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Castellammare del Golfo | Cronaca

Sequestrato complesso turistico a Scopello

24 Marzo 2014 08:48, di Ornella Fulco
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Un complesso turistico di Scopello, composto da 12 mini appartamenti, parcheggi, aiuole e spazi comuni per l'intrattenimento, del valore di circa 40 m...

Un complesso turistico di Scopello, composto da 12 mini appartamenti, parcheggi, aiuole e spazi comuni per l'intrattenimento, del valore di circa 40 milioni di euro, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo. Si tratta del residence "Grotticelli", di proprietà di Antonino Palmeri, imprenditore di 65 anni, condannato nel 1998 per associazione di stampo mafioso e danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, ritenuto appartenente alla cosca di Alcamo-Castellammare. Il sequestro segue altri due provvedimenti, emessi sempre dal Tribunale di Trapani nei confronti del mafioso tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013, che riguardavano società ed attività di bar-pasticceria a Castellammare del Golfo. I beni, per un valore di 7 milioni di euro,erano intestati fittiziamente a familiari dell'imprenditore. Le indagini dalle Fiamme gialle hanno evidenziato che "mediante cessioni di rami d'azienda e diversi cambi di gestione delle attività commerciali, i figli dell'imprenditore, pur in presenza di limitate capacità reddituali autonome, avevano negli anni realizzato diversi investimenti, finalizzati anche alla costruzione del complesso turistico sequestrato". Dal precedente sequestro - che aveva, tra l'altro, riguardato anche la società che gestiva il complesso turistico - erano rimaste escluse le strutture e i fabbricati esistenti sui terreni perchè non era stata acquisita la prova certa della loro illegittima provenienza. Le nuove indagini svolte dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza hanno consentito di scoprire "una serie di irregolarità ed artifizi contabili posti in essere al solo scopo di conseguire indebitamente i fondi pubblici previsti dalla legge n. 488 del 1992, per un ammontare superiore ai 2 milioni di euro, necessari per la costruzione dell'attività ricettiva".

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