Sequestrata a Catania una "santa barbara". Le armi erano nascoste in due serbatoi d'acqua sotterrati
La scoperta della guardia di finanza, ora si indaga su chi gestiva il terreno
I finanzieri di Catania hanno sequestrato in un terreno adiacente al lido Le Capannine, sul lungomare Plaia di Catania, un arsenale nascosto in due serbatoi per l'acqua custoditi a due metri sotto terra.
Complessivamente sono stati trovati: sei fucili (semiautomatici, a pompa, doppiette a canne mozze), 24 pistole di diversi modelli, una mitragliatrice, un Kalashnikov, 3.000 cartucce di vario calibro, comprese munizioni da guerra e alcune simili a quelle in uso a forze di polizia. E' stato sequestrato anche materiale d'armamento vario, come cinturoni, fondine, caricatori di munizioni e kit per la pulizia delle armi, che avevano tutte il numero di matricola abraso.
Sul ritrovamento la Procura distrettuale di Catania ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti. Indagini sono in corso per identificare chi avesse l'uso del terreno in era nascosto l'arsenale, visto che i proprietari hanno dichiarato di non averne da anni la gestione di fatto, tanto da aver avviato dei contenziosi in sede civile.
La vicenda di Catania rimanda ad analogo ritrovamento avvenuto solo il 5 ottobre del 2018 nelle campagne di Paceco a Trapani quando gli agenti della squadra mobile di Trapani rinvenirono e sequestrarono un vero e proprio arsenale a disposizione della famiglia mafiosa di Paceco è stato trovato in un casolare di campagna diroccato.
I poliziotti di Trapani sotto il pavimento del casolare trovarono armi e munizioni perfettamente conservate ed efficienti. Si tratta di  quattro fucili kalasnikov con caricatori e munizionamento, due pistole revolver calibro 38, un fucile a pompa, un fucile calibro 12 da caccia, un fucile mitragliatore mab 38, un fucile mitragliatore mp 40 e numerose munizioni.
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