AttualitàTrapani – Una crisi quella idrica che non accenna a diminuire in provincia di Trapani, tanto che l’Assemblea Territoriale Idrica a lanciato un appello urgente alla Regione Siciliana.
Con una mozione approvata all’unanimità il 18 settembre, il Consiglio direttivo dell’ATI di Trapani ha chiesto la sospensione dei prelievi a scopo irriguo dall’invaso “Garcia”, risorsa considerata strategica per l’approvvigionamento di numerosi comuni del territorio.
Il livello della diga, inserita nel sistema “Montescuro Ovest”, ha infatti raggiunto soglie critiche a causa della drastica riduzione delle precipitazioni e del conseguente abbassamento delle riserve. La prosecuzione dei prelievi per l’agricoltura, pur fondamentale per il comparto, rischia – si legge nella nota – di compromettere in maniera irreversibile la disponibilità di acqua potabile con gravi conseguenze di natura igienico-sanitaria e di ordine pubblico.
Dall’Ati ricordano che la normativa vigente: “stabilisce come inderogabile la priorità dell’uso umano delle risorse idriche”. In attesa di un possibile reintegro delle scorte con le piogge invernali, la soluzione strutturale all’emergenza – scrive l’Ati – “è legata alla piena operatività del nuovo dissalatore di Trapani, che sarà attivo solo a fine novembre con una capacità di 96 litri al secondo, comunque insufficiente ad allentare in maniera decisiva la pressione sul Garcia”.
Al presidente Renato Schifani, e agli assessori competenti, l’Ati chiede di dare mandato alla cabina di regia per l’emergenza idrica, di sospendere i prelievi irrigui e viene anche sollecitato il potenziamento del dissalatore di Trapani con l’aggiunta di altri due moduli da 96 litri al secondo ciascuno, per raggiungere una portata complessiva di circa 300 litri al secondo.
