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Trapani | Cronaca

Riesame annulla misure cautelari imposte a Mario Castelli

13 Novembre 2024 08:51, di Laura Spanò
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Era rimasto coinvolto nell'inchiesta sulla gestione dei fondi europei per i corsi di formazione

Trapani - Altra pronuncia nell’ambito dell'inchiesta sui presunti illeciti nella gestione dei fondi per la formazione professionale, l'inchiesta che ha coinvolto l'ex senatore alcamese Nino Papania. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha accolto integralmente il ricorso presentato dall’avvocato Fabio Sammartano contro le misure cautelari imposte a Mario Castelli presidente dell'impresa sociale Ires di Palermo coivolto nell'inchiesta. Annullato il divieto di dimora dell'indagato nella provincia di Trapani e nella città di Palermo.

Secondo la Procura Europea di Palermo, Castelli sarebbe stato consapevole della provenienza 'delittuosa' delle somme di denaro di 50.542,38 euro di cui 11.000 euro ricevute sul proprio corrente personale. Dal riesame è emerso che Castelli ha anticipato ingenti somme di denaro dal patrimonio personale per sostenere l'ente di formazione Ires nell'esclusivo interesse dei giovani corsisti e per la salvaguardare del livello occupazionale dei docenti impegnati ma non regolarmente retribuiti dal competente Assessorato regionale.

Secondo la prospettazione difensiva, i rapporti tra CESIFOP (altro Ente della formazione finito sotto accusa) ed IRES sarebbero fondati sull'Accordo di Partnership del 15.07.20, in forza del quale avrebbe avuto luogo un prestito dell'IRES versati sul conto personale di Tilotta Filippo, all'epoca legale rappresentante della CESIFOP (in quanto resa necessaria per esigenze di garanzia finanziaria dell'ente), a cui avrebbe fatto seguito una restituzione del tutto legittima delle somme ricevute versate sul conto personale di Castelli Mario (in quanto resa necessaria per esigenze di garanzia finanziaria dell'ente) versati dalla CESIFOP per pagamento di debiti di natura contributiva della Ires. A riprova di ciò, la difesa dell'avvocato Fabio Sammartano, ha prodotto ai giudici "l'accordo di partnership" sottoscritto dai legali rappresentanti delle due associazioni.

Le indagini sono ancora in corso e pertanto si attendono le determinazioni conclusive del procuratore europeo di Palermo.

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