Scoperta centrale di spaccio nel quartiere Sant'Alberto, due arresti
Avevano trasformato un'abitazione in via Vincenzo Sammartano, nel quartiere Sant'Alberto, in una centrale di spaccio di stupefacenti. A finire in mane...
Avevano trasformato un'abitazione in via Vincenzo Sammartano, nel quartiere Sant'Alberto, in una centrale di spaccio di stupefacenti. A finire in manette, ad opera degli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Trapani sono stati il 26enne Vito Cascio e il 55enne Leonardo Barraco, già noti alle forze dell'ordine. Per loro l'accusa è di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente. Il duplice arresto è stato eseguito al termine di una mirata attività di indagine effettuata nel quartiere, da tempo monitorato dalla Polizia nell’ambito delle attività di contrasto dei reati connessi agli stupefacenti. I poliziotti, nel corso della perquisizione domiciliare nell’abitazione di Cascio, lo hanno trovato in possesso, insieme a Barraco, di oltre 30 grammi di eroina, in parte già confezionata in singole dosi avvolte in involucri di alluminio, e di varie dosi di hashish. L’accesso nell'abitazione è stato eseguito con l'ausilio dei Vigili del Fuoco dopo che i due, accortisi dei poliziotti, si erano barricati in casa. Sono state fasi concitate e, in particolare, un agente che, fingendosi un cliente, era riuscito ad entrarvi, è stato riconosciuto e spinto con forza fuori dall’abitazione fino a farlo cadere sul pianerottolo delle scale. Inutile il tentativo di Barraco di sbarazzarsi di parte dello stupefacente gettandolo dalla finestra. I poliziotti che cinturavano l'immobile lo hanno sorpreso. Una volta entrati nell’abitazione, gli agenti hanno trovato diverse bilance elettroniche di precisione, macchine per il sottovuoto, vario materiale per il confezionamento e la preparazione delle dosi, una macchina conta soldi professionale, evidentemente utilizzata per contare il denaro ottenuto dai clienti. Infatti, è stata recuperata la cospicua somma di 11.620 euro oltre ad una serie di “pizzini” dove i due tenevano la contabilità dellattività di spaccio, appuntando i nominativi degli acquirenti con accanto le somme da esigere. Entrambi gli arrestati sono stati condotti alla Casa circondariale di Trapani a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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