Trapani
Si dimette da presidente del consiglio comunale Annalisa Bianco, ma ha aspettato un mese
Ieri è arrivata la lettera al segretario, presidenza del consiglio e sindaco di Trapani
Rino Giacalone21 Gennaio 2025 - Politica
  • Annalisa BiancoPolitica

    Trapani – Sarebbe dovuto essere un passaggio naturale: dopo la condanna per corruzione subito le dimissioni. Ma così non è stato. Il presidente del consiglio comunale AnnaLisa Bianco per dimettersi dall’incarico ha aspettato un mese. Trentuno giorni esatti dopo la condanna a due anni e otto mesi nell’ambito delle indagini della Guardia di Finanza all’interno dell’Asp di Trapani. Solo ieri infatti segretario, presidenza del consiglio comunale e sindaco di Trapani hanno ricevuto la pec con le dimissioni dall’incarico.

    Una nota fredda, e a ben leggere quasi irriguardosa per il giudice che l’ha condannata: “In attesa che venga ristabilita la verità nelle giuste sedi – ha scritto Annalisa Bianco nella comunicazione delle dimissioni – e per senso di correttezza, responsabilità e profondo senso delle istituzioni, rassegno le mie dimissioni da presidente del consiglio comunale di Trapani”.

    Quasi che non sia stata la giusta sede quella della pronuncia di primo grado, al lettore è questo che si vuol far comprendere? E la stra-ripetuta fiducia nella magistratura che fine ha fatto? E’ vero ci sono altri due gradi di giudizio da affrontare prima di arrivare ad una sentenza definitiva, ma parlare di verità da accertare nelle giuste sedi potrebbe indurre in chi legge il dubbio che la condanna non è stata pronunciata in una giusta sede.

    Ma siccome le cose a noi piace scriverle per intero, abbiamo fondata ragione di poter raccontare quello che è accaduto in questo mese. Le dimissioni sono arrivate adesso perché la maggioranza che ha espresso la Bianco presidente, ha voluto trovare la quadra sul successore. E se la poltrona è rimasta “assegnata” al gruppo “Trapani Tua” che ha espresso la Bianco e con lei il numero più nutrito di eletti al Consiglio comunale – si tratta della lista civica accreditata vicina all’ex Udc e ora Leghista, assessore regionale, Mimmo Turano – c’è stato da individuare il candidato alla successione.

    E’ stata subito indicata dal gruppo la consigliera Giusy Poma , anche per via dell’ampio consenso elettorale raccolto nelle ultime elezioni, ma chissà perché la maggioranza consiliare ha optato per l’attuale assessore alle Finanze Alberto Mazzeo. Tra un tira e molla pare che Mazzeo ha prevalso e quindi la Bianco ha potuto ufficializzare le dimissioni. La consigliera Poma a questo punto potrebbe entrare in Giunta sostituendo Mazzeo che dovrà dimettersi, e per la verità quello della consigliera Poma è uno dei nomi che sarebbe nell’agenda del rimpasto di Giunta del quale da tempo si parla a Palazzo Cavarretta, a prescindere dal caso Bianco. E nella girandola di nomine che si andrà a determinare, il posto di Mazzeo quale capogruppo consiliare di Trapani Tua potrebbe essere preso da Toto Braschi che per i prossimi 18 mesi siederà in aula quale supplente della sospesa Annalisa Bianco che ha deciso di non dimettersi dal seggio consiliare, dal quale quindi resta solo sospesa. Insomma per un mese e passa, etica e questione morale che meritavano risposte immediate alla comunità hanno abdicato a strategie e interessi del sottobosco politico istituzionale.

    Ma c’è altro che non vogliamo tacere. Secondo noi quanto ha scritto la presidente Bianco nella sua nota non ci pare essere “farina del suo sacco”, ci sembra essere frutto della mano di qualche burocrate. E lì ci fermiamo nello scrivere: mai abbiamo fatto parte del conclave andreottiano, ma siamo quasi convinti che si possa dire, nel caso specifico, che si può pensar male ma è facile azzeccare.




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