Riordino rete ospedaliera provincia di Trapani
Si è insediata la commissione
Trapani - Si è insediata la Commissione aziendale per il riordino della rete ospedaliera regionale nella provincia di Trapani, istituita dal direttore generale dell’ASP Trapani Ferdinando Croce.
La Commissione, presieduta dal direttore sanitario Gaetano Migliazzo e coordinata dal direttore del Dipartimento emergenza urgenza Giuseppe Parrino, ha il compito di definire un’ipotesi di proposta di rete ospedaliera aziendale da presentare agli organi istituzionali.
“Dovrà individuare i bisogni di salute del territorio – spiega Croce - e tutte le azioni organizzative più utili a ridurre la migrazione sanitaria e a rendere la nostra azienda ancora più attrattiva sul territorio regionale”.
A luglio di quest'anno si era parlato già di riordino della rete ospedaliera e nel corso di un incontro si era anche stilato un vademecum dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Trapani che indicava tra i punti principali: l'aumento dei posti letto a 1200-1400 unità; aumento delle unità operative di eccellenza e potenziamento di quelle esistenti; fare in modo che ciascun ospedale abbia un preciso orientamento specialistico: il Sant'Antonio di Trapani a indirizzo cardiovascolare; l’ospedale Paolo Borsellino di Marsala a indirizzo Oncologico, oltre a portare a termine il padiglione per le malattie infettive; a Mazara potenziare la radioterapia; a Salemi incrementare la riabilitazione; mentre all’ospedale di Castelvetrano potrebbe essere allocata una unità operativa di traumatologia e ortopedia che potrebbe servire anche parte dei comuni della provincia di Agrigento.
L'OMCEO faceva anche presente, come il personale medico, infermieristico e tecnico deve essere adeguato sia numericamente sia per esperienza, e che per ogni nuovo posto letto, in media, si dovrebbero creare almeno tre nuovi posti di lavoro qualificati.
L'Ordine dei medici della provincia di Trapani si era affidato al dottor Alberto Di Girolamo quale relatore delle proposte individuate dai medici del territorio. L'obiettivo delle proposte, era quello di migliorare la risposta sanitaria, diminuire la mortalità e l’emigrazione dei pazienti, ridurre i costi e lo stress psicofisico non solo dei pazienti, ma anche dei familiari. La riorganizzazione della rete ospedaliera, per i referenti della sanità trapanese, doveva prevedere un cospicuo aumento dei posti letto, di reparti specialistici e di eccellenza, di ambulatori dedicati e di personale sanitario numericamente adeguato e aggiornato.
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