Marsala – La Cassazione ha confermato la sentenza emessa lo scorso 5 febbraio dalla II sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo nel processo scaturito dall’operazione “Sea Ghost” (associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani e contrabbando di sigarette estere) effettuata dalla Guardia di finanza di Marsala, annullando solo una delle cinque condanne emesse in appello, ma soltanto per la rimodulazione della pena.
In secondo grado, erano stati condannati Angelo Licciardi, pregiudicato, di Marsala, al quale era stata ridotta la condanna da 12 anni a 8 anni e 4 mesi di carcere (per lui l’annullamento della sentenza in Cassazione per il ricalcolo della pena), Sergio Carpentieri, di Erice, in appello la pena fu ridotta di cinque mesi (da 10 anni e 2 mesi a 9 anni e 9 mesi e multa ridotta da 555 mila euro a 535 mila), i tunisini Nizar Zayar, (22 anni di carcere più una multa di 550 mila euro), e Montasar Bouaicha, (10 anni e 7 mesi, con un milione e 350 mila euro di multa), e Giuseppa Randazzo, di Marsala (tre anni).
Quest’ultima, rappresentante legale di una cooperativa agricola, per l’accusa provvedeva alla stipula di fittizi contratti di lavoro dipendente per consentire ai clandestini di ottenere e rinnovare il permesso di soggiorno e percepire indebite indennità di disoccupazione agricola a danno dell’Inps. L’inchiesta delle Fiamme gialle di Marsala, coordinate dalla Dda di Palermo, accertò che mediamente ogni clandestino trasportato pagava tra i 1.500 e i 4 mila euro. A questi si aggiungeva il profitto dalle sigarette importate di contrabbando, per un guadagno di almeno 25 mila euro a viaggio. Durante l’indagine, avviata nel 2016, le Fiamme gialle hanno intercettato in mare 5 «viaggi fantasma», arrestato 6 scafisti, e sequestrato, 990 chili di sigarette di contrabbando e tre gommoni. Alcuni imputati chiamavano i migranti «agnelli» e li trasportavano dal Nord Africa alla Sicilia come merce, insieme con le sigarette di contrabbando, utilizzando gommoni veloci, in grado di viaggiare di notte anche a 30 nodi, sui quali caricavano 10-12 persone e 250-300 chili di «bionde».