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Richiesta la riattivazione della linea ferroviaria

18 Novembre 2013 09:44, di Niki Mazzara
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Riattivare la linea ferrata Trapani-Alcamo via Milo. Èquanto ha chiesto il presidente dell'Associazione per le tradizioni popolari, Salvatore Valenti....

Riattivare la linea ferrata Trapani-Alcamo via Milo. Èquanto ha chiesto il presidente dell'Associazione per le tradizioni popolari, Salvatore Valenti. In una nota Valenti ricorda come in una interrogazione dell’onorevole Girolamo Fazio si fa presente che nel Documento di Programmazione economica e finanziaria di recente approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana sono previsti interventi per il miglioramento della rete ferroviaria di collegamento interno, compreso il raddoppio della linea Trapani – Palermo. E' stato chiesto, inoltre,  che la Regione e Trenitalia stilino un programma di valorizzazione del trasporto ferroviario, in linea con le esigenze dell’isola. Nella seduta del Senato n. 81 del 29 luglio 2013, il Senatore trapanese Santangelo assieme ad altri suoi colleghi, ha presentato una interrogazione per sapere sulla fondatezza della notizia di soppressione definitiva della linea ferrata Alcamo -Trapani via Milo a partire dal prossimo 11 agosto. La stessa linea è chiusa per un cedimento strutturale di pochi metri, già dal 25 febbraio 2013 e funziona ad oggi il servizio sostitutivo dei pullman da Alcamo a Trapani e viceversa, coprendo tutte le corse in programma con un costo significativo. - Valenti ricorda ancora che “ nella seduta del Senato n. 87 dell’01 agosto 2013 è intervenuta sulla problematica in maniera puntuale la Senatrice trapanese Pamela Orrù, prima firmataria assieme a tanti altri colleghi fra cui il Senatore Corradino Mineo, con una interrogazione indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti , ricordando che il collegamento tra Trapani e Palermo risale al 1881 e l’attuale linea ferrata è stata inaugurata il 28 ottobre 1937. La Senatrice Orru’ ricorda che la chiusura eventuale della tratta Alcamo - Trapani sarebbe in netto contrasto con quanto concordato da Rfi con il Ministero nell’ambito del contratto di programma 2012 - 2014 . Sulla problematica è anche intervenuto il Comitato Pendolari Siciliani evidenziando che nell’ambito del “decreto del fare” vi sono due miliardi di euro in cinque anni per opere immediatamente cantierabili. E’ stato istituito, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un Fondo con una dotazione complessiva pari a 2.069 milioni di euro, di cui 335 milioni di euro per l’anno 2013, 405 milioni di euro per l’anno 2014, 652 milioni di euro per l’anno 2015, 535 milioni di euro per l’anno 2016 e 142 milioni di euro per l’anno 2017. Parte di queste risorse riguardano interventi finanziabili (art.18 comma1) per il miglioramento delle prestazioni della rete e dei servizi ferroviari e per il superamento di criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie. Considerata l’opportunità - sostiene il Comitato Pendolari, perché non farsi finanziare la perizia per il recupero della tratta ferroviaria Alcamo - Trapani via Milo? Aggiungiamo – continua Valenti- che negli anni scorsi sicuramente sono state preparate delle perizie di manutenzione della tratta ferroviaria Alcamo – Trapani, mentre poi i fondi relativi forse sono stati indirizzati in altre linee. La chiusura della tratta ha sicuramente determinato in questi mesi il furto di cavi di rame e magari poi, non aprendo presto la tratta, toccherà ai binari. Da un quindicennio la RFI ha abbandonato gradualmente la tratta ferroviaria Piraineto – Trapani con particolare riguardo al tratto Alcamo – Trapani via Milo. La linea ferroviaria Alcamo Trapani via Milo, Trapani Castelvetrano e Castelvetrano Alcamo dovrebbe essere metropolitana di superficie per il turismo della provincia di Trapani, collegando in maniera veloce i siti archeologici di Selinumte e Segesta, le città di Trapani, Marsala, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Alcamo con l’Aeroporto di Birgi. Ad oggi per quanto l’infrastruttura continui ad essere vigilata non vi è sufficiente garanzia che non si verifichino atti vandalici. Da qui la richiesta di un immediato ripristino della circolazione ferroviaria Alcamo – Trapani via Milo anche ad una velocità ridotta in modo che si possa garantire la percorribilità in sicurezza anche attraverso la rimodulazione del contratto tra Trenitalia e Rete ferroviaria. Nel caso occorrano degli interventi alla sede in rapporto anche alla velocità ridotta, si chiede se gli Enti interessati (compresa la Regione Sicilia) possono intervenire economicamente dopo la predisposizione da parte della Rete ferroviaria di perizia tecnica adeguata. Inoltre, -. conclude Valenti- ritengo opportuno fare notare che con la chiusura dall’1.1.1986 della linea ferroviaria Castelvetrano – Ribera e Ribera – Porto Empedocle è stata preclusa la possibilità di creare un anello regionale costiero di fondamentale importanza per il turismo e la chiusura della linea ferroviaria Trapani – Alcamo via Milo porterebbe all’isolamento definitivo della Sicilia Occidentale da qualsiasi programma di sviluppo della circolazione ferroviaria.

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