Palermo – Per quasi 6 anni, avrebbe incassato circa 850 mila euro ma avrebbe omesso di fare le dichiarazioni dei redditi nascondendo i suoi guadagni all’Agenzia delle entrate. I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un sequestro beni di oltre 220 mila euro, tra cui Rolex e gioielli in oro, nei confronti del cantante neomelodico palermitano Daniele De Martino “risultato sconosciuto al Fisco – si legge in una nota – e facente parte di un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza”.
Dopo gli avvisi orari, gli stop ai concerti per le sue canzoni contro collaboratori di giustizia e 41 bis, e le polemiche social finisce sotto inchiesta per evasione fiscale, le fiamme gialle hanno pure scoperto che De Martino è un evasore totale e per un periodo la sua famiglia ha vissuto grazie al Reddito di cittadinanza. In particolare i finanzieri nel corso di una serie di perquisizioni, eseguite tra le province di Palermo e Napoli, hanno scoperto e sequestrati Rolex, preziosi e denaro contante. Il cantante e’ stato oggetto di una ‘complessa verifica fiscale’ eseguita dai finanzieri del Secondo Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo con la quale sono stati ricostruiti i redditi conseguiti dall’artista tra il 2016 e il 2022, periodo durante il quale e’ stato anche destinatario di misure di prevenzione personali come il divieto di accompagnarsi a soggetti socialmente pericolosi e del divieto di esibirsi in pubblico.
L’analisi dei profili social del cantante e’ stata utile per la ricostruzione dei compensi percepiti quantificati in quasi 850mila euro in 6 anni di attivita‘. Inoltre per le annualita’ 2018, 2019 e 2021, stante l’entita’ del giro di affari realizzato, l’artista si sarebbe reso responsabile del reato di omessa dichiarazione dei redditi.
I finanzieri approfondendo la posizione del nucleo familiare dell’uomo, hanno constatato che il padre del cantante aveva percepito il reddito di cittadinanza dal 2019 al 2022 beneficiando di sussidi per quasi 40mila euro e indicando in domanda il figlio quale disoccupato. Anche lui e’ stato segnalato all’Autorita’ Giudiziaria palermitana, la quale ha disposto anche nei suoi confronti il sequestro per equivalente dei sussidi illecitamente percepiti.