Sequestrati beni per 20 mln di euro alla "famiglia" di Matteo Messina Denaro
Blitz dei Carabinieri e della Guardia di Finanza contro il patrimonio del clan mafioso di Matteo Messina Denaro
Blitz dei Carabinieri e della Guardia di Finanza contro il patrimonio del clan mafioso di Matteo Messina Denaro: sono stati sequestrati complessi aziendali, attività agricole e commerciali, terreni, fabbricati, autoveicoli e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 20 milioni di euro. Il maxi sequestro ha interessato diversi soggetti, tutti arrestati nel dicembre 2013 in quanto coinvolti, a vario titolo, nel supporto alla latitanza di Messina Denaro e nel controllo degli interessi economici a lui riconducibili. Il provvedimento è stato disposto dalle sezioni Misure di prevenzione dei Tribunali di Palermo e di Trapani, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, e giunge al termine di indagini economico-patrimoniali svolte congiuntamente dai finanzieri del Gico di Palermo e dello Scico, e dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani che hanno permesso di ricostruire le infiltrazioni di Cosa Nostra negli affari di numerose società ed attività agricole e commerciali in diverse province della Sicilia e del Sud Italia. Il sequestro effettuato riguarda soprattutto aziende olearie ed edilizie. Tra i beni sottoposti a sequestro ci sono tre società , sette quote societarie e quattro ditte individuali, dodici autovetture, quattro veicoli industriali, una moto, tredici autocarri, tre semirimorchi, un fabbricato industriale, un immobile a destinazione commerciale, otto immobili ad uso abitativo, ventinove terreni, quattro fabbricati rurali e, ancora, polizze assicurative, titoli azionari, rapporti bancari, depositi a risparmio. Il provvedimento, nel dettaglio, colpisce Antonino Lo Sciuto, 44 anni, di Castelvetrano, per 250.611 euro - la sua ditta di è occupata dei lavori per il il completamento del Polo tecnologico di Castelvetrano e della realizzazione di un impianto eolico nella zona di Mazara - Francesco Spezia, 40 anni, di Erice, per 2.188.090 euro, Vincenzo Torino, 56 anni, di Napoli, per 1.826.337 euro, Aldo Tonino Di Stefano, 48 anni, di Campobello di Mazara, per 550.338 euro, Nicolò Polizzi, 59 anni, di Campobello di Mazara, per 3.339.698 euro, Mario Messina Denaro, 59 anni, di Castelvetrano, per 8.021.212 euro, Giovanni Filardo, 51 anni, di Castelvetrano - cugino di Matteo Messina Denaro - per 3.390.010 euro, Girolamo Cangialosi, 56 anni di Carini, per 777.191 euro.
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