Lampedusa – Nuova strage nel Mediterraneo. Continuano le operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera di Palermo al largo di Lampedusa, nell’area dell’isolotto di Lampione avviate a seguito della segnalazione, nella giornata di ieri, di un gommone con migranti a bordo in precario stato di galleggiabilità.
I naufraghi hanno raccontato che molti dei compagni di viaggio, dopo meno di 24 ore di navigazione, sono caduti in acqua forse a causa del mare agitato. Non hanno saputo dire quanti sono annegati, né se si trovavano ancora in acque tunisine o già internazionali. Il gommone ha proseguito la sua navigazione e ieri pomeriggio, ormai sgonfio e quasi affondato, è stato intercettato nelle acque antistanti a Lampione. Non è chiaro quante fossero le persone arrivate nell’arcipelago delle isole Pelagie ed ecco perché sono riprese, con le motovedette di guardia costiera e guardia di finanza, le ricerche
Le motovedette, intervenute ieri, hanno recuperato e successivamente sbarcato nel porto di Lampedusa 10 superstiti e 6 corpi privi di vita. Oggi, a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse, le operazioni di ricerca degli eventuali dispersi proseguono con il supporto di diversi mezzi aerei, tra cui l’aereo MANTA della Guardia Costiera e velivoli di Frontex, di forze armate e polizia, che si alterneranno nelle attività di sorvolo dell’area.
Sono stati inoltre allertati i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di Malta e della Tunisia per le ricerche nelle rispettive aree SAR di competenza.