stato il legale della donna indagata ma libera, l’avvocato Vincenzo Esposito.
Il quesito è stato integrato anche con le richieste del pubblico ministero e del legale della famiglia della vittima, l’avvocato Sebastiano Daniele Gabriele. Tutto questo per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi che si sono succeduti lo scorso 14 febbraio: dall’accoltellamento dell’uomo nel B&B, al ritrovamento in strada poi attorno alle 5 dello stesso Anguzza ferito, al suo successivo trasferimento in ospedale in ambulanza, all’intervento chirurgico eseguito al Sant’Antonio Abate, dovuto all’aggravamento delle sue condizioni, fino al suo decesso. Circostanze che ancora non sono del tutto chiare.
Ieri si è tenuta l’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti di parte della procura: il Professore Antonia Argo medico legale e Carra esperto nell’esame di materiale biologico dell’Istituto medicina legale del policlinico “Giaccone” di Palermo per l’esecuzione dell’esame autoptico sulla salma di Giovanni Aguzza, prevista per martedì prossimo presso l’Ospedale di Trapani. Il legale della donna ha nominato come consulente tecnico di parte, il Professore Paolo Procaccianti, mentre il legale della famiglia della vittima, il dottore Giovanni Scalzo. L’esame autoptico dovrà stabilire le cause del decesso di Giovanni Anguzza, cioè fino a che punto le ferite inferte dalla donna, sono state letali e se Anguzza poteva essere salvato. Pare infatti che l’uomo prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico sia rimasto sul lettino per almeno due ore. Ma anche questo dovrà essere accertato dagli investigatori.
Entro 60 giorni dovranno essere consegnati gli esiti e sentiti i periti. Il legale della donna ha lanciato una campagna di raccolta fondi per le spese del consulente a causa delle condizioni disagiate della stessa indagata. Ad oggi ha risposto una sola associazione “Nuova Sorgente Onlus” tra le più attive sul territorio a fornire aiuto ai bisognosi.
L’accoltellamento dell’uomo scosse profondamente la quiete di Trapani il giorno di San Valentino. Ad infliggere i colpi mortali all’indirizzo di Anguzza fu una donna di Macerata, con la quale la vittima aveva trascorso la notte nella struttura ricettiva. Ancora non chiara la causa, un litigio ma non si sa ancora bene per cosa, poi degenerato nell’accoltellamento. In un primo momento Anguzza aveva raccontato di essere stato aggredito per strada da un magrebino. Ma la sua versione era crollata: le telecamere di sorveglianza acquiste dalla polizia avevano immortalato il momento in cui l’uomo usciva barcollante dal B&B per poi accasciarsi al suolo.
Marsala – Tentato omicidio ieri sera a Marsala. Un uomo, sottoposto a divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex compagna, ha accoltellato due cugini della donna dopo un acceso litigio.
L’aggressore si è dato alla fuga ma dopo alcune ore è stato fermato dalle forze dell’ordine, dovrà rispondere delle gravi accuse di tentato omicidio e violazione delle misure restrittive..
A novembre scorso la donna aveva denunciato l’uomo per ripetuti episodi di violenza. Dopo la denuncia, era stata collocata in una struttura protetta, da dove però aveva scelto di allontanarsi, chiedendo all’ex di andarla a prendere.
La donna ha subito altre aggressioni nelle settimane successive, che l’hanno portata a sporgere una nuova denuncia e così l’uomo è stato sottoposto al divieto di avvicinamento e all’applicazione del braccialetto elettronico.
Nonostante le misure restrittive a cui era sottposto, l’uomo si era riavvicinato alla vittima e ieri sera è arrivata l’ennesima lite tra i due poi degenerata. La donna, impaurita, ha cercato rifugio presso l’abitazione dei suoi cugini, ma l’uomo l’ha raggiunta, dando il via a una violenta discussione.
Quando i due parenti della donna sono intervenuti per difenderla, l’aggressore ha estratto un coltello e ha colpito entrambi. I due feriti sono stati trasportati in ospedale. Le condizioni di uno dei due si sono aggravate, rendendo necessario un intervento chirurgico d’urgenza.
Dopo l’accoltellamento, l’uomo si è dato alla fuga ma è stato fermato dalla polizia.
Trapani – Un accoltellamento dai contorni ancora da chiarire quello avvenuto stamane nella zona di via Catito a Trapani, nei pressi del Palazzo di Giustizia. La vittima è un uomo di 65 anni, Giovanni Anguzza. A colpirlo con alcuni fendenti la nuora, che sostiene di essersi solo difesa. Il suocero pare volesse violentarla. Ma è ancora una vicenda sulla quale sta indagando la polizia.
Secondo le prime indiscrezioni, l’aggressione sarebbe avvenuta in un B&B al culmine di una discussione per futili motivi, degenerata poi nell’accoltellamento. L’uomo è stato trasferito al pronto soccorso, dov’è stato sottoposto ad un deicato intervento chirurgico.
Anguzza avrebbe raccontato alla polizia e ai medici dell’ospedale di essere stato aggredito per strada da un magrebino. Ma la sua versione è crollata dopo la visione delle immagini di sorveglianza della zona da parte degli investigatori. Immagini che hanno ripreso il momento in cui l’uomo esce dal B&B e poi finisce al suolo.
Al pronto soccorso è finita anche la donna.
Castelvetrano – I Carabinieri della Compagnia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per il reato di tentato omicidio, uno straniero di 25 anni ospite di un centro di accoglienza della zona. Il 25enne, di nazionalità magrebina, sarebbe il presunto autore dell’accoltellamento consumato, nei pressi di un esercizio commerciale della città nel pomeriggio di ieri, ai danni di un connazionale minorenne, anch’egli ospite di una struttura di accoglienza di Castelvetrano.
La lite tra i due sarebbe nata per futili motivi e ben presto degenerata fino a giungere ad una colluttazione, a quel punto il 25enne ha inferto 4 coltellate al minore dandosi alla fuga.
Le immediate indagini dei Carabinieri di Castelvetrano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno consentito la tempestiva identificazione e fermo del presunto responsabile, rifugiatosi, presso una stanza del centro di accoglienza di cui era ospite, dove sarebbero stati sequestrati anche gli abiti insanguinati indossati durante l’atto criminoso.
Al termine delle operazioni di rito l’uomo è stato tradotto presso il carcere di Trapani, mentre la vittima è ancora ricoverata in pericolo di vita.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di reato, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.
Castelvetrano – È ricoverato in gravi condizioni al Civico di Palermo il 17enne tunisino accoltellato al culmine di una rissa che ha coinvolto suoi connazionali a Castelvetrano. L’aggressione ieri pomeriggio, nei pressi del parcheggio di un supermercato di via Caduti di Nassirya. Da una prima ricostruzione il minore minore è stato raggiunto da alcuni fendenti uno dei quali gli ha perforato un polmone. Scattato l’allarme, il ragazzo è stato trasportato, in ambulanza, al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Visto la gravità delle ferite i medici hanno disposto il trasferimento al Civico di Palermo dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Adesso è ricoverato con riserva sulla vita.
Da una prima ricostruzione, due gruppi di tunisini si sarebbero affrontati per motivi ancora da accertare. Dalle parole si è passati agli insulti poi ai calci e ai pugni. Infine uno dei protagonisti avrebbe estratto un coltello, colpendo più volte il 17enne.
Sulla vicenda ci sono indagini in corso da parte dei carabinieri che attraverso anche le immagini della videosorveglianza e a testimoni stanno cercando di risalire all’accoltellatore e agli altri tunisini coinvolti nella rissa.