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Randagismo, l'amministrazione comunale avvia iniziative

26 Settembre 2013 14:23, di Redazione
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Il fenomeno del randagismo dei cani ha assunto, nel territorio ericino, livelli di guardia che hanno portato l'amministrazione comunale ad intraprende...

Il fenomeno del randagismo dei cani ha assunto, nel territorio ericino, livelli di guardia che hanno portato l'amministrazione comunale ad intraprendere una serie di iniziative e ad avanzare proposte volte a tutelare sia il benessere e la sicurezza dei cittadini sia i diritti degli animali. Il sindaco Giacomo Tranchida ha nuovamente proposto al neo Prefetto l'esigenza di concertare misure d'intervento urgenti come quella di utilizzare agenti del Corpo Forestale per l'accalappiamento dei cani, anche con l'ausilio, per i randagi non docili, di "munizioni" narcotizzanti. Il primo cittadino ha chiesto anche la realizzazione di canili nei territori comunali limitrofi, data l'"impossibilità nel Comune di Erice e su aree di proprietà comunali attese le distanze minime dalle abitazioni di 500 mentri" che tali strutture devono rispettare, in attesa della realizzazione del canile consortile del Comune di Trapani. Tranchida ha anche allertato il Corpo Forestale segnalando la presenza di un branco di randagi presente tra il centro storico sulla vetta e la periferia di Raganzili che troverebbe rifugio nell'area forestale di Martogna. Della vicenda si sta occupando anche l'assessore Catalano che ha chiesto al Questore della necessità di rilasciare le licenze per l'uso di apposite armi narcotizzanti da assegnare al comando della Polizia municipale. Allo stesso tempo è stato inviata una nota di sollecito all'Asp per avviare il servizio veterinario di sterilizzazione e microcippatura dei cani pastore utilizzati a guardia degli ovili disseminati nel territorio dell'agro ericino. Il primo cittadino di Erice non esclude, in caso d'inerzia operativa e di mancata collaborazione da parte degli enti inadempienti, il ricorso ad ordinanze sindacali e la segnalazione per omissione del servizio alle competenti autorità giudiziarie.

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