Rifiutò di rivelare la sua fonte, assolto il giornalista Marco Bova

Si era rifiutato di rivelare al pm la fonte delle notizie contenute in un suo articolo facendo appello al segreto professionale, diritto-dovere dei gi...

Si era rifiutato di rivelare al pm la fonte delle notizie contenute in un suo articolo facendo appello al segreto professionale, diritto-dovere dei giornalisti, e per questo motivo era stato rinviato a giudizio per "false informazioni al pm". Ad essere stato assolto oggi dal giudice Piero Grillo"perchè il fatto non costituisce reato" è stato il giornalista pubblicista Marco Bova. Anche l'accusa si era pronunciata per l'assoluzione. La vicenda giudiziaria era nata da un articolo pubblicato da Bova su ilfattoquotidiano.it in cui si raccontavano alcuni particolari emersi nell’indagine a carico dell'ex senatore Papania. Bova aveva riferito di quando gli uomini della Guardia di Finanza avevano trovato alcuni documenti riservati negli uffici del politico. Dopo la pubblicazione dell’articolo, il pm Marco Verzera aveva convocato Bova per interrogarlo come persona informata sui fatti. Al momento di rivelare la fonte delle sue informazioni, Bova si era però rifiutato in nome del segreto professionale. Secondo il pubblico ministero il segreto professionale sarebbe una prerogativa riservata solo ai giornalisti professionisti e non anche ai giornalisti pubblicisti. In realtà sono ormai svariate le sentenze che hanno esteso la possibilità appellarsi al segreto professionale anche ai giornalisti pubblicisti.

© Riproduzione riservata