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Trapani | Cronaca

Rapina a gioielleria: arrestata presunta basista, è una dipendente

09 Luglio 2016 13:58, di Ornella Fulco
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Sarebbe stata lei ad aprire la porta blindata ai rapinatori consentendogli l'accesso nella gioielleria mentre il titolare era intento a sistemare la c...

Sarebbe stata lei ad aprire la porta blindata ai rapinatori consentendogli l'accesso nella gioielleria mentre il titolare era intento a sistemare la contabilità. A finire in manette, con l'accusa di rapina e furto aggravato, è stata una 23enne trapanese che lavorava come commessa in una gioielleria rapinata lo scorso 21 aprile. In quell'occasione, due uomini, con il volto coperto e armati di pistola, avevano fatto irruzione nel negozio impadronendosi di preziosi custoditi nella cassaforte per un valore di oltre 110mila euro. L'ordinanza che dispone gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dalla giudice per le indagini preliminari di Trapani Caterina Brignone, è stata eseguita stamane dagli uomini della Squadra Mobile le cui indagini hanno consentito di individuare la donna come complice della rapina. Mentre i rapinatori - dopo aver immobilizzato l'anziano titolare - si impossessavano del bottino, nascondendolo in alcuni sacchetti per la spesa, la giovane avrebbe, inoltre, approfittato del trambusto per nascondere nella sua borsa diversi gioielli esposti nelle vetrine. Nel negozio, in quella circostanza, si trovava anche suo figlio, un bambino di 11 mesi, seduto su un passeggino. Le indagini, coordinate dai pubblici ministeri Franco Belvisi e Anna Trinchillo, sono andate avanti per due mesi e hanno consentito di individuare come uno degli esecutori materiali del colpo un 32enne pregiudicato trapanese. La sua posizione è attualmente al vaglio dell’autorità giudiziaria. La donna, interrogata dal pubblico ministero e dalla Polizia, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Le indagini proseguono per individuare l’altro rapinatore.

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