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Cronaca

Studenti in corteo per il clima

22 Ottobre 2021 11:54, di Francesco Graziano
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Bruciate foto di Draghi e Cingolani

Studenti i corteo stamane a Palermo.

Una manifestazione che aveva come tema lo sciopero globale per il clima in vista dell'appuntamento del 29 ottobre  della Cop26,  Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

I giovani, in tutto il mondo, sono scesii in piazza per fare sentire la loro voce e ribadire ai rispettivi governi la improcrastinabilità di varare politiche di riduzione drastica delle fonti fossili e quindi delle emissioni di Co2.

A Palermo si sono ritrovati In centinaia a piazza Verdi,  davanti al Teatro Massimo.

Da qui ha preso il via il Corteo che ha percorso la via Maqueda, con in testa un loquente striscione su cui campeggiava la scritta " “Il governo italiano di green ha solo il pass. Combattiamo il capitalismo,conquistiamo l' indipendenza”.


Striscioni anche contro le fore dell' ordne mentre una foto del Presidente del Consiglio dei inistri Mario Draghi  e del Ministro alla transizione Roberto Cingolani venivano dati alle fiamme.

Intanto ieri un gruppo di attivisti per il clima del “collettivo Studenti Palermitani” ha effettuato un raidi nel punto vedita H&H di via Ruggero Settimo deturpando la vetrina co la scritta “ Fast fashion kills”.

Una denuncia contro l’industria tessile in vista dello sciopero globale per il clima di oggi, 22 ottobre.

Per i manifestanti Hm rappresenta uno dei simboli dell’industria della moda “ fast”, la moda dei capi a 5.99 euro e del “made in Bangladesh”, basata sulla produzione di abiti di bassa qualità a prezzi molto bassi , che prevede il lancio di nuove collezioni continuamente e in tempi brevissimi.
Un metodo di produzione posto sotto attacco perché basato sullo sfruttamento di milioni di lavoratori che lavorano in condizioni di sfruttamento , precarietà, con salari molto bassi o peggio come tirocinanti non pagati.

L’industria della moda viene considerata come una delle più inquinanti al mondo: “ Si prevede che le emissioni di Co2 prodotte dall’industria della moda aumenteranno del 60% nei prossimi 12 anni” si legge in una nota diffusa dal collettivo studenti palermitani.Continua la nota: “ il 20% dell’inquinamento delle risorse idriche mondiali dipende dall’industria della moda. La pericolosità di questi scarichi ha effetti negativi sull’uomo , sugli animali e sull’ambiente circostante. La moda è direttamente collegata allo sfruttamento della terra e al processo di perdita della biodiversità attraverso lo sfruttamento del suolo”.

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