Sit-in di protesta dei lavoratori Despar
Garanzie sul futuro dell'azienda e dei posti di lavoro, questo quanto richiesto, con un sit-in di protesta, stamane, davanti alla sede della Prefettur...
Garanzie sul futuro dell'azienda e dei posti di lavoro, questo quanto richiesto, con un sit-in di protesta, stamane, davanti alla sede della Prefettura, dai lavoratori del Gruppo 6Gdo-Despar sostenuti dalla Filcams Cgil, dalla Fisascat Cisl e dalla UilTucs Uil. Sindacati e lavoratori chiedono il sostegno delle istituzioni in merito alle trattative, avviate dall'Agenzia dei beni confiscati alla mafia con alcune aziende per l'acquisizione in affitto del gruppo. Il gruppo 6Gdo, infatti, si trova attualmente in amministrazione giudiziaria dopo essere stato sottratto all'imprenditore Giuseppe Grigoli condannato per mafia. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il vice Prefetto Umberto Massocco a cui è stato, anzitutto, sollecitato, l'intervento del Prefetto sia a supporto delle trattative commerciali riguardanti il gruppo 6Gdo, sia dell'iter per l'approvazione della cassa integrazione relativa al periodo giugno-dicembre 2013. I sindacati hanno anche chiesto che il presidente del Consiglio di amministrazione dell'azienda dia attuazione all'accordo che prevede un anticipo delle somme dovute ai lavoratori in attesa dell'approvazione della cassa integrazione. I segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno, inoltre, chiesto di poter incontrare, insieme a una delegazione di lavoratori, la Commissione nazionale antimafia che la prossima settimana, sarà a Palermo affinché venga coinvolta nella vertenza. “Confidiamo - ha detto il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona, insieme al segretario della Camera del Lavoro di Castelvetrano Gaspare Giaramita - nell'intervento della Prefettura in questa delicatissima vertenza in cui è in ballo il futuro occupazionale di 197 dipendenti e di tutti i lavoratori dell'indotto. Auspichiamo - concludono - che i lavoratori possano presto percepire le somme dovute, che si approvi quanto prima la cassa integrazione ma che, soprattutto, si concluda la trattativa per l'affitto dell'intero pacchetto aziendale”. “Abbiamo fatto presente al rappresentante della Prefettura di Trapani – ha riferito il segretario generale della Uiltucs di Trapani, Mario D’Angelo – che la questione è di massima importanza e che sarebbe un bene che per rendere più efficiente la gestione delle aziende confiscate alla mafia, venissero messi accanto ai commissari degli esperti al fine di fare tutto il possibile per non perdere posti di lavoro, in un territorio già pesantemente colpito dalla crisi economica”. Intanto i lavoratori, che mantengono lo stato di agitazione, attendono il 20% dello stipendio di novembre, le retribuzioni dei mesi di dicembre e di gennaio e la 13esima e 14esima mensilità del 2013. Al sit-in era presente anche il vice sindaco di Castelvetrano, Marco Campagna, che ha commentato: "L’amministrazione civica è vicina ai lavoratori. Abbiamo voluto manifestare con la nostra presenza tale solidarietà al sit in di oggi per ribadire il nostro impegno a difesa dei posti di lavoro e della dignità dei nostri concittadini"
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