Si apre la Mostra “Pacem in maris”

Marzo 241 c.C. Nello specchio di mare davanti le isole Egadi si scrive una delle pagine di storia più importanti dell’epoca romana: la battaglia tra i...

Marzo 241 c.C. Nello specchio di mare davanti le isole Egadi si scrive una delle pagine di storia più importanti dell’epoca romana: la battaglia tra i cartaginesi ed i romani, questi ultimi sino ad allora mai fortissimi in mare. La battaglia delle Egadi rappresenta una tappa miliare della affermazione di Roma che divenne padrona dell’intero occidente. A distanza di tanti anni, l’associazione ArcheoAegates e l’associazione C.S.R.T. “Marettimo”, in collaborazione con il Comune di Favignana - Isole Egadi, la Soprintendenza del Mare, la Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani, l’Area Marina Protetta e l’Istituto Comprensivo delle Egadi “Antonino Rallo”, hanno organizzato l’esposizione “Pacem in maris: strumenti di guerra, percorsi di pace”. Si tratta di una mostra temporanea – con due due rostri, un elmo e due anfore – che sarà ospitata dal 10 al 31 marzo 2014 dalla biblioteca dell'Oratorio parrocchiale di Marettimo. Filo conduttore della mostra è la battaglia prima citata e che può essere ricordata dopo il rinvenimento di undici rostri (strutture rinforzate di bronzo, fissati alle prue delle antiche navi da guerra, utili a speronare le navi nemiche. Erano tra i più temuti strumenti di guerra dell'epoca perché l’impatto era devastante e il naufragio quasi certo). A distanza di 2.255 anni da quello storico evento, due di quei rostri – uno di fattura romana e l’altro punica – riattraverseranno quelle acque per giungere a Marettimo ed essere esposti, assieme ad un elmo romano, ad un’anfora greco italica e una punica romana, in occasione della I° Conferenza “Pacem in Maris” che coinvolgerà tutte le Isole Egadi il 10 marzo 2014. Le comunità locali hanno vissuto il mare come naturale luogo di lavoro e pace, via privilegiata per la diffusione culturale e ispiratore di saggezza. Il riconoscimento degli organizzatori andrà a donne e uomini impegnati a diffondere il valore della conoscenza e a testimoniare la volontà di rendere il Mediterraneo un mare di pace, di incontro, crescita culturale e civile di tutte le genti.

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