Trapani – Stamane Trapani davanti al Gip Massimo Corleo si terrà una nuova udienza dell’incidente probatorio relativo all’inchiesta sul cosiddetto scandalo sui ritardi nella consegna dei risultati istologici che ha travolto l’Asp di Trapani. Praticamente i ritardi nella refertazione di oltre 3.300 esami istologici che hanno portato a 352 diagnosi di tumore tardive.

Nell’udienza in programma oggi verranno nominati dal gip i periti medico legali che dovranno accertare se le condizioni cliniche dei pazienti hanno subito un aggravamento a causa degli accertati ritardi nella consegna dei risultati istologici nonché la individuazione dei cosiddetti profili di colpa degli indagati, caso per caso. Sono ben diciassette i capi di imputazione, nella conduzione degli accertamenti. I reati in generale contestati e in concorso tra gli indagati, sono omicidio e lesioni colpose e omissioni atti d’ufficio.

Nel frattempo, l’avvocato Niccolò Grossi, legale di Maria Cristina Gallo – l’insegnante di Mazara del Vallo che per prima denunciò lo scandalo – ha presentato una istanza al gip Corleo nella quale viene chiesto che “l’Asp, per la fase di incidente probatorio che riguarderà la valutazione medico-legale, non venga trattata come parte offesa, ma come responsabile civile e dovrebbe partecipare come ipotetico futuro responsabile civile con riferimento alle lesioni per colpa medica. Il soggetto responsabile civilmente, infatti, risponde in sede penale anche economicamente per i fatti che sono ascritti ai propri dipendenti, che sono anche gli attuali indagati”. Una linea che, se accolta, sposterebbe le responsabilità direttamente sull’azienda sanitaria, al fianco dei 19 indagati.