Trapani
“SI vota cinque volte Si”
Trapani, avviata la campagna a favore dei cinque referendum per un lavoro più tutelato, dignitoso, stabile e sicuro
Redazione13 Aprile 2025 - Attualità



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    Trapani – Si è aperta con un minuto di silenzio dedicato a Pietro Zito, l’operaio morto sul lavoro a Trapani schiacciato da una porta blindata, la manifestazione a Trapani dedicata ai prossimi cinque referendum per i quali saremo chiamati a votare. Un dovere andare alle urne per il referendum del prossimo 8 e 9 giugno. Un dovere esprimere cinque si rispetto ai quesiti che ci verranno posti, che riguarderanno, lo ricordiamo, lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. In una parola la difesa dei più sani e importanti principi sanciti dalla nostra Costituzione.

    La cronaca dell’evento di Trapani

    Ieri sera a Trapani, presso la Casina delle Palme, si è tenuta una delle dieci manifestazioni organizzate in Sicilia per l’apertura della campagna referendaria. L’impegno è doppio per vincere. Spingere gli elettori ad andare al voto, il referendum per essere valido deve raggiungere il quorum della maggioranza degli aventi diritto, e che vincano i Si. A spingere questa campagna referendaria è la Cgil , a Trapani del comitato referendario fanno parte partiti politici, con il Pd, il Psi, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Sinistra Futura e associazioni come l’Anpi, Arcigay, il Comitato per la difesa della Costituzione Italiana, Libera e Articolo 21. Andare a votare intanto, un dovere. Lo ha ricordato Angela Biondi della segreteria regionale Cgil.

    Lo slogan “il voto è la nostra rivolta”

    Nel nostro paese oggi la generazione maggioritaria è quella che non ha mai conosciuto i divieti ad esprimere una idea, una proposta, i divieti ad andare alle urne. Per ottenere questi diritti tanta gente ha combattuto e perduto la vita, opponendosi alla dittatura fascista. Andare alle urne significa difendere questa conquista, rendere onore a chi ha permesso questa vittoria e impegnarsi a passare il testimone. Il rischio è quello che la storia si ripeta, e torni indietro come una ruota. Ed allora lo slogan di questa campagna “il voto è la nostra rivolta”.

    I cinque referendum

    E poi ci sono da votare i referendum con i cinque Si. Anche qui si tratta di difendere i principi fondamentali della Costituzione Italiana: stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele alle lavoratrici e ai lavoratori delle piccole imprese, stop al lavoro precario, più sicurezza sul lavoro, più integrazione con la cittadinanza italiana. Tutti temi affrontati ieri sera alla Casina delle Palme.

    La lettera di Tiziana Ciotta

    In particolare toccante è stata la lettura fatta da Tiziana Ciotta della lettera della moglie di un operaio morto di lavoro, era un operaio dell’Ilva, la famosa acciaieria pugliese, e poi la lettura a più voci della storia di un bracciante indiano rimasto ferito nei campi dove lavorava e abbandonato a morire davanti ad un ospedale di Roma. Una forte autocritica è stata espressa dal deputato Pd Dario Safina, “aver sostenuto e introdotto il jobs act è stato un grave errore”, mentre il segretario Psi Salvatore Galluffo ha parlato di diritto a riconoscere la cittadinanza perché in caso contrario al nostro Paese sarà proibito crescere. La campagna per i cinque referendum a Trapani è cominciata in questo modo, Con una buona presenza di persone in piazza, giovani e adulti, e poi il tutto accompagnato dalla musica degli “Evidenz”. Le iniziative non si fermano qui, continueranno in tutta la provincia. A guidare il comitato referendario è l’ex segretario Cgil Saverio Piccione.




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