Settimana dell'Educazione, il vescovo: "No al consumismo degli ideali e dello spirito"
Abbandonare le nicchie, tornare ad un progetto di formazione integrale della persona, fare rete e sperimentare la reciprocità come la più potente forz...
Abbandonare le nicchie, tornare ad un progetto di formazione integrale della persona, fare rete e sperimentare la reciprocità come la più potente forza d'inclusione, vincere la tentazione di un “consumismo degli ideali e dello spirito” che svilisce il senso della comunità e del vivere insieme, educare alla felicità . Queste alcune delle proposte emerse, ieri pomeriggio, dagli interventi dei presenti nel corso dell’incontro di apertura della Settimana dell’Educazione tenutosi a Palazzo vescovile con la partecipazione, oltre che di monsignor Pietro Fragnelli, di dirigenti scolastici, docenti e rappresentanti di istituzioni culturali che lavorano nel campo della formazione. Ad aprire il dibattito è stato l’intervento del vescovo che si è soffermato sui “buchi neri dell’educazione di oggi”: processi educativi che sembrano “educare all’oblìo, al narcisismo e all’ignoranza con percorsi a cui le stesse agenzie educative sembrano rassegnarsi e di cui a volte anche gli adulti diventano portatori". "Per questo - ha proseguito Fragnelli - bisogna tornare a nuove forme di creatività - che non significa improvvisazione - a dare risposte che educano al tempo lungo della storia, e che, narrandola e passandola al contropelo, la muti in cifra di un futuro felice. Bisogna tornare a pensare di più - ha detto ancora il vescovo - a pensare da adulti. In questo senso - ha ribadito - la proposta culturale del cristianesimo, che non dispone di un unico modello culturale, è sempre quella di assumere per rinnovare, di “trasformare l’acqua in vino”. La fede è questa donna povera che deve ritessere in ogni tempo il suo vestito". Le iniziative della Settimana dell'Educazione proseguono anche oggi: nel pomeriggio, all’auditorium “Santa Chiara” del Seminario vescovile, con inizio ore 18.30, un percorso multimediale sul tema della misericordia dal titolo “Quando Signore ti abbiamo fatto questo”. Ai contributi filmati si alterneranno le testimonianze tra cui quella di integrazione di Daniel Asinafu, un etiope cristiano ortodosso fuggito dalle persecuzioni della sua terra, sbarcato a Lampedusa e giunto a Trapani nel 2005 dove ha messo su famiglia e trovato lavoro e quella di un detenuto che racconterà le difficili condizioni di vita in carcere. Quindi saranno il parroco padre Guglielmo Barbasso e alcuni fedeli della parrocchia “San Francesco d’Assisi”, del centro storico di Trapani, a raccontare ai ragazzi un’esperienza che vivono quotidianamente da anni: quella di cucinare e distribuire ogni sera pasti caldi per i poveri del loro territorio. Infine il vescovo Pietro Maria Fragnelli terrà una breve presentazione delle opere di misericordia spirituali. Il pomeriggio si concluderà a cura dei ragazzi dell’istituto psico-medico-pedagogico “Villa Betania” di Valderice che testimonieranno la forza inclusiva dell’amore capace di abbattere le barriere di ogni forma di disabilità . Domani, la giornata sarà dedicata alla diversità come risorsa. Al mattino, a partire dalle 10, in contemporanea ad Alcamo (sala della Comunità “Giovanni Paolo II”) e ad Erice Casa-Santa (Seminario vescovile), si terrà un cineforum per i ragazzi delle scuole medie. Sarà proiettato il film: “Rosso come il cielo” di Cristiano Bortone. La pellicola racconta una storia vera, quella di Mirco Mencacci che, da non vedente, è diventato uno dei più importanti montatori del suono del cinema italiano. Una storia di grande coraggio che dimostra in modo forte ed emozionante che si può arrivare, anche partendo da una situazioni di grande svantaggio. Per la realizzazione del film il regista ha voluto rendere protagonisti proprio alcuni bambini non vedenti che ha fatto recitare accanto ai bambini normovedenti. Il film ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Cinekid Festival di Amsterdam, uno dei più importanti festival internazionali dedicati alle produzioni cinematografiche per i ragazzi. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, nella sezione “Il piccolo principe” della Biblioteca diocesana (palazzo del Seminario), si racconteranno “storie sconfinate”: racconti e fiabe tratte da diverse esperienze culturali per sottolineare la ricchezza della diversità nelle tradizioni. La partecipazione è gratuita.
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