Roma – Niente più obbligo di incontrare di persona gli ospiti: il Tar del Lazio ha appena annullato la circolare del Ministero dell’Interno che vietava il self check-in nelle locazioni turistiche brevi. La sentenza è destinata ad avere ripercussioni anche su chi gestisce case vacanze nel Trapanese, dove il settore extra-alberghiero è in forte espansione.
La norma, introdotta nel novembre 2024, obbligava i proprietari a verificare “de visu” l’identità dei propri ospiti. Una misura ritenuta da molti eccessiva, soprattutto in un’epoca in cui app e tastierini elettronici hanno reso l’ingresso autonomo la regola, non l’eccezione.
A portare il caso davanti ai giudici è stata l’AIGAB, l’associazione italiana dei gestori di affitti brevi. E il Tar ha dato loro ragione: l’obbligo è sproporzionato, frena l’innovazione e non trova riscontro nelle direttive europee.
«Finalmente si riconosce che i sistemi digitali offrono lo stesso livello di sicurezza del check-in in presenza», ha commentato il presidente Marco Celani. «Siamo pronti a collaborare con il governo per scrivere regole moderne, efficaci e sostenibili».
Per chi gestisce strutture a Trapani, Erice, San Vito Lo Capo, Valderice o Custonaci, la notizia è importante. In molti casi, il self check-in è l’unico sistema possibile per garantire flessibilità agli ospiti e gestire gli ingressi a distanza.
«È una decisione che ci restituisce fiducia – spiega un operatore trapanese contattato da TrapaniOggi.it –. Evitare incontri fisici è spesso una necessità, soprattutto per chi ha più immobili o non vive nella stessa città».
La sentenza arriva in un momento di forti cambiamenti per il settore. È attesa infatti una nuova riforma fiscale, che introdurrà l’IVA anche per i privati che affittano tramite piattaforme online.
Intanto, sul piano normativo, si apre una fase di confronto tra governo e associazioni di categoria. Con un obiettivo condiviso: regolare senza penalizzare uno dei motori del turismo italiano.
E nel Trapanese, dove l’estate è già alle porte, il verdetto del Tar suona come una buona notizia. Anche per chi, in vacanza, preferisce arrivare, digitare un codice e sentirsi subito a casa.