Messina
Relazione nata sui social e finita in tribunale, imprenditore assolto dall’accusa di maltrattamenti
L'uomo nel 2020 era stato arrestato e posto ai domiciliari
Redazione16 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Toga avvocato tribunaleCronaca

    Messina  – Dopo 4 anni di tribolazioni si chiude con una sentenza di assoluzione la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto un imprenditore del messinese.

    L’uomo, aveva conosciuto su un social network una donna di origini sudamericane con la quale aveva avviato una relazione sentimentale dopo che la stessa si era trasferita in Italia con il figlio. Ad un certo punto però l’uomo decide di interrompere il rapporto, questa decisione però, scatenò la reazione della donna che lo denunciò per presunti ripetuti maltrattamenti e vessazioni, anche a sfondo sessuale e per lesioni personali e violenza privata.

    Per questi fatti un imprenditore dei Nebrodi fu arrestato nel 2020 e posto ai domiciliari.

    Ora l’uomo è stato assolto dalle accuse, perché il fatto non sussiste, con sentenza pronunciata dal Giudice del Tribunale di Patti Giovanna Ceccon.

    Nel dibattimento il difensore dell’imputato, avvocato Massimiliano Fabio, ha delineato i contorni della vicenda evidenziando la contraddittorietà ed inattendibilità delle dichiarazioni della persona offesa e rappresentando come fosse invece l’uomo stesso a subire una “relazione tossica”, sottoposto alle mire della donna. Rispetto all’unico episodio riferito, quello della presunta aggressione, è stata quindi evidenziata l’assenza di riscontri e con testimonianze addirittura opposte alle dichiarazioni rese dalla parte offesa.

    Fu l’uomo ad essere oggetto di aggressione dopo essere stato raggiunto dalla donna, tanto da aver egli stesso chiesto aiuto ad alcune persone presenti nelle vicinanze e sollecitato l’intervento dei Carabinieri.

    A conclusione del processo, nel quale il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a tre anni e sette mesi di reclusione, l’uomo è stato assolto perché il fatto non sussiste dall’imputazione relativa ai maltrattamenti mentre per le ipotesi di lesioni personali e violenza privata, è stato disposto il non luogo a procedere per remissione di querela.

    «Possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti perché il giudizio ha ristabilito la verità dei fatti e chiarito l’estraneità dell’imputato rispetto alle gravi contestazioni a lui mosse – sottolinea l’avvocato Massimiliano Fabio –. Accuse per le quali il mio assistito ha dovuto patire periodi di profondo turbamento che ne hanno condizionato la vita quotidiana e le molteplici attività imprenditoriali».




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