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Salemi: demolite decorazioni liberty - Trapani Oggi

Salemi: demolite decorazioni liberty

14 Ottobre 2011 15:32, di Niki Mazzara
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Salemi, 14 ottobre 2011 - Ancora uno sfregio al patrimonio storico e architettonico della città. Ieri giovedì 13 ottobre una ditta, durante i lavori d...

Salemi, 14 ottobre 2011 - Ancora uno sfregio al patrimonio storico e architettonico della città. Ieri giovedì 13 ottobre una ditta, durante i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in un edificio di Piazza Libertà, ha demolito alcune parti delle decorazioni in stile liberty. Sul posto è intervenuto l’assessore  al Centro Storico Bernardo Tortorici, ma nonostante le sue rimostranze e la richiesta di sospensione dei lavori, la ditta non si è fermata.Vittorio Sgarbi commenta duramente: «In Piazza Libertà, dove i cospiratori  contro l’amministrazione si trastullano sulle infiltrazioni mafiose, una ditta di demolizioni, incaricata dai proprietari di un immobile che hanno agito su una intimazione degli uffici del Comune di Salemi dietro una segnalazione dei  vigili del fuoco, davanti agli occhi di tutti - indifferenti peggio che mafiosi  -  ha distrutto le decorazioni liberty di uno storico palazzo, nella totale impotenza, davanti a quella che è una palese violazione della legge di tutela del patrimonio artistico, dei carabinieri e dei vigili urbani che hanno  consentito la distruzione con il pretesto della messa in sicurezza dell’edificio. Che non si capisce in che modo sarebbe stata ostacolata da stucchi liberty, martellati con una violenza ingiustificata.  E’ questa l’inerzia e la condizione di umiliazione che vive la città, non  inventate infiltrazioni mafiose, ma l’inciviltà, l’incultura, l’insensibilità. Le Forze dell’Ordine si preoccupano di inseguire fantasmi e consentono però ai  vandali di agire indisturbati in nome di una sicurezza da nessuno minacciata. L’assessore al Centro Storico Bernardo Tortorici ha tentato di impedire lo scempio che è stato compiuto, senza che nessun cittadino manifestasse amore per la sua città.  Forse è stato eccessivo pensare di potere amministrare una città che non si ama, difendendone le memoria, la bellezza, la storia.  Mi riservo di agire in sede penale contro i proprietari dell’edificio e le  forze dell’ordine che hanno omesso di intervenire»

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