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Sequestrata area demaniale, i concessionari non pagavano il canone - Trapani Oggi

Petrosino | Cronaca

Sequestrata area demaniale, i concessionari non pagavano il canone

10 Febbraio 2015 10:49, di Ornella Fulco
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Operazione congiunta della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo e del settore "pontili abusivi e specchio acqueo" dell'Ufficio Circondariale marit...

Operazione congiunta della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo e del settore "pontili abusivi e specchio acqueo" dell'Ufficio Circondariale marittimo di Marsala che, nei giorni scorsi, hanno sequestrato una struttura in località Giardinello nel territorio comunale di Petrosino. Dai controlli effettuati è emerso che l'associazione sportiva dilettantistica che era concessionaria dell'area e dello specchio acqueo non ha pagato negli ultimi tre anni il canone di concessione demaniale continuando gestire la struttura e riscuotendo indebitamente dai propri soci il pagamento dei canoni di ormeggio. A seguito di ulteriori accertamenti sono state anche riscontrate innovazioni abusive sul suolo demaniale dato precedentemente in concessione e modalità non corrette nello smaltimento dei reflui urbani prodotti. L’area di demanio marittimo occupata abusivamente, pari a circa 6.000 metri quadrati, tra specchio acqueo e suolo demaniale, è stata posta sotto sequestro e coloro che avevano lì ormeggiate le proprie imbarcazioni sono stati invitati a rimuoverle. Al presidente dell'associazione, sono stati contestati i reati in violazione al Codice della Navigazione e al Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. "L’area - ha dichiarato il capitano di fregata Davide Accetta, comandante della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo - si presenta, peraltro, in condizioni di degrado, piuttosto isolata e mal collegata con i centri abitati e ciò ha, probabilmente, indotto gli occupanti abusivi a ritenere di poter agire impunemente in violazione delle norme. Dal sorgitore di Giardinello escono incautamente, nel corso delle ore notturne, diversi natanti da diporto o dediti alla piccola pesca, che spesso sono anche privi delle necessarie dotazioni di sicurezza e vengono soccorsi o assistiti dalle motovedette della Capitaneria di Porto nelle acque davanti Capo Feto”.

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