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Trapani | Cronaca

Processo "Palude", attesa per oggi la sentenza

31 Maggio 2024 08:36, di Redazione
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L'inchiesta riguarda la corruzione all'interno del Genio Civile di Trapani

È attesa per oggi la sentenza del processo "Palude", che si tiene innanzi al tribunale di Trapani presieduto da Enzo Agate (giudici a latere Edoardo Bandiera ed Enrico Restivo). Al processo si sono costituiti come parti civili il comune di Castellammare del Golfo, il cui ex ingegnere capo, Simone Cusumano, in un altro troncone venne assolto, e l’Ufficio del Genio Civile di Trapani. Il processo è scaturito dall'inchiesta sulla corruzione al Genio Civile di Trapani, tra i principali indagati Giuseppe Pirrello, ex capo del Genio Civile di Trapani.

Il pm Antonella Trainito ha chiesto quattro condanne e l'assoluzione per gli altri imputati - Il magistrato ha infatti chiesto soltanto quattro condanne per Giuseppe ed Onofrio Pirrello, padre e figlio, per Gaetano Vallone e per Francesco Pirello. Per tutti gli altri il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Per Giuseppe Pirrello, ex ingegnere capo del genio Civile di Trapani, accusato di avere commesso una serie di atti contrari ai suoi doveri d’ufficio, il pm ha riconosciuto soltanto due dei capi di imputazione ed ha chiesto 8 anni di reclusione. Sei e anni e mezzo, invece, per il figlio Onofrio, titolare di uno studio tecnico, e per l’ingegnere Gaetano Vallone. Sei anni per Francesco Pirrello, piccolo imprenditore agricolo, cugino dell’imputato principale.  Al processo si sono costituiti come parti civili il comune di Castellammare del Golfo e l’Ufficio del Genio Civile di Trapani.

L'inchiesta, coordinata dalla Guardia di Finanza e avviata nell'estate del 2018, aveva portato agli arresti oltre che Pirello, gli imprenditori Antonio e Saverino Caleca e l'ex ingegnere capo del Coumune di Castellammare Simone Cusumano (tutti assolti). Le indagini presero le mosse  dai controlli sull’approvvigionamento idrico della città di Alcamo nel 2016.Una indagine che portò alla luce un sistema finalizzato ad assicurare indebite agevolazioni a numerosi soggetti privati ed imprenditori in relazione agli adempimenti in materia di edilizia privata e pubblica di competenza del Genio Civile e all’affidamento di lavori pubblici.

Giuseppe Pirrello finì per cinque mesi ai domiciliari fino a quando la Cassazione annullò il provvedimento del Tribunale della Libertà di Palermo e l’ordinanza di custodia cautelare del gip di Trapani.

L'altro troncone del processo, quello castellammarese, si è concluso in primo grado con la sentenza del luglio scorso che ha assolto tutti gli imputati, l’ex ingegnere-capo del comune di Castellammare del Golfo, Simone Cusumano, il tecnico libero professionista Antonino Stabile e i due imprenditori Antonino e Severino Caleca, padre e figlio.

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