Richiesto a Crocetta incontro urgente per problema precari
I dipendenti precari non stabilizzati, in servizio presso la Provincia Regionale di Trapani, non sono soltanto i 43 ex LSU – cat. “B3”, dall’inizio de...
I dipendenti precari non stabilizzati, in servizio presso la Provincia Regionale di Trapani, non sono soltanto i 43 ex LSU – cat. “B3”, dall’inizio del nuovo anno contrattualizzati ad appena 16 ore settimanali. Infatti sono ben 82 quelli che sono rimasti esclusi dalla recente graduatoria che ha consentito l’assunzione soltanto di 124 unità su 167. Si tratta dei 22 lavoratori di cat. C (11 ex Lsu a 15 ore e 11 PUC a 24 ore) e 17 ASU il cui contratto scade il 30 aprile 2013. Lo evidenzia in una nota inviata ll’On. Rosario Crocetta, Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, all’Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, al Presidente della V Commissione Legislativa dell’A.R.S. nonché, per conoscenza, ai Parlamentari regionali e ai responsabili di CGIL, CISL e UIL della provincia di Trapani, il presidente del consiglio provinciale Peppe Poma. Nella nota Poma, assieme alle organizzazioni sindacali e ad una delegazione dei lavoratori interessati,ha chiesto un incontro urgente con il Governatore della Sicilia al fine di potere individuare la migliore soluzione per la grave problematica dei precari rimasti esclusi dalla stabilizzazione anche con il possibile quanto necessario ricorso alla potestà legislativa dell’A.R.S. e dello stesso Governo Regionale. Poma sottolinea la inderogabile necessità di una risposta chiara e definitiva atteso che altri Enti Locali del territorio siciliano hanno da tempo proceduto e continuano tuttora a stabilizzare tutti i dipendenti precari in organico, nessuno escluso, utilizzando la Legge Reg.le n. 24/2010 e le relative circolari applicative. Il Presidente del Consiglio Provinciale ricorda inoltre che la Commissione Legislativa dell’ARS “Cultura, Formazione e Lavoro” ha recentemente approvato una risoluzione che, rilevate le difformi interpretazioni del quadro normativo in materia di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato presso gli Enti Locali, impegna il governo della Regione, e per esso gli Assessori per la Famiglia, le Politiche Sociali ed il Lavoro e l’Assessore delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, a garantire immediata e uniforme attuazione a quanto espressamente stabilito dalla circolare n. 1 del 6 maggio 2011, ai sensi della quale quanto previsto dal comma 7 dell’art. 76, D.L. n. 112/2008 circa le assunzioni a regime di nuovo personale non è applicabile alle speciali procedure di stabilizzazione di cui alla Legge Reg.le n. 24/2000, volte alla salvaguardia dei livelli occupazionali esclusivamente mediante la trasformazione dei contratti di lavoro in essere da tempo determinato a tempo indeterminato e nel presupposto che tali trasformazioni non costituiscano aggravi dei saldi di finanza pubblica e di costo del personale così come espressamente previsto dal comma 1 dell’art. 13 della L. R. 24/2010. Il tutto, in attesa della risposta, da parte dei competenti Dirigenti regionali e della V Commissione Legislativa dell’ARS, al quesito posto dal Consiglio Provinciale con l’apposito ordine del giorno approvato lo scorso 21 dicembre circa l’applicabilità del “turnover “, cosa che non ha consentito all’Ente Provincia di procedere alla stabilizzazione di tutti i dipendenti precari delle categorie “A” e “B” con la conseguente dolorosa esclusione dalla relativa graduatoria di numerosi precari che con il loro lavoro da circa un ventennio garantiscono il funzionamento degli uffici e dei vari servizi.
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