Trapani
Scandalo cimitero di Trapani: respinto appello della Procura
Riguarda la misura cautelare nei confronti di tre imprenditori del settore funebre
Redazione26 Giugno 2025 - Cronaca



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    Trapani – Il Tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato l’appello presentato dalla Procura di Trapani contro la revoca delle misure cautelari nei confronti di Giuseppe Colletta, Vito Dolce e Vito Polisano, i tre imprenditori funebri coinvolti nell’inchiesta sul presunto giro di mazzette al cimitero comunale di Trapani e le cui posizioni erano state riviste dal gip che li aveva individuati come parti offese.

    I difensori, gli avvocati Umberto Coppola per Colletta; Giuseppe De Luca per Polisano e Salvatore Alagna per Dolce hanno sottolineato: «Questo pronunciamento conferma il provvedimento del gip che, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, aveva affermato che i tre imprenditori erano persone offese».

    I tre imprenditori, erano finiti tra gli indagati nell’inchiesta effettuata dalla Squadra Mobile di Trapani e coordinata dalla Procura, che aveva portato ai domiciliari l’ex necroforo comunale Mario Pizzurro e un operaio del cimitero, Emanuele Renato Grimaudo, accusati di gravi irregolarità nella gestione delle operazioni cimiteriali. Le ipotesi iniziali di corruzione erano però state riviste dal gip che ha parlato di concussione: i tre imprenditori non avrebbero agito con dolo, ma sarebbero stati vittime di pressioni indebite.

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