Processo Altamirano, parla medico legale: "Lorenz ucciso da overdose di antidepressivo"
E’ stata un’overdose da amitriptilina, principio attivo del Laroxyl, un farmaco antidepressivo prescritto alla madre, ad uccidere Lorenz Renda, il bam...
E’ stata un’overdose da amitriptilina, principio attivo del Laroxyl, un farmaco antidepressivo prescritto alla madre, ad uccidere Lorenz Renda, il bambino di cinque anni trovato morto nell'abitazione familiare il 13 luglio 2014 ad Alcamo. Lo ha riferito oggi, nel corso dell'udienza svoltasi davanti alla Corte di Assise di Trapani, il professore Paolo Procaccianti dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico "Giaccone" di Palermo. Chiamata a rispondere della morte del piccolo è la madre, Aminta Altamirano Guerrero, 34 anni, di origine messicana. Secondo gli inquirenti, la donna intendeva togliersi la vita insieme con il suo bambino dopo la separazione dal compagno che si era anche trasferito in Germania per lavoro. Procaccianti ha illustrato i risultati dell'autopsia e degli esami effettuati sui campioni di sangue e di urina del bambino e su un campione di urina prelevato ad Aminta Altamirano Guerrero nelle ore successive alla morte del bimbo. L'amitriptilina è stata rinvenuta, in una quantità di 6,39 microgrammi - dose considerata cinque volte superiore a quella derivante da un'assunzione terapeutica del farmaco - nel sangue di Lorenz Renda e nella quantità di 9,78 microgrammi nel suo campione di urina. Segno, quest'ultimo, ha spiegato il medico, che la morte non è stata istantanea, avendo avuto i reni il tempo di filtrare. Nel campione di urina di Aminta Altamirano Guerrero l'amitriptilina è risultata presente nella misura di 1,66 microgrammi, quantità - ha confermato il professore Procaccianti - compatibile con un'assunzione terapeutica. Tracce del principio attivo sono state trovate anche nel succo di arancia prelevato da un bicchiere che si trovava sul tavolo della cucina dell'abitazione di via Amendola. "Lorenz è morto - ha riferito ancora il medico legale - per arresto cardio-circolatorio dovuto all'assunzione del farmaco". Procaccianti ha anche affermato che non è possibile stabilire in assoluto l'ammontare della dose "letale", perchè la risposta ai farmaci varia da individuo a individuo, e non si è pronunciato, su precisa domanda della difesa, sulla quantità di antidepressivo necessaria a produrre i valori riscontrati nel sangue e nell'urina. Nessuna risposta dall'autopsia anche sull'orario in cui il decesso del piccolo è avvenuto. Una nuova udienza è prevista il prossimo 30 settembre.
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