San Vito Lo Capo – Ancora una volta il mare questa volta quello a largo di Makari, restituisce parti di un corpo umano. L’allarme è di ieri sera. Il ritrovamento è avvenuto nella zona di Bue Marino.
A pelo d’acqua sono stati rinvenuti i resti di un cadavere: tronco e gambe. Allertata la Guardia costiera e i carabinieri i resti sono stati portati a riva e trasferiti all’obitorio di Trapani.
Nessun indizio sull’identità. Non si esclude alcuna ipotesi e quindi anche a quella che il corpo possa appartenere a qualche sfortunato migrante.
L’avvistamento del corpo che galleggiava a pelo d’acqua era avvenuto giovedì mattina. Sul posto è arrivata una unità navale con personale della guardia costiera che ha proceduto al suo recupero e al trasferimento presso il porto di Trapani. Si trattava di un uomo, altezza circa 1,65, dato lo stato di decomposizione, a causa della lunga permanenza in mare, non è stato possibile individuare l’etnia, l’età ed ulteriori dettagli utili all’identificazione o alle circostanze della morte. Gli arti inferiori risultavano rivestiti da un pantalone in cerata. Il personale della motonave intervenuto non ha rinvenuto alcun oggetto personale o altro documento.
Si cercherà ora di risalire all’identità della vittima e chiarire le circostanze del decesso. Le indagini si concentrano su eventuali segnalzaioni di persone scomparse. Tuttavia, tra le ipotesi, non può essere esclusa l’attribuzione del ritrovamento al fenomeno migratorio.
Il 29 febbraio scorso ancora a Favignana un corpo ormai saponificato era stato rinvenuto sulla scogliera. Spiaggiato sulle rocce un po’ più giù della scogliera ci stava un uomo dall’apparente età di cinquant’anni, braccia aperte, portava pantaloni scuri, una maglietta rossa e un giubotto scuro. La vittima da un primo esame poteva essere deceduto da almeno 4/5 giorni, non aveva documenti, non era di colore e sulla pancia era visibile un tatuaggio.