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Province, percorso stentato per la riforma

19 Febbraio 2014 08:30, di Ornella Fulco
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Percorso stentato all'Ars per la riforma delle Province regionali. Ieri il Governo è stato battuto in aula con l'approvazione - a voto segreto - di un...

Percorso stentato all'Ars per la riforma delle Province regionali. Ieri il Governo è stato battuto in aula con l'approvazione - a voto segreto - di un emendamento presentato dall'onorevole Marco Falcone di Forza Italia che sopprime l'istituzione delle città metropolitane: avrebbero dovuto essere Palermo, Catania e Messina. L’emendamento è stato approvato con 40 voti a favore su 74 deputati presenti. Secondo Falcone i parlamentari dell’opposizione presenti in aula erano 22 , quindi, ci sarebbero stati almeno 18 franchi tiratori. I deputati M5S hanno votato a favore dell'emendamento. Limitato anche il numero dei Liberi consorzi di Comuni che resteranno nove, come le attuali Province. Intanto la giunta regionale ha prorogato fino al 30 giugno gli attuali commissari scatenando le proteste dell’opposizione che ritiene la proroga illegittima in mancanza di una copertura di legge. La fine di giugno è l'ultima data utile per un eventuale ballottaggio in caso di indizione di elezioni che dovrebbero essere convocate entro il 15 aprile in caso di mancata approvazione della legge in discussione all'Ars. Per il centrodestra la proroga è illegittima e in aula è stato chiesto governo di bloccare la riforma e indire le elezioni per far rivivere le Province. Secondo l'assessore alle Autonomie, Patrizia Valenti, l'Ars ha tempo fino al 15 aprile per definire la riforma delle Province. L'assessore ha anche spiegato in aula, a proposito della firma dei nuovi decreti di nomina dei commissari, che non si potevamo lasciare le Province senza guida, poichè i commissari erano scaduti il 15 febbraio. A Trapani, intanto, si attende di conoscere il nome del nuovo commissario visto che Darco Pellos è stato trasferito a Roma per un nuovo incarico.

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