La partita si decide presto, troppo presto. Dopo un avvio equilibrato, Trapani subisce un parziale di 19-0 tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo, un passaggio a vuoto che spezza ritmo, fiducia e inerzia. Sassari prende il largo, controlla il match con esperienza e non concede più spazi per rientrare davvero in partita.

Trapani prova a reagire con l’orgoglio dei singoli e con la forza fisica sotto canestro, ma senza riuscire a ricucire uno strappo diventato rapidamente profondo. La fluidità offensiva, che aveva caratterizzato le ultime uscite, si inceppa; in difesa manca quella continuità che nelle settimane precedenti aveva fatto la differenza.

Tra le note positive spicca la prova di Cappelletti, autore di 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, una prestazione completa e generosa. Eboua conferma la sua presenza nel pitturato con 16 punti e 13 rimbalzi, mentre Rossato chiude in doppia cifra con 12 punti. Notae è il miglior realizzatore di squadra, pur in una serata complessivamente complicata per tutto il reparto esterni.

Il dato più significativo, al di là del punteggio finale, resta l’incapacità di fermare l’emorragia nel momento chiave del match. Un episodio che pesa, ma che va inserito in un contesto più ampio: Trapani resta 10-2, con un campionato fin qui costruito su identità, lavoro e continuità.

Le stagioni importanti passano anche da serate come questa. La forza di una squadra si misura nella capacità di assorbire le sconfitte, analizzarle e ripartire senza perdere certezze. Trapani ha già dimostrato di saperlo fare. Questa sconfitta è una lezione, non un campanello d’allarme. Il cammino, quello vero, è ancora lungo.

1° quarto (33-15)

Trapani parte con buona intensità e resta in partita nei primi minuti grazie alle iniziative di Notae e alla presenza di Eboua sotto canestro. Poi arriva il passaggio che cambia tutto: l’attacco si blocca, aumentano le palle perse e Sassari prende ritmo. I granata subiscono un parziale di 19-0, frutto di transizioni veloci e tiri aperti concessi. Alla prima sirena Trapani è già costretta a inseguire con un distacco pesante.

2° quarto (51-34)

Trapani prova a rimettere ordine. Cappelletti cerca di dare continuità offensiva, Eboua lotta a rimbalzo e Rossato porta energia, ma le percentuali dall’arco non aiutano. Sassari controlla il ritmo, sfrutta la lunetta e mantiene sempre il margine sopra la doppia cifra. All’intervallo il divario resta ampio e la partita è già in salita.

3° quarto (78-51)

Dopo la pausa Trapani tenta una reazione d’orgoglio: qualche recupero difensivo e un paio di canestri in campo aperto riaccendono per un attimo la squadra. È però un’illusione breve. Sassari risponde subito, riallunga e spegne ogni tentativo di rientro. Il gap cresce rapidamente e il match si indirizza in modo definitivo.

4° quarto (102-78)

Trapani continua a giocare fino alla fine, senza smettere di cercare il canestro. Notae e Cappelletti provano a tenere viva la manovra, Eboua resta presente nel pitturato, ma la partita non si riapre. Sassari gestisce e accompagna il match alla sirena finale.

Una gara segnata da un solo, decisivo blackout iniziale. Trapani paga caro quel passaggio, ma porta a casa indicazioni utili in vista delle prossime uscite.

Tabellino

Banco di Sardegna Sassari
Pullen 10, Buie 13, Zanelli 3, Seck 2, Baliauskas 11, Johnson 17, Ceron n.e., Vincini n.e., Mezzanotte 14, Thomas 13, McGlynn 12, Visconti 7.

Allenatore: Veljko Mršić
Assistenti: Massimiliano Oldoini, Antonio Carlini

Trapani Shark
Eboua 16, Cappelletti 18, Notae 19, Ford 5, Arcidiacono n.e., Rossato 12, Pugliatti n.e., Patti n.e., Petrucelli n.e., Sanogo 8.

(n.e. = non entrato)