Trapani – E’ un documento di nove pagine. Dentro l’autodifesa del manager dell’Asp di Trapani Ferdinando Croce. La relazione in questione è stata redatta in occasione della visita degli ispettori del ministero della Salute in questi a Trapani. In queste nove pagine Croce scrive che i ritardi nella refertazione degli esami istologici all’Asp non gli furono segnalati dal commissario straordinario uscente, Vincenzo Spera, nel passaggio di consegne dell’1 febbraio 2024.
Nella relazione il direttore generale dell’Asp di Trapani, ripercorre le tappe della vicenda che ha fatto scoppiare lo scandalo sui ritardi nella refertazione degli esami istologici, oltre 3 mila, facendo un passo indietro fino all’ottobre del 2023, quando emerse “per la prima volta la notizia di un ritardo nella refertazione degli esami istologici”.
L’attuale manager dunque non ci sta ad essere la vittima sacrificale e dà la sua versione dei fatti mettendo in luce un’altra data: quella del 14 febbraio 2024 in occasione della convocazione del Collegio di Direzione, organo di supporto al vertice dell’azienda con funzioni consultive e propositive. In quell’occasione invita i presenti a comunicare eventuali criticità e il direttore del dipartimento Oncologico, Leonardo Zichichi, si “limita” a segnalare un problema di carenza di medici, soprattutto nell’Anatomia patologica. C’è carenza di medici in grado di ‘leggere’ i vetrini processati e stendere i referti. Ed ora Croce dice agli ispettori che “una settimana dopo” il suo insediamento come commissario dell’Asp dispose una prima selezione per incarichi a tempo determinato.
Poi ricorda che in oltre due anni alla guida degli uffici dell’Asp trapanese, ha pubblicato tre avvisi per incarichi di anatomopatologi a tempo determinato e uno per la mobilità di quattro medici, oltre ad un concorso per assunzioni a tempo indeterminato. Bandita anche una selezione per il ruolo di direttore dell’Unità operativa complessa di Anatomia patologica. In questo caso la richiesta d’autorizzazione inviata alla Regione porta la data del 5 dicembre 2024, mentre l’ok arriva il 4 marzo.
Tutto quello che ha fatto però non è servito a colmare il gap dell’Anatomia patologica dell’Asp di Trapani. Al momento i medici sono tre, rispetto ai nove previsti dalla pianta organica. Sono le carenze alla base dei gravi ritardi accumulati nei mesi scorsi in una vicenda che racconta come i difetti di comunicazione possano incidere pesantemente sui servizi ai cittadini. Croce, infatti, sostiene di non avere saputo nulla neanche della disposizione dell’allora direttrice sanitaria, Maria Grazia Furnari, che il 16 gennaio 2024 diede mandato di chiudere il laboratorio di Anatomia patologica dell’ospedale di Castelvetrano.
L’obiettivo era concentrare personale e mezzi sul laboratorio dell’ospedale di Trapani per potere recuperare i ritardi accumulati fino a quel momento negli esami istologici. Nessuno diede seguito all’ordine. Sarà lo stesso Croce, nel novembre 2024, a chiudere il laboratorio di Castelvetrano.
Il manager ribadisce agli ispettori ministeriali quanto già detto agli inviati dell’assessorato regionale alla Salute. L’esistenza di tremila esami istologici ancora da refertare gli fu comunicata per la prima volta il 2 luglio 2024. L’allarme fu lanciato dall’allora direttore dell’Anatomia patologica del Sant’Antonio Abate di Trapani, Domenico Messina, poi andato in pensione. Ma erano trascorsi già nove mesi dal primo alert.
Croce decise di procedere “con due iniziative parallele e cumulative”. Da un lato l’appello a tutte le aziende del servizio sanitario regionale per la stipula di convenzioni che potessero consentire “lo smaltimento integrale” delle refertazione, dall’altro la richiesta all’assessorato, di potere esternalizzare il servizio. (Fonte Live Sicilia)
Intanto sono stati conteggiati i referti risultati positivi a patologie tumorali. Sono 206 su oltre 3.000 i campioni istologici risultati “positivi” a patologie tumorali al termine dell’attività di refertazione compiuta dalle aziende del Servizio sanitario regionale coinvolte per azzerare i ritardi accumulati dall’Asp di Trapani. Il dato ufficiale emerge dal report finale della task force messa in campo dalla Regione, su input del presidente Renato Schifani, a partire dal 4 marzo.
In particolare, i soggetti “positivi” sono 46 per il 2024 e 160 per il 2025. I campioni prelevati a gennaio e febbraio di quest’anno sono 1.908 e sono stati analizzati nel rispetto del target temporale dei 20 giorni lavorativi nel 98% dei casi, grazie alla rete istituita dall’assessorato della Salute per superare la grave situazione e scongiurare l’insorgere di ulteriori ritardi.
Nel frattempo nella giornata di ieri gli ispettori ministeriali hanno continuato il loro lavoro, richiedendo documenti e ascoltano gli anatomopatologi, il Direttore generale e il direttore sanitario, e pare che siano arrivati anche i carabinieri a controllare e a portare via documenti.