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Scatta la psicosi rifornimento: code alle stazioni di servizio

07 Dicembre 2013 12:01, di Redazione
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Sono cominciate ieri pomeriggio e si sono protratte anche stamani le code ai distributori da parte degli automobilisti spinti dal timore di rimanere a...

Sono cominciate ieri pomeriggio e si sono protratte anche stamani le code ai distributori da parte degli automobilisti spinti dal timore di rimanere a corto di carburante. La protesta degli autotrasportatori annunciata dal Movimento dei Forconi nei giorni scorsi e prevista dalle 22 dell'8 dicembre fino al 13 dicembre non è ancora scattata ma sono stati in tanti, fin dalle prime ore del pomeriggio di ieri, a prendere d'assalto le pompe di benzina. Alcune stazioni di servizio, già ieri, avevano esaurito le scorte di carburante. Code in città ma anche nei centri immediatamente limitrofi: a Pizzolungo, le auto in attesa di rifornirsi all'unico distributore presente sul quel tratto della Provinciale 20 era già numerose, ieri pomeriggio; stessa cosa anche alle stazioni di servizio di Bonagia e di Valderice. Gli automobilisti hanno continuato a fare il pieno anche dopo l'orario di chiusura degli esercizi utilizzando gli impianti self-service. E mentre i Forconi confermano i blocchi che, in Sicilia, cominceranno domani a Palermo, le sigle "Aias" e "Forza d'urto", hanno deciso di non aderire allo sciopero dopo l'accordo raggiunto al tavolo della Prefettura di Catania con i governi nazionale e regionale. Per scongiurare il rischio di rimanere con i mezzi a secco a causa dello sciopero e per attenuare l'emergenza è intervenuta anche la Regione: l'assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri, ha diramato a tutte le Camere di Commercio dell'Isola una direttiva con la quale si chiede di "adottare deroghe eccezionali agli orari e giorni di apertura dei distributori dei carburanti". L'assessore ha anche invitato "i titolari di depositi e di cisterne per trasporto a recarsi presso le Prefetture per ottenere le relative deroghe eccezionali per l'approvvigionamento, distribuzione e trasporto dei carburanti". "Lunedì l'Italia si ferma" hanno ribadito gli autotrasportatori dei Forconi, del Movimento autonomo autotrasportatori, del Co.Spa. Autotrasportatori: "Quando un governo non fa ciò che dice il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre". A Catania il Questore ha già emesso un'ordinanza che dispone il divieto di "effettuare i presidi di protesta creando intralci o disagi lungo snodi viarii fondamentali per la corretta circolazione veicolare (Autostrada A18, casello San Gregorio)". L'ordinanza vieta "ostruzioni agli accessi ai caselli autostradali, all'area portuale e a qualsiasi altro luogo di libero transito, consentendo sempre la fluida circolazione di persone o di mezzi di qualunque specie". La Questura della città etnea ha annunciato, inoltre, che "saranno predisposti servizi di ordine e sicurezza pubblica finalizzati a garantire che l'esercizio della libertà di manifestare, costituzionalmente garantito, non comprima o limiti la libertà di movimento e di circolazione dei cittadini". L'ordinanza dispone che saranno utilizzati "anche mezzi tecnici che consentano la rimozione forzata di automezzi o di qualunque altro ostacolo che possa essere di intralcio alla circolazione veicolare". "Sono rispettoso delle istituzioni ma ci chiedono di fare le manifestazioni come fanno quelli della Cgil, Cisl e Uil. Purtroppo per noi è una manifestazione vera, non finta, quindi non possiamo adeguarci. Siamo disponibili a farci arrestare", ha commentato il provvedimento il leader dei Forconi Mariano Ferro.

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