Santangelo (M5S): "No all'apertura di altri centri di accoglienza migranti"
Un "no secco e chiaro" all'apertura di nuovi centri di accoglienza per migranti nella provincia di Trapani, da far giungere al Ministro dell'Interno A...
Un "no secco e chiaro" all'apertura di nuovi centri di accoglienza per migranti nella provincia di Trapani, da far giungere al Ministro dell'Interno Alfano, "finché non si saranno risolte le problematiche relative ai tempi di attesa per il permesso di soggiorno e le richieste di asilo dei migranti già presenti". Questa la posizione del Movimento Cinque Stelle espressa dal suo "portavoce" al Senato Maurizio Santangelo che ha incontrato ieri il Prefetto di Trapani Leopoldo Falco. "E’ giusto ed opportuno - afferma il parlamentare trapanese - che tutta l’Italia sia solidale ed accogliente, così come lo siamo noi, e che si crei una rete efficiente di solidarietà ma anche che i tempi si riducano al minimo per cui chi ha diritto di rimanere rimanga e chi no ritorni nel suo Paese". Santangelo ha visitato, nel corso dell'ultimo anno, le strutture del territorio trapanese che accolgono gli immigrati – CIE, CARA, CAS e SPRAR dove ha incontrato uomini, donne e minori non accompagnati. "Ho fatto presente al Prefetto - prosegue il senatore - che se è vero che a Trapani arrivano centinaia di immigrati e che è nostro dovere solidalizzare con queste persone che subiscono ogni tipo di violenza, è pur vero che, in proporzione alla popolazione residente, il loro numero è diventato troppo elevato, stante anche i tempi troppo lunghi delle procedure burocratiche per cui alcuni di loro, direi la maggior parte, rimangono dentro un centro anche anni". Secondo l'esponente M5S "ciò ingenera malumori sia tra gli stessi immigrati, che a volte sfociano in episodi di violenza, che tra gli stessi cittadini come ha avuto modo di sottolineare Daniela Saladino, portavoce consigliere comunale del M5S a Salemi, che mi ha accompagnato". Il senatore Santangelo non trascura l'aspetto occupazionale che queste realtà hanno creato nel territorio trapanese: "E’ vero - ha affermato - che nelle cooperative che gestiscono questo elevato numero di migranti lavorano ben 500 persone e che molte strutture, destinate ad attività recettiva, non hanno chiuso perché si sono riconvertite a centri di accoglienza straordinaria, ma è anche vero che sulla base dei dati che ci ha fornito lo stesso Prefetto, la provincia di Trapani accoglie quasi il triplo di migranti della provincia di Palermo e che la Sicilia ha il più alto numero di centri e di immigrati rispetto al resto d’Italia".
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